LIBRI DI MICHELE PROSPERO

La ricerca ha estratto dal catalogo 29 titoli

Michele Prospero

Hans Kelsen

Normativismo e diritto privato

Attraverso una ricostruzione sistematica, questo libro cerca di riparare a una visibile e non più giustificabile trascuratezza, quella sull’apporto fornito da Kelsen all’analisi teorica delle principali categorie del diritto privato, offrendo un’immagine completa dello studioso praghese.

cod. 1136.95

Michele Prospero

L'antipolitica come professione

Un’interpretazione della crisi della Seconda Repubblica

L’attuale sistema politico italiano è il risultato di una stratificazione di diverse ondate di antipolitica. Il volume prende in esame queste diverse ondate, dalla fine della Repubblica dei partiti, negli anni Novanta, al trionfo alle urne di due populismi che hanno dato vita al “governo del contratto”, nel 2018. L’antipolitica che vince alle elezioni però non riesce a governare e per questo, di fronte alla crisi di sistema, il passaggio del governo tecnico segna la regolarità dell’ultimo trentennio repubblicano.

cod. 1136.119

Carmelo Lombardo, Edoardo Novelli

La società nelle urne.

Strategie comunicative, attori e risultati delle elezioni politiche 2018

Quale società è emersa dalle urne all’indomani dei risultati elettorali del 4 marzo 2018? Il volume cerca di fare il punto su questo difficile interrogativo, presentando riflessioni in un’ottica di sociologia elettorale e analisi di dati rilevanti a livello territoriale, per poi restituire i risultati di un’indagine sulla campagna elettorale nel sistema mediale ibrido, sulle innovazioni e sulle tendenze rintracciabili nell’ambiente mainstream, in quello social e nei rimandi tra l’uno e l’altro.

cod. 1315.32

Michele Prospero

Editoriale

DEMOCRAZIA E DIRITTO

Fascicolo: 1 / 2017

Michele Prospero

Proprietà e lavoro nel diritto liquido

SOCIOLOGIA DEL DIRITTO

Fascicolo: 3 / 2015

Il diritto del lavoro è giustamente considerato un "geodiritto" radicato, per un verso, nel territorio e, per altro verso, ancorato alle protezioni offerte dal diritto statuale; ma nella modernità liquida caratterizzata da perdita di ancoraggio alla territorialità e di perdita di sovranità degli stati nazionali, il diritto del lavoro si trova privo dei suoi tradizionali fondamenti costitutivi. Si registra il declino delle forme di regolazione collettiva, ed il progressivo ritiro dello Stato nell’intervento nel mercato del lavoro. Riaffiora, nella modernità liquida, il pluralismo normativo in cui le aziende rivendicano competenze auto-normative ed in cui predominano le manifestazioni regolatori e decentrate, all’insegna della cogestione pubblico-privato e della governance. Il mutamento giuridico non dipende dall’affermarsi di una nuova "la forma del diritto", ma il fenomeno normativo si conferma come variabile dipendente di una prevalente cambiamento sociale che condiziona così le norme come le decisioni politiche