Il counseling nella prospettiva del "metalogo"

Titolo Rivista PSICOLOGIA DI COMUNITA’
Autori/Curatori Pasquale Busso
Anno di pubblicazione 2015 Fascicolo 2015/1
Lingua Italiano Numero pagine 10 P. 21-30 Dimensione file 40 KB
DOI 10.3280/PSC2015-001003
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

Nell’articolo l’autore propone una metodologia utile al counselor per prendere consapevolezza del processo di riconoscimento dei reciproci ruoli che professionista e cliente cocostruiscono durante tutto il percorso di counseling. A partire dall’analisi di un metalogo di Bateson, viene illustrato come si guida una conversazione asimmetrica, nella quale il cliente chiede aiuto per costruire una risposta ad un suo problema. In questo modo la definizione di counseling si arricchisce nel considerare importante non soltanto l’asimmetria dei ruoli, ma anche la complementarietà dei dialoganti nei confronti del Linguaggio che parla attraverso di loro. L’analisi di un caso illustra la metodologia proposta.;

Keywords:Alterità, counselor, dialogo, metalogo, setting, riconoscimento.

  1. Abbagnano N. (1998). Storia della filosofia, Voll. I-XII. Novara: Istituto Geografico De Agostini, 2006.
  2. Bandler R., Grinder J. (1975). The Structure of Magic. Palo Alto: Science and Behavviour Books (trad. it.: La struttura della magia. Roma: Astrolabio, 1981).
  3. Bandler R., Grinder J. (1979). Forgs into Princes. Boston: Real People Press (trad. it.: La metamorfosi terapeutica. Principi di programmazione neurolinguistica. Roma: Astrolabio, 1980).
  4. Bandler R., Grinder J. (1982). Reframing. Neuro-Linguistic Programming and Transformation of Meaning. New York: Richard Bandler and John Grinder (trad. it.: La ristrutturazione. La programmazione neurolinguistica e la trasformazione del significato. Roma: Astrolabio, 1983).
  5. Bateson G. (1972). Steps to an Echology of Mind. Los Angeles: Chandler Publishing Company (trad. it.: Verso un’ecologia della mente. Milano: Adelphi, 1976).
  6. Bowen M. (1979). Dalla famiglia all’individuo. La differenziazione del sé nel sistema familiare. Roma: Astrolabio.
  7. Busso P. (1994). Identità professionale: un racconto in cerca di un narratore. I gruppi “metalogo”. Sistemi e Impresa, 9: 73-77.
  8. Busso P. (2001). La mediazione familiare sistemica: modello teorico e ambiti di applicazione. Maieutica, 15-16: 11-20.
  9. Busso P. (2004). Lotta e cooperazione. Percorsi per un’evoluzione ecologica del conflitto. Roma: Armando.
  10. Busso P. (2014). Metalogo: preliminari per una ricerca. Caleidoscopio Relazionale, n. 4, s.i.p.
  11. Busso P., Stradoni P. (1994). Gruppi metalogo e accesso al senso dell’identità personale. Animazione Sociale, 8/9: 73-77.
  12. Busso P., P. Stradoni (2007). Identità, diversità e gruppo di lavoro. Il metalogo nella mediazione istituzionale. Mediazione Familiare Sistemica, 5/6: 40-46.
  13. Busso P., Stradoni P. (2011). Sguardo retrospettivo sui mutamenti delle linee direttive della formazione sistemico-relazionale. Caleidoscopio Relazionale, 1: 22-28.
  14. Byng-Hall J. (1998). Rewriting Family Scripts. New York: Guilford Press (trad. it.: Le trame della famiglia. Milano: Raffaello Cortina).
  15. Cigoli V. (1997). Intrecci familiari. Realtà interiore e scenario relazionale. Milano: Raffaello Cortina.
  16. Gadamer H. (1960). Wahrheit und Methode: Grundzüge einer philosophischen Hermeneutik. Mohr: Tübingen (trad. it.: Verità e metodo. Milano: Bompiani, 1972).
  17. Heidegger (1959). Unterwegs zur Sprache. Pfullingen, Verlag Gunther Neske (trad. it.: In cammino verso il linguaggio. Milano: Mursia, 1990).
  18. Hellinger B., ten Hövel G. (1996). Hanerkennen, was ist. Geprache uber Verstrickung und Losung, Munchen: Kosel-Verlag GmbH&Co (trad. it. Riconoscere ciò che è. La forza rivelatrice delle costellazioni familiari. Milano: Feltrinelli, 2001).
  19. Montagano S., Pazzagli A. (1989). Il genogramma. Teatro di alchimie familiari.
  20. Milano: Franco Angeli. Morineau J (1998). L’esprit de la médiation. Paris: Erès (trad. it.: Lo spirito della mediazione, Milano: Franco Angeli, Milano, 2000). DOI: 10.1400/7655
  21. Pinsof W. M. (2002) (Ed.). Marriage in the 20th Century in Western Civilization: Trends, Research, Therapy, and Perspectives. Family Process, vol. 41, 2, Special issue.
  22. Ricoeur P. (1965). De l’interpretation. Essai sur Freud. Paris: Editions du Seuil (trad. it.: Dell’interpretazione. Saggio su Freud. Milano: Il saggiatore, 1967).
  23. Ricoeur P. (1990). Soi-meme comme un autre. Paris: Editions du Seuil (trad. it.: Sé come un altro. Milano: Jaca Book, 1993).
  24. Ricoeur P. (2004). Parcours de la reconnaissance. Paris: Editions du Seuil (trad. it.: Percorsi di riconoscimento. Milano: Raffaello Cortina, 2005).
  25. Scabini E., Cigoli V. (2000). Il famigliare. Legami, simboli e transizioni, Milano: Raffaello Cortina.
  26. Selvini Palazzoli M., Boscolo L., Cecchin G., Prata G. (1980), Ipotizzazione – Circolarità – Neutralità: tre direttive per la conduzione della seduta. Terapia Familiare, 7: 7-19. DOI 10.3280/TF2012-100010
  27. Tohey K. (1978). Il ki nella vita quotidiana. Genova: Erga.
  28. Watzlawick P. (1967). Pragmatics of Human Communication. A Study of Interacional Patterns, Pathologies, and Paradoxes. New York: W.W. Norton &
  29. Co. Inc (trad. it.: Pragmatica della comunicazione umana. Roma: Astrolabio, 1971). http://www.counsellingcncp.org/p/ass_documenti.htm

Pasquale Busso, Il counseling nella prospettiva del "metalogo" in "PSICOLOGIA DI COMUNITA’" 1/2015, pp 21-30, DOI: 10.3280/PSC2015-001003