Bystree, Vyse, Sil’nee: lo sport russo e sovietico dalle origini al disgelo

Titolo Rivista MONDO CONTEMPORANEO
Autori/Curatori Andrea Franco
Anno di pubblicazione 2021 Fascicolo 2020/2-3
Lingua Italiano Numero pagine 29 P. 207-235 Dimensione file 384 KB
DOI 10.3280/MON2020-002011
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Il presente articolo prende in esame alcuni aspetti rilevanti della storia dello sport in Urss, risalendo fino alle lontane origini in epoca zarista, e analizza come il movimento sportivo si sviluppò in Unione Sovietica. Il saggio prende in esame l’evoluzione dell’approccio con cui il potere sovietico, nei suoi primi anni di vita, guardò allo sport, dapprima rinnegandone la dimensione agonistica, cui veniva preferito il movimento di massa, che veniva associato ad un solidarismo di matrice marxista-leninista. Nel corso degli anni successivi la politica sovietica nei confronti dello sport mutò varie volte di indirizzo: dapprima furono organizzate le Spartakiadi, le competizioni cui partecipavano i movimenti socialisti europei, mentre, nel corso della seconda metà degli anni Trenta, le grandi sfilate di ginnasti in Piazza Rossa doveva in qualche modo porre il movimento sportivo staliniano alla pari di quelli ostentati dal nazismo e dal fascismo. Solo nei primi anni Cinquanta, il movimento sovietico aderì al CIO, e quindi alle manifestazioni sportive internazionali, dando vita ad un braccio di ferro con gli Usa, nel quale la supremazia in ambito sportivo stava a significare la superiorità di un sistema ai danni di quello rivale. Il saggio analizza, poi, i valori dello sport sovietico, i miti e gli anti-miti, e il suo impatto nella cultura di massa, con una particolare attenzione in riferimento al quadriennio 1952-1956.;

Keywords:Sport sovietico, Guerra Fredda, giochi olimpici, destalinizzazione, miti dello sport, iconografia dello sport

Andrea Franco, Bystree, Vyse, Sil’nee: lo sport russo e sovietico dalle origini al disgelo in "MONDO CONTEMPORANEO" 2-3/2020, pp 207-235, DOI: 10.3280/MON2020-002011