Questa raccolta di proposte per la terza prova scritta degli esami di stato è stata predisposta in vista del secondo anno di attuazione della riforma. L'Osservatorio Nazionale sugli Esami di Stato, proseguendo una linea di attività avviata nel 1999, ha coordinato un gran numero di gruppi di lavoro, composti da docenti e presidi, al fine di porre a disposizione delle commissioni materiali originali che potranno essere di riferimento nel difficile compito di definire la formulazione della prova.

Rispetto all'edizione 1999, nella quale l'organizzazione delle prove costituiva una prima approssimazione verso l'obiettivo della formulazione di prove pluridisciplinari, le proposte contenute nell'edizione 2000 tengono conto dell'esperienza già effettuata, oltre che delle nuove disposizioni emanate dal Ministero della Pubblica Istruzione per ciò che riguarda il numero di quesiti da prevedere.

Il modello della terza prova su cui l'Ones si è impegnato prevede che ciascuna prova sia introdotta da un testo (in senso lato: può trattarsi anche di immagini). È una scelta giustificata dalla considerazione del fatto che una prova di valutazione corrisponde anche a un tipo di scrittura artificiale, che non consente, se non in parte, l'attivazione dei processi attraverso i quali avviene l'attribuzione dei significati. In altre parole, la brevità della formulazione di un quesito, specialmente in una prova pluridisciplinare che manca di un contesto implicito, è di ostacolo ad una corretta interpretazione, lasciando ampi margini di ambiguità. Tale ambiguità può essere superata riferendo i quesiti ad un contesto esplicitamente fornito, come stimolo di ingresso nella prova. Il testo che funge da stimolo iniziale fornisce le coordinate per l'interpretazione dei quesiti, indirizzando l'attività degli allievi in una direzione coerente con gli intenti della prova.

La gran mole di materiale offerto si presta ad essere utilizzata, oltre che per definire prove che riprendono il modello del Cede, come repertorio dal quale attingere quesiti da comporre in prove organizzate secondo altre tipologie. Il volume costituisce pertanto uno strumento di lavoro per quanti, come docenti, commissari o studenti, si preparano a sostenere l'impegno degli esami di stato.

Come si consulta PTP 2000:

questo repertorio non prevede una lettura lineare di tutto il materiale, ma un accesso funzionale all'uso. Pur essendo privo della numerazione progressiva delle pagine, consente comunque la consultazione mediante l'uso di più indici. Ogni prova è numerata con un codice univoco di quattro cifre (le prime due individuano il gruppo degli autori e le seconde due le singole prove prodotte dal gruppo). Gli insiemi sono ordinati nel volume secondo tale codice e sono raggruppati per tipo di scuola. I codici riportati in testa ad ogni pagina consentono di rintracciare i singoli blocchi di materiale.