L'eccesso di normalità

Carlo Pastore

L'eccesso di normalità

Per una scienza degli influenzamenti destinali

Edizione a stampa

26,50

Pagine: 176

ISBN: 9788820490539

Edizione: 1a edizione 1995

Codice editore: 1240.114

Disponibilità: Nulla

L'eccesso di normalità. Per una scienza degli influenzamenti destinali di Carlo Pastore costituisce lo sviluppo, l'ampliamento e il superamento di un complesso di ricerche esposte nel precedente libro dell'Autore (La risata del diavolo), ricerche che possono essere in qualche modo essere definite d'indirizzo antropologico-trasformazionale.

Esse cioè appartengono a quel complesso magma teoretico-teorematico, narrazionale e linguistico che provvisoriamente è definito antropologia trasformazionale e che si è gradatamente costituito - inizialmente ad opera di Sergio Piro - come possibile campo unitario della conoscenza del mondo degli eventi umani e delle loro trasformazioni, come risultato cioè di una complessa ricerca linguistica, semantica, fenomenologica, psicologica, psicopatologica, psicoterapeutica, pedagogica, didattica.

L'antropologia trasformazionale narra della molteplicità degli strumenti antropologici di osservazione e della molteplicità degli osservati antropici (mutevoli entrambi storicamente e topologicamente, cioè diacronicamente e sincronicamente nel grande campo degli eventi umani, il campo antropico comune): questo è il quadro operazionale di riferimento della ricerca didattica e psicologica che si sviluppa nella Scuola sperimentale antropologico-trasformazionale di Napoli, di cui Pastore è il direttore.

Ma il lavoro di Pastore si pone al di là dell'euristica antropologico-trasformazionale di Piro e delle sue mitologie iniziali per aprire decisamente il discorso delle antropologie trasformazionali ulteriori e delle grandi svolte di attuazione nel campo terapeutico e nel campo didattico.

A queste grandi svolte Pastore dà il nome appropriato e suggestivo di scienza degli influenzamenti destinali.

Carlo Pastore (1959), specialista in psichiatria, è direttore della Scuola sperimentale antropologico-trasformazionale di Napoli, alla cui fondazione e sviluppo ha operato Fin dal 1985 dapprima come allievo, poi come docente, quindi come dirigente. Ha approfondito argomenti di epistemologia, di clinica, di didattica sperimentale: i suoi scritti più recenti costituiscono un importante contributo allo sviluppo delle antropologie trasformazionali. È' autore di numerose pubblicazioni, fra cui il libro La risata del diavolo. Psicoterapia e didattica fra moderno e post-moderno (10/17 Ed., Salerno 1992).

Carlo Pastore e la scuola sperimentale,
prefazione di Sergio Piro
Introduzione. Elogio ad Amenofi IV
1. Le avventure dell'interpretazione
1.1. Il significato dell'ermeneutica
1.2. Heidegger, l'ontologia e l'ermeneutica
1.3. I giochi della letteratura post-moderna
1.4. Definizione, spiegazione, interpretazione
2. La dittatura metonimica
2.1. La memoria liberata
2.2. Psicoterapia e realismo metonimico
2.3. L'estetica della ricezione
3. Ai confini di una metodologia minimale
3.1. La disposizione esemplificazionale
3.2. I1 minimalismo epistemologico
3.3. Ragione e follia
3.4. Senso e significato
3.5. La connessione sperimentale fra didattica e psicoterapia
3.6. Polisemia e pluriferenzialità
3.7. La nevrosi come catacresi
3.8. Nota aggiuntiva: La Scuola sperimentale antropologico-trasformazionale
4. L'identità impossibile
4.1. Verso una tensione individuazionale
4.2. Attesa di un'antropologia trasformazionale
4.3. Che cosa è la scienza per Heidegger
4.4. Epistemologia e psicoterapia
4.5. Antropologia trasformazionale e psicoterapia
5. Contro la psicoterapia: per una scienza degli influenzamenti destinali
5.1. Psicopatologia della normalità
5.2. Transessualismo: un'impresa troppo normale
5.3. Una persona "normale"
5.4. Dal silenzio del tacere al tacere del silenzio
5.5. I1 calcio è mio
6. Conclusioni


Contributi: Sergio Piro

Collana: Serie di psicologia

Livello: Studi, ricerche