
The search has found 103142 titles
Comprendere i fattori che influenzano la riabilitazione dei pazienti dopo un evento coronarico acuto è importante per ridurre il rischio di complicanze o il verificarsi di nuovi episodi. Il percorso riabilitativo successivo all’evento acuto è influenzato da fattori fisiologici e psicologici; tra questi, l’ansia è implicata sianell’esordio della malattia che nel percorso di guarigione. La letteratura fornisce risultati contrastanti rispetto al ruolo giocato dall’ansia nelle malattie cardiache. Sono necessarie quindi ulteriori indagini per comprendere se sia un fattore di rischio o un fattore protettivo. L’obiettivo di questo studio è quello di determinare come cambiano i livelli di ansia in pazienti che hanno aderito a un programma di Riabilitazione Cardiologica in relazione alla consapevolezza sulla propria condizione di salute. La ricerca si propone in particolare di studiare il cambiamento dei due fattori dall’inizio del programma riabilitativo (pre-test) e alla sua conclusione (post-test). I risultati delle analisi statistiche mostrano che i pazienti al post-test risultano più ansiosi e stressati rispetto al pre-test ma anche più consapevoli rispetto alla durata della malattia. Questi risultati suggeriscono che il fattore ansia dopo il percorso riabilitativo può essere considerato generativo alla luce di un effettivo aumento della consapevolezza della malattia.
A partire da una rassegna di recenti studi che si sono occupati di valutare l’efficacia dei Day Hospital territoriali, gli autori presentano le principali caratteri-stiche e funzionalità dei Day Hospital, i quali offrono interventi intensivi limitati nel tempo e combinano l’uso di farmaci e una varietà di modalità terapeutiche proposte in ambito individuale e gruppale. Gli autori, inoltre, evidenziano la funzione elaborativa del setting di gruppo che consente di aumentare la capacità del paziente di simbolizzare di collegare i propri sintomi a trame di pensiero e giungere così a nuove significazioni. Sulla base di queste premesse, gli autori hanno scelto di focalizzare l’attenzione dello studio osservazionale sulla valutazione della sintomatologia dei pazienti e sull’acquisizione di una funzione autoriflessiva, di contatto e gestione degli aspetti emozionali, ipotizzando un miglioramento di entrambi gli aspetti a conclusione del trattamento terapeutico in DHT.
Presupposti scientifici ed evidenze empiriche
Il volume intende fornire un contributo al dibattito sulla rendicontazione socio-ambientale e di sostenibilità, un tema attuale e in continua evoluzione, con molteplici prospettive future, potenzialmente in grado di generare importanti conseguenze non solo per il micro-sistema aziendale, ma anche per il macro-sistema politico, economico e sociale. Il testo fornisce una panoramica sullo stato dell’arte delle pratiche in essere, proponendo spunti di riflessione e alcune raccomandazioni ai practitioners che intendano avviare o continuare l’accidentato percorso della rendicontazione socio-ambientale e di sostenibilità.
cod. 374.6
Dalle esperienze alla prospettiva 0-6
Il volume raccoglie i contributi di un convegno – promosso dal Centro di Documentazione dell’Infanzia della Regione Umbria e dal Dipartimento di Filosofia e Scienze Sociali, Umane e della Formazione dell’Università di Perugia – orientato alla progettazione del sistema integrato 0-6. I saggi offrono prospettive diverse sul tema, analizzando sia le dimensioni teoriche sia alcune esperienze realizzate in diversi contesti e offrendo spunti di riflessione per la definizione di linee guida che possano orientare la costruzione di progetti di sperimentazione.
cod. 665.4
Le trasformazioni sociali ed economiche che seguirono lo scoppio della Grande Guerra accelerarono l’evoluzione dei sistemi assistenziali tradizionali, anche nel settore materno-infantile. Il calo della natalità legittima, il caro-vita e la necessità, per le donne sposate, di sostituire gli uomini nei lavori agricoli misero in crisi il reclutamento delle balie "da latte" da parte dei brefotrofi italiani. Nel caso di Milano, la soluzione più efficace non fu individuata né nella recente e discussa pratica dei sussidi alle madri nubili, né - per i suoi esiti letali - nell’uso del latte artificiale, ma nell’obbligo dell’allattamento materno in istituto come condizione per l’accoglimento dei bambini "illegittimi". Questa pratica fu mantenuta - ma solo fino al 1924 - perché, oltre a ridurre la mortalità dei neonati, induceva le madri al loro riconoscimento legale. Si profilava così, nella sua forma più radicale, un protezionismo sociale nel quale la libertà di scelta individuale era subordinata all’interesse collettivo.
La condizione di lunga sopravvivenza oncologica gode solo recentemente d’interesse clini-co e di ricerca. In Italia il numero dei lungo-viventi oncologici ha raggiunto una notevole consistenza, ri-chiedendo, pertanto, al sistema sanitario un nuovo approccio clinico e organizzativo. La ricerca si propone di esplorare le difficoltà e i bisogni a livello personale, familiare e di coppia più immediati delle pazienti nei cinque anni seguenti la scoperta del cancro al seno e le loro paure e individuare, altresì, indicazioni per accompagnarle dopo il trattamento. Trenta donne italiane sono state intervistate, con diagnosi di tumore al seno a 1 anno (37%), 2 anni (30%), 3 (10%), a 4 (13%) e 5 anni (10%) del follow up. Dal materiale testuale raccolto e analizzato seguendo il metodo di analisi della grounded theory emerge un impedimento e una grande difficoltà per le intervistate di posizionarsi fuori dall’etichetta di malata sia a livello sociale sia personale. La core category individuata "Una vita senza vita" racchiude il senso che le donne attribuiscono alla loro esistenza post-diagnosi. La ricerca ha, inoltre, individuato vissuti specifici relativi ai primi cinque anni che possono da-re delle indicazioni concrete per il personale, al fine di aiutare a migliorare l’assistenza psicolo-gica verso le pazienti. Il lavoro offre indicazioni sulle modalità di supporto delle pazienti per attivare la speranza di vita e la riorganizzazione dell’esistenza seguente alla fase dello stretto controllo sanitario.
Questo articolo si occupa della crisi del senso nelle istituzioni che si inscrive in quella più generale del malessere delle società contemporanee esposte a cambiamenti che possono essere qualificati come delle mutazioni in quanto riguardano allo stesso tempo sistemi simbolici, sistemi di valore, sistemi di rappresentazione e anche perché toccano differenti livelli: individuale, sociale, economico e culturale. Viene analizzato come il racconto mitico del neoliberalismo riconfigura i processi di socializzazione e di soggettivazione, fondando un’idea negativa della vita in collettività e operando una rottura nell’organizzazione del conflitto.
Un'analisi critica della politica e delle politiche
Un bilancio e una brillante analisi dei governi neolaburisti di Tony Blair e Gordon Brown (1997-2010): una rivoluzione burocratica che continua a diffondersi in Italia e in Europa, e che merita di essere conosciuta e discussa a fondo.
cod. 618.1.11
This article explores the mechanisms of the French humanitarian corridors in Lebanon, examining the stages of evaluation and selection of candidates for this program. The author develops a network approach by presenting the interrelation-ships between the signatory associations of the HC and the French authorities. With the development of legal channels at European level, the author presents the context in which these HC were created. The concept of vulnerability, used in the assessment of candidates for the corridors, is then examined and explained at the various stages of selection, based on a fieldwork in Lebanon. The vulnerability evaluation carried out by the associations and then by the French authorities tends to legitimize the delivery of a form of asylum from afar, outside the borders of the European Union.
This paper propose a clinical-theoretical reflection on a psychoanalytic psychotherapy with a young couple of separated parents, and propose a presentation, in the pure meaning of Winnicott, of a clinical experience with its implications and questions. It go through the first year of therapy again and stop on the salient points, on those fundamental cruxes in the background of a complex dichotomy union-separation. The real configuration of therapeutic setting, and the complex construction of its symbolic equivalent, seem to have allowed to this couple the creation of an inner space, third, and the exit from a painful, constant, repetitive immobility.
Neighborhood-related social media uses are rapidly spreading, with citizens using already existing social media with community-related aims too. This has deeply modified how citizens can experience their neighborhoods and cities, making them more complex - and ubiquitous - social ecosystems. The present study aims at deepening the impact of such social media uses in terms of non-material, relational and community goods - that is, their social added value (SAV) for individuals and communities. The results show two main categories of such SAV: the enrichment in terms of local social relationships, and the promotion of citizens’ active in-volvement in and engagement for their community and its members. The theoretical and practical implications stemming from these results will be deepened.