RISULTATI RICERCA

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Gennaro Carillo

Underworld

QUESTIONE GIUSTIZIA

Fascicolo: 2 / 2014

Gennaro Iasevoli

Recensioni

MERCATI E COMPETITIVITÀ

Fascicolo: 3 / 2014

Guido Cristini, Fabrizio Laurini, Gaia Rossi

Le determinanti alla base del successo della marca commerciale nel mercato italiano: indagine sulle trenta categorie più performanti

MERCATI E COMPETITIVITÀ

Fascicolo: 3 / 2014

Nel corso degli ultimi anni si è assistito nel nostro Paese ad una rilevante crescita in quota della marca commerciale all’interno delle insegne leader della distribuzione moderna. Tuttavia, in uno scenario pur favorevole, la marca commerciale ha messo in evidenza una rilevante disomogeneità dei risultati di crescita a livello di canale distributivo, di territorio e di singola categoria merceologica. In tale prospettiva, il presente paper intende approfondire il tema delle determinanti alla base dello sviluppo della quota di marca commerciale nel mercato del largo consumo, verificando tale fenomeno nei confronti delle trenta categorie merceologiche nelle quali nel corso dell’ultimo anno la crescita è risultata in assoluto più consistente. Il lavoro, in particolare, si pone l’obiettivo di verificare in che misura la performance positiva della marca privata sia da ascriversi maggiormente ad una o a più leve di retail mix considerate (struttura dell’assortimento, intensità promozionale, pricing di lungo termine). In tale quadro, l’analisi approfondisce il tema in oggetto a valle di un processo di segmentazione delle categorie fondato in funzione del grado di innovazione assortimentale perseguito dai distributori. Alla luce di tale clusterizzazione (categorie "innovative" da una parte, categorie "commodities" dall’altra) la ricerca mette in luce come le politiche di retail mix attivate dai distributori ai fini dello sviluppo della quota di mercato raggiunta differiscano in base al profilo (e al ruolo di marketing) ricoperto dai due cluster di offerta in questione.

Felicetta Iovino

L’internet marketing nelle imprese energetiche: il caso di un’impresa elettrica romana

MERCATI E COMPETITIVITÀ

Fascicolo: 3 / 2014

Le imprese energetiche stanno sperimentando le notevoli opportunità offerte dall’utilizzo del web nell’ambito del processo di liberalizzazione e privatizzazione che sta investendo le utilities nel mondo. Tali fenomeni di profondo cambiamento impongono alle energy companies di implementare adeguate politiche di marketing. L’utilizzo del web nel processo di apertura al mercato è configurabile nell’ambito di una progressiva assimilazione e applicazione del paradigma del marketing relazionale da parte delle imprese energetiche. L’autore evidenzia come l’imperativo dell’adozione di adeguate politiche di marketing ispirate ai principi dell’internet marketing, abbia modificato le utilities energetiche. Attraverso le caratteristiche del canale web implementate da tali imprese è possibile sottolineare le peculiarità e i miglioramenti progressivi conseguiti nella relazione con il cliente in termini di diversi livelli di qualità percepita.

Marcello Risitano, Annarita Sorrentino, Michele Quintano

L’impatto dei mega eventi nella gestione strategica dei territori. Il caso America’s Cup World Series di Napoli

MERCATI E COMPETITIVITÀ

Fascicolo: 3 / 2014

Il paper analizza le principali tipologie d’impatto che un mega evento genera sugli stakeholder di un contesto territoriale, sviluppando un focus con riferimento al valore creato per i cosiddetti "impacted end user". Nella competizione tra le aree geografiche, infatti, i mega eventi si presentano come uno strumento idoneo sia a creare valore all’interno del contesto che a valorizzare l’immagine del territorio nella percezione dei soggetti esterni. Le considerazioni teoriche riportate nel lavoro sono supportate dallo studio di un caso empirico: l’America’s Cup World Series di Napoli. In particolare, gli obiettivi del paper possono essere illustrati come segue: a. identificare quali sono i fattori che stimano l’impatto economico, sociale ed ambientale che un mega evento genera sui key stakeholder di un’area; b. valutare quali sono le principali determinanti della creazione di valore per gli "impacted end user" presenti all’evento; c. verificare se esistono relazioni statisticamente significative tra le suddette determinanti del valore creato dall’evento ed i comportamenti intenzionali futuri dei soggetti intervistati.