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Alberto Matarán Ruiz

Dal progetto locale alla bioregione: Alberto Magnaghi e la sua influenza sul mondo ibero-americano

ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI

Fascicolo: 142 / 2025

Il testo affronta l’influenza di Magnaghi in ambito latino-americano, a partire dai contributi del nuovo municipio e dell’urbanistica territorialista, per proseguire con i contributi generati dallo sviluppo locale auto-sostenibile. Si analizza poi l’influenza dell’approccio territorialista al patrimonio e si descrivono i risultati della cooperazione internazionale della Scuola Territorialista e il contributo alla questione dei popoli indigeni e della coscienza di luogo in America Latina e Spagna.

Patrizia Gabellini

La ricerca visiva di Alberto Magnaghi e del territorialismo

ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI

Fascicolo: 142 / 2025

Il testo approfondisce l’intensa attività di ricerca di Magnaghi e della scuola territorialista nel campo della rappresentazione. Individua nella prima metà degli anni 2000 la fase in cui una vasta rete di ricercatori si è applicata nella sperimentazione di linguaggi visivi idonei a riportare i luoghi nel progetto territoriale. Sottolinea, in particolare, l’indisgiungibile nesso di questo caratteristico filone di ricerca con l’attività artistica di Magnaghi, che del territorialismo è stato teorico e figura guida.

Chiara Mazzoleni

La rielaborazione delle utopie bioregionaliste e comunitarie nella prospettiva territorialista di Alberto Magnaghi

ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI

Fascicolo: 142 / 2025

Il contributo esamina gli elementi essenziali del bioregionalismo e mette in evidenza come questo orientamento è stato diversamente interpretato nel contesto italiano, secondo l’approccio territorialista di Magnaghi e della sua Scuola. Vengono considerati i contributi più significativi che prefigurano un’alternativa radicale al modello di sviluppo e le relazioni con alcune correnti di pensiero che si sono misurate con la tradizione regionalista.

Giuseppe Dematteis

Alberto Magnaghi, dalla città-fabbrica all’eco-territorialismo

ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI

Fascicolo: 142 / 2025

Viene tratteggiata la figura e l’opera di Alberto Magnaghi, dalla scoperta del territorio come spazio di vita degli abitanti nelle lotte operaie degli anni ’60, fino all’elaborazione dei capisaldi della teoria e della pratica eco-territorialista, attraverso la sua attività di organizzatore di gruppi di ricerca e di progettazione presso l’Università di Firenze e con la fondazione dell’associazione transdisciplinare Società dei Territorialisti e delle Territorialiste (SdT).

Il contributo riflette sulla figura di Alberto Magnaghi coordinatore scientifico del Piano paesaggistico della Puglia. Esso si concentra sull’importanza della prospettiva territorialista per restituire rilevanza alla pianificazione territoriale in una regione del Sud Italia, sulla capacità di Magnaghi di legare ricerca e azione superando il dilemma fra rigore scientifico e pertinenza, e sulle potenzialità generative del processo di pianificazione grazie all’originale mescolanza di visione utopica e pragmatismo.

Magnaghi ha rappresentato e rappresenta, per quanti fanno ricerca nel campo degli studi urbani e territoriali, un riferimento importante. La sua vita è stata caratterizzata da una ricca e duratura produzione scientifica, articolata in diverse stagioni tenute insieme da una forte passione civile e politica, ma anche da un metodo di lettura del territorio, delle sue trasformazioni, delle soggettività e dei patrimoni, solidamente strutturato e continuamente messo alla prova, rinnovato, perfezionato.

Il Pnrr ha rilanciato nell’Unione Europea e in Italia una nuova stagione di investimenti pubblici, tra cui quelli destinati ai settori sanitario e sociosanitario, duramente colpiti dalla pandemia e chiamati a riorganizzare i percorsi di presa in carico territoriale al fine di realizzare un nuovo modello di assistenza, basato sula diffusione e la territorialità dei presidi per garantire appropriatezza, multidisciplinarietà, personalizzazione delle risposte, valorizzando la dimensione di comunità. Il presente contributo si concentra sulle politiche per la non autosufficienza per le persone anziane all’indomani della crisi sanitaria con l’intento di riflettere, a partire dall’attuazione del Pnrr in Regione Toscana, sulle criticità emerse in fase di attuazione, che rischiano di indebolire l’efficacia degli investimenti e delle riforme realizzati per la tutela di diritti e servizi essenziali che, laddove mancanti o inadeguati tendono a rafforzare nella cittadinanza rassegnazione, sfiducia nelle istituzioni e, in ultimo, livelli crescenti di astensionismo.

Luigi Capoani, Giancarlo Corò, Csaba Lakócai

Dorsali metropolitane e periferie industriali: uno studio spaziale sui differenziali di competitività regionale nell’Unione Europea

ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE

Fascicolo: 1 / 2025

Questo paper analizza le disparità di produttività e competitività tra le regioni europee. Oltre alla storica dorsale dell’Europa centro-occidentale, la “Banana Blu”, lo studio qui presentato si propone di esaminare le nuove integrazioni urbane in Europa Centro-Orientale, e nei territori Mediterranei dell’UE, evidenziandone le trasformazioni economiche. Assumendo la suddivisione regionale Nuts 2 e i dati provenienti dall’ultimo Regional Competitiveness Index (Rci) dell’UE, lo studio analizza la concentrazione spaziale e demografica dell’Unione. Utilizzando il Modello gravitazionale e le Teorie di Stewart sull’Energia Demografica e il Potenziale di Popolazione, insieme ad analisi di correlazione spaziale, si indaga se la “Banana Blu” mantenga il proprio primato spaziale. I risultati confermano la centralità della dorsale, nonostante l’emergere di nuovi poli competitivi, sottolineando il ruolo chiave delle strategie regionali per ridurre le disuguaglianze e promuovere l’innovazione oltre l’epicentro tradizionale

Diego Vanni Macaluso

I fondi strutturali per la transizione delle MPMI toscane: Il bando regionale impresa digitale

ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE

Fascicolo: 1 / 2025

Il bando Impresa Digitale interviene in un contesto regionale che, nella digitalizzazione delle Mpmi, appare in ritardo non solo rispetto alla media nazionale, ma anche alle aree più deboli del Paese. Il campione di 650 imprese finanziate nel periodo ottobre-maggio 2024 è per dimensioni e specializzazione produttiva poco rappresentativo della popolazione generale. L’articolo descrive le scelte di investimento delle imprese del campione comparandole alle tendenze nazionali e cercando possibili correlazioni, da approfondire in futuro, con le specializzazioni produttive delle province e relativo grado di sviluppo economico e con le evidenze riscontrate in letteratura. Si cercherà infine di fornire possibili spunti per rendere il bando più efficace e maggiormente rispondente ai bisogni del contesto regionale

Ismail El Gharras

Integrazione europea e vincoli di bilancio: effetti sul divario regionale in Italia

ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE

Fascicolo: 1 / 2025

Il presente articolo vuole ricostruire il percorso del divario fra Nord e Sud in Italia negli anni della Repubblica. Partendo da un’introduzione relativa al periodo dall’Unità al 1945, si evidenzia come la divergenza sia andata nuovamente ad aumentare quando il percorso dell’integrazione europea, ossia a partire dai primi anni Ottanta, ha avuto una forte accelerazione con l’inserimento di nuovi vincoli di bilancio e con l’abbandono dell’economia mista che aveva contraddistinto l’Italia negli anni precedenti.

Daniela Belliti, Antonella Trocino

Il PNRRe la riduzione delle disparità

ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE

Fascicolo: 1 / 2025

L’articolo analizza le interconnessioni tra i divari territoriale, di genere e generazionale, che da sempre rallentano lo sviluppo del Paese, e verifica il raggiungimento degli obiettivi trasversali del Pnrr in termini di equità e sostenibilità. A questo fine, l’articolo si concentra sullo stato di realizzazione della Missione 5 “Inclusione e coesione” del Pnrr, anche attraverso i passaggi di revisione del Piano. I dati sono attinti dalla Relazione della Corte dei Conti sullo stato d’attuazione del Pnrr, dall’Istat, dall’Eurostat, dalle basi dati pubbliche (ReGiS e OpenPnrr) per il monitoraggio dei progetti Pnrr e dagli Indicatori di Benessere Equo e Sostenibile (Bes). Viene adottato il metodo di analisi quali-quantitativa dei dati a disposizione, integrato da un approccio intersezionale che mette al centro il valore della cura.

Dorothy Edwards, Fiorita Mattioli

Tradimento nel bosco

SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA)

Fascicolo: 82 / 2025