LIBRI DI FRANCESCO MALGERI

Francesco Malgeri

Carlo Fracanzani.

Tra società e istituzioni

Entrato nella Dc giovanissimo, prima sindaco di Este, poi parlamentare, espressione del più vivace retroterra cattolico del Veneto, nei suoi numerosi incarichi alla Camera, al governo e in quello di Presidente del Consiglio dei ministri del bilancio della Cee Carlo Fracanzani ha sempre portato la sua competenza, la sua onestà e la sua tensione ideale. Questo volume ne ricostruisce la vicenda politica.

cod. 2000.1442

Filiberto Agostini

Il Veneto nel secondo Novecento.

Politica e istituzioni

La storia del Veneto, dalla fine della seconda guerra mondiale sino ai nostri giorni. L’eredità della guerra e della Resistenza, il ripristino dell’ordinamento democratico, la prolungata egemonia democristiana, l’affermarsi dei movimenti autonomistici e delle rivendicazioni federali, sino alle questioni dell’identità, al ruolo delle donne e alla loro presenza nelle istituzioni.

cod. 1792.225

Il volume, versione riveduta e aggiornata di un’edizione del 2008, analizza, attraverso la disamina di una molteplicità di fonti d’archivio inedite, le peculiarità del contributo dei cattolici sardi al processo risorgimentale italiano e i momenti di snodo più significativi di questo percorso, a partire dal passaggio dell’isola dalla Spagna al Piemonte.

cod. 1573.438

Il volume propone una prima riflessione complessiva sull’attività politica di Aldo Moro: fornisce un analitico bilancio della situazione degli studi sullo statista e raccoglie ricerche originali di una nuova generazione di studiosi che, giovandosi di una ricca documentazione inedita, testimoniano concretamente la possibilità di superare vecchi schemi e impostazioni.

cod. 896.2

Sabrina Fieni

Giuseppe Lazzati

Un laico fedele

L’originalità, la profondità e l’attualità di Giuseppe Lazzati, una tra le figure più autorevoli del cattolicesimo nell’Italia del Novecento. Ripercorrendo alcune delle tappe più importanti della sua esistenza, il volume vuole approfondire la natura, la vocazione e la missione del fedele laico quale soggetto attivo e responsabile nella Chiesa e nel mondo.

cod. 303.38

Francesco Malgeri

Aldo Moro nelle storie della Democrazia cristiana

MONDO CONTEMPORANEO

Fascicolo: 2 / 2010

La ricerca storica sulla figura e sul ruolo politico di Aldo Moro non offre ancora risultati particolarmente significativi. Non esiste ancora una biografia di Moro impostata su solidi criteri scientifici. Meritano comunque attenzione gli studi di Renato Moro sulla formazione politica di Aldo Moro e sul suo ingresso nella Democrazia cristiana. Non mancano alcuni lavori sulla presenza di Moro nella vita politica italiana e in seno alla Dc, anche se, in alcuni casi, il giudizio appare influenzato da motivazioni ideologiche (Carocci, Menapace) o da forzature interpretative (Baget Bozzo). Il rapporto tra Moro e i maggiori leader della Dc (Dossetti, De Gasperi, Fanfani) e le varie correnti democristiane ha trovato attenzione soprattutto negli studi di Campanini, Giovagnoli, Scoppola e Tassani. Il ruolo di Moro quale segretario politico della Dc, il problema della laicità del partito e del rapporto con la Chiesa hanno conosciuto ulteriori approfondimenti negli studi di Giovagnoli, D’Angelo, Totaro ed altri.

Francesco Malgeri, Sergio Zoppi, Emma Fattorini intervengono sul libro curato da Bartolo Gariglio, L’autunno delle libertà. Lettere ad Ada in morte di Piero Gobetti. Malgeri si sofferma con finezza sui temi della morte e dell’esilio, sia sulla scorta delle lettere raccolte nel volume - di antifascisti intellettuali (Croce, Fortunato, Salvemini, Einaudi, Dorso, Salvatorelli, Rosselli, Sraffa), e uomini politici (Sturzo, Tasca, Miglioli e altri) - sia facendo riferimento a pagine di contemporanei come Gaetano Salvemini, la stessa Ada, Francesco Luigi Ferrari. Zoppi considera i sentimenti espressi nelle lettere ad Ada, e i valori che vi sono testimoniati - rigore morale, importanza della cultura e dell’impegno civile, fratellanza - in quel momento dispersi, ma "capaci di sopravvivere nel corso della dittatura e di rigenerarsi, alimentando la resistenza alla barbarie e la nascita di una repubblica fondata su libertà e giustizia". Emma Fattorini evidenzia come le numerose lettere di donne siano tutte segnate in primo luogo dalla preoccupazione per - e dalla presa in carico di - Ada, mentre in quelle degli uomini "sono presenti tutti gli ingredienti classici della costruzione identitaria del modello maschile degli anni venti: la forza morale, l’eroismo della volontà, l’audacia della causa giusta, la franchezza di uno spirito aperto, [...] in una dimensione ancora positiva e idealizzata, tipica della cultura prebellica".