LIBRI DI MARCO GUICCIARDI

Marco Guicciardi, Sara Congiu

Traiettorie locali e globali per costruire salute

XIV Congresso Nazionale Società Italiana di Psicologia della Salute, Cagliari, 25-27 maggio 2023. Libro degli atti

La recente pandemia ha messo in evidenza l’esigenza di considerare in una visione globale (One Health) problemi e risorse spesso ritenuti indipendenti gli uni dalle altre. Il presente volume riassume i contributi scientifici e professionali discussi nel corso del XIV Congresso SIPSA (Cagliari, 25-27 maggio 2023), che ha affrontato e dibattuto temi di grande attualità ed interesse, come, ad esempio, la pace, la solidarietà, le emergenze, il benessere, la salute.

cod. 12000.32

Marco Guicciardi, Daniela Loi, Andrea Manca, Monica Marini, Riccardo Pazzona, Luigi Raffo

Pollice verde 2.0: una nuova risorsa per un invecchiamento attivo

PSICOLOGIA DELLA SALUTE

Fascicolo: 3 / 2022

L’orticoltura può influire positivamente sul benessere delle persone anziane, contrastando il declino fisico e cognitivo e migliorando la qualità della vita. Le moderne tecnologie fornisco-no un valido supporto per incoraggiare lo svolgimento di tali attività e promuovere uno stile di vita attivo. Il presente studio esplorativo si propone di valutare gli effetti di attività di orticultura comunitaria supportate da una piattaforma digitale in un campione misto di partecipanti over 60 durante il periodo della pandemia da COVID-19. I partecipanti di età superiore ai sessanta anni hanno preso parte ad un percorso della durata di sei mesi, diviso in due periodi. Durante i primi tre mesi i partecipanti si sono limitati a rispondere ai test che indagavano le seguenti va-riabili psicologiche: autostima, solitudine, depressione, qualità della vita, affetti, supporto sociale e funzionamento cognitivo. Nei successivi tre mesi i partecipanti sono stati coinvolti in attività di orticoltura, supportate da applicazioni digitali accessibili tramite smartphone, cui ha fatto seguito la rilevazione delle stesse variabili psicologiche. Gli effetti dell’orticultura sono stati valutati confrontando le due serie di rilevazioni. I risultati mostrano un incremento della qualità della vita degli anziani, delle funzioni cognitive e, in misura minore, del benessere soggettivo. Gli anziani che risultano spo-sati o conviventi manifestano in genere una migliore qualità della vita e a seguito dell’intervento sono meno propensi ad esprimere stati affettivi negativi. Non sono stati evidenziati segni di depressione. L’orticultura assistita digitalmente può migliorare la qualità della vita degli anziani durante la pandemia da COVID-19.

Michela Di Trani, Norma De Piccoli, Erika Borella, Marco Guicciardi

Transdisciplinarità e formazione: un’opportunità di sviluppo per la professione psicologica, anche nell’ambito della Salute

PSICOLOGIA DELLA SALUTE

Fascicolo: 1 / 2022

Il presente lavoro affronta il tema della transdisciplinarità nella formazione specialistica, con particolare attenzione all’ambito della Psicologia della Salute. A partire da alcune premesse legate all’approccio biopsicosociale, fortemente orientato all’integrazione delle diverse discipline, vengono sviluppate criticità e possibilità legate all’applicabilità dell’orientamento transdi-sciplinare nella formazione. Nonostante il Riordino degli Ordinamenti Didattici delle SSUAP (Scuole di Specializzazione Universitarie di Area Psicologica) del 2019 sostenga l’affiancamento alle attività forma-tive psicologiche di quelle relative ad altri ambiti della formazione, la proposta sembra essere connotata da una prospettiva multidisciplinare, lontana da un approccio complesso, non gerarchico, eterogeneo, inclusivo ed aperto a sviluppi imprevedibili come quello transdisciplinare. È sul piano della metodologia didattica che la partita relativa all’approccio transdisciplinare sembra poter trovare un terreno favorevole di sviluppo e rappresentare un’opportunità evolutiva dal punto di vista professionale. L’orientamento sistemico, co-costruttivo ed evolutivo fanno da sfondo a tale percorso di formazione e trasformazione, mentre i tirocini e i laboratori pro-fessionalizzanti si connotano come luoghi elettivi in cui gli allievi possono sperimentare l’approccio transdisciplinare, mantenendo spazi di riflessione e tutoraggio. Inoltre, la realizzazione di eventi (i.e. seminari) e lo sviluppo di progetti di formazione e ri-cerca-azione condivisi tra le Scuole di Specializzazione Universitarie in Psicologia della Salute possono rappresentare ulteriori momenti di snodo nella costituzione di una rete formativa basata sulla transdisciplinarità.

Il dialogo interno (self-talk) è una modalità spesso utilizzata dagli atleti per far fronte alla competizione. La capacità di sapersi focalizzare su cue rilevanti per l’ottimale esecuzione del gesto tecnico può essere incrementata tramite l’utilizzo di affermazioni di auto-incoraggiamento o parole chiave. Tuttavia, se nonopportunamente sostenuto, il dialogo interno può spesso sfociare in esclamazioni di auto-accusa o svalutazione che interferiscono negativamente con la prestazione.Questo studio sperimentale vuole valutare se le funzioni istruttive e motivazionali di un self-talk intenzionale possano influire sulle prestazioni cognitive e tecniche di giovani portieri di calcio. Dodici portieri militanti nelle categorie giovanissimi e allievi sono stati invitati ad eseguire sul campo di gioco, in modo controbilanciato inverso, due gesti tecnici: la parata e il rinvio. Successivamente è stato chiesto loro di utilizzare un self talk guidato di tipo motivazionale o istruttivo. Sono stati rilevati i livelli di efficacia e precisione prima e dopo l’utilizzo del self talk, unitamente alla frequenza e tipologia di pensieri interferenti. I risultati hanno mostrato un significativo miglioramento del rinvio, ma non della parata. Non sono emersi cambiamenti significativi nella frequenza dei pensieri interferenti. Il self-talk intenzionale può contribuire a consolidare l’esecuzione di alcuni specifici gesti tecnici e potrebbe diventare una strategia di intervento utile per la preparazione mentale dei giovani portieri.

Marco Guicciardi

Aspetti psicologici dell’attività fisica nelle donne con tumore al seno

PSICOLOGIA DELLA SALUTE

Fascicolo: 3 / 2017

I benefici della attività fisica (AF) nel tumore al seno sono legati essenzialmente alla diminuzione della mortalità e al miglioramento della qualità della vita connessa alla salute. L’attività fisica, sia essa aerobica o di resistenza, produce risultati positivi in corso di trattamento, ma è soprattutto nella fase di sopravvivenza che i suoi effetti risultano più marcati. Per ottenere questi risultati l’attività fisica deve essere svolta con regolarità e costanza. Poiché il tasso di abbandono nei primi sei mesi si aggira di norma al 50% e coloro che permangono in attività, raramente si esercitano con l’intensità, la frequenza e la durata necessarie per ottenere o preservare i benefici acquisiti, è fondamentale che l’attività fisica proposta risulti piacevole, consenta di sviluppare nuove abilità e aumenti il senso di efficacia personale, renda possibili occasioni di interazione sociale e sia svolta preferibilmente in luoghi che impegnano la mente e lo spirito. Diverse tecniche psicologiche sono state utilizzate con successo per aumentare l’aderenza alla attività fisica (es. goal setting, automonitoraggio, modelling, etc.) e alcune teorie psicologiche sembrano garantire una migliore comprensione dei meccanismi che ne regolano il mantenimento, risultando quanto mai utili nel superare le barriere e ridurre le ricadute nella sedentarietà. Vengono passati in rassegna i principali risultati psicofisici ottenuti con l’AF in fase di trattamento oncologico, nel post-trattamento e nella fase di sopravvivenza.

Mauro Murgia, Fabio Forzini

Migliorare le prestazioni sportive

Superare il doping con la psicologia sperimentale applicata al movimento

Il volume presenta il fenomeno doping con un taglio originale, illustrando aspetti inediti e tecniche d’intervento salutari e legali. Basandosi sulla psicologia sperimentale, vengono proposte valide alternative al doping, in grado di ottimizzare la prestazione nel rispetto della salute e dell’etica sportiva. Uno strumento pratico per operatori sportivi, atleti e psicologi.

cod. 1382.3

Marco Guicciardi, Ilaria Frau

Il dragon boat come significativa esperienza di supporto tra pari per donne sopravvissute al cancro al seno

RICERCHE DI PSICOLOGIA

Fascicolo: 4 / 2016

I benefici della attività fisica nel migliorare gli effetti collaterali dovuti ai trattamenti sono stati ampiamenti studiati nelle diverse fasi del tumore al seno. I risultati più incoraggianti riguardano la fase di sopravvivenza, durante la quale l’attività fisica sembra costituire una efficace terapia di supporto atta a migliorare la qualità della vita e il benessere psicofisico e sociale. Numerosi sono oramai gli studi qualitativi che hanno analizzato i benefici del Dragon Boat. Questo sport tradizionale cinese è diventata popolare in ambito oncologico a seguito della costituzione nel 1996 di un equipaggio "Abreast in a Boat", composto da donne canadesi operate al seno. Da allora gli equipaggi di "donne in rosa" sono spesso presenti nelle massime competizioni internazionali e nazionali. Il presente studio ha inteso analizzare, tramite interviste semi-strutturate, i significati condivisi che le donne operate al seno attribuiscono a tale esperienza sul piano fisico, psicologico, sociale e spirituale.

Il volume tratta i temi dell’integrazione e dell’inclusione, i processi di insegnamento-apprendimento, utilizzando in particolare la pedagogia speciale e le relative strategie didattiche nell’insegnamento delle attività motorie. La progettualità viene messa al centro dell’acquisizione delle competenze relazionali e socio-affettive, dei valori e dell’identità della persona, della partecipazione e socializzazione, al fine di assumere il ruolo di cittadinanza attiva sui temi della solidarietà, dell’inclusione, delle differenze culturali e del benessere della persona.

cod. 292.2.104

Lucia Fanunza, Daniela Fadda e Marco Guicciardi

Competenza atletica percepita e valore soggettivo del compito nei bambini: uno studio longitudinale

PSICOLOGIA DELLA SALUTE

Fascicolo: 3 / 2007

Competenza atletica percepita e valore soggettivo del compito nei bambini: uno studio longitudinale ABSTRACT: The experience in physical and sport activity during school represents a developmental opportunity for children to achieve an appropriate awareness of physical perceived competence and to enhance the subjective value of physical activity. We analyzed the effects of a motor activity program on the perceptions of physical competence and subjective value of sport activity in a sample of 119 children of third, fourth and fifth grades in three different schools located in Cagliari’s area. About half of our sample took part to a physical and sport program of twelve weeks promoted by CONI, whereas the other half attended standard curricular planning. We assumed that competence perceptions and subjective task value show a stronger increase in the experimental group; we also assumed that competence perceptions differ depending on age and gender. Results emphasized a meaningful program’s effect on subjective task value, whereas none effects on competence perceptions resulted. The competence perception was affected by age, but not by gender. Therefore our results partially differed from what was reported in literature previously. They suggest more testing about program’s efficacy and underline the importance of recognizing and supervising optimal conditions wherein children can fully develop personal competencies, since from childhood