LIBRI DI MAURIZIO VIARO

La ricerca ha estratto dal catalogo 36 titoli

Maurizio Andolfi, Camillo Loriedo

Depressioni e sistemi

Il peso della relazione

Il volume esprime l’impegno dei terapeuti familiari ad approfondire la depressione nelle varie fasi del ciclo di vita e i suoi legami con le dinamiche familiari e di coppia. L’obiettivo è di mostrare strategie terapeutiche in grado di affrontarla.

cod. 1249.1.25

Maurizio Andolfi

Le parole dei Maestri

Per riscoprire la lezione dei grandi della terapia familiare

Questo volume intende riportare il lettore alla fonte e alle origini della terapia familiare.

cod. 1249.1.29

Roberta Marchiori, Maurizio Viaro

Genogramma, cronologia degli eventi, mappa delle relazioni nella formazione e nella clinica: una rivisitazione

TERAPIA FAMILIARE

Fascicolo: 107 / 2015

La comunicazione analogica tramite immagini e le prassi associate alla loro costruzione sono parte della tradizione dei terapeuti sistemici. Genogramma trigenerazionale, mappa delle relazioni attuali e cronologia sono legati al concetto di ciclo di vita e ai nomi di Bowen, McGoldrick, Sluzki e Minuchin e vengono proposte quali elementi fondanti di una visione e di una pratica sistemiche, al di là delle differenze tra scuole. Nel presente articolo gli autori propongono una rivisitazione di questi strumenti, alla luce dei cambiamenti che hanno coinvolto la terapia sistemica e la struttura della famiglia nell’ultimo mezzo secolo. La loro integrazione nella cartella clinica, in continuità con l’importanza attribuitavi da Selvini Palazzoli e dal suo gruppo viene proposta come strumento utile nella pratica professionale.

Maurizio Viaro

Un mito per la formazione sistemica

PSICOBIETTIVO

Fascicolo: 1 / 2014

In quest’articolo è descritta una procedura in 5 passaggi, per ottenere variazioni "sistemiche" da una storia data. Sono state analizzate sei opere teatrali sul mito di Elettra, proposte da diversi autori (Eschilo, Sofocle, Euripide, von Hoffmansthal, O’Neill e Yourcenar), come esempi di variazioni di una stessa storia. Nella psicoterapia reale, il terapeuta può promuovere solo alcuni tipi di variazioni della storia raccontata dai pazienti, sia in terapia familiare che individuale. Un primo tipo di restrizioni è di origine etico-deontologica. Ulteriori restrizioni, legate alla necessaria condivisione di alcune premesse, sia all’interno che all’esterno della terapia, sono state analizzate. Infine, sono state delineate alcune differenze di base tra storie "sistemiche", "psicodinamiche" e "organiciste". Viene anche sottolineata la necessità, nella pratica reale della psicoterapia, di integrare questi principi, utili a generare narrazioni, con le acquisizioni dei modelli psicologici e psicobiologici accreditati dalla comunità scientifica.

Maurizio Viaro

Considerazioni sull’ADHD da parte di uno psichiatra "di campagna"

PSICOBIETTIVO

Fascicolo: 2 / 2012

In questo articolo, sono sviluppate alcune considerazioni da una prospettiva sistemica in tema di ADHD. Simili considerazioni derivano dalla esperienza professionale come consulente specialista presso servizi di neuropsichiatria infantile o assimilati. Il contesto dell’ADHD è analizzato a livello della sua definizione istituzionale, al livello della pratica dei servizi e al livello dell’interazione familiare e ne vengono tratte alcune implicazioni da una prospettiva sistemica.

Maurizio Viaro, Ilenia Barile, Chiara Beghin, Mara Germani, Rosmaria Giuliano, Anna Nemes, Michela Zanella

Formazione e Identità sistemiche

TERAPIA FAMILIARE

Fascicolo: 96 / 2011

In questo articolo, gli AA. si propongono di illustrare un modulo di programma formativo, attualmente in fase di attuazione presso il Centro Padovano di Terapia della Famiglia, volto a far acquisire ai futuri terapeuti sistemici definiti strumenti di analisi dell’interazione, enfatizzando tale competenza, peculiare alle identità relazionali - sistemiche e alla storia - in particolare all’esperienza della cosiddetta “scuola di Milano”. Il programma è basato su esercitazioni in aula integrate con momenti di apprendimento a distanza, tramite sito web dedicato. Questo progetto nasce dall’esigenza di valorizzare alcune componenti specifiche di una formazione e di una identità che si dicono relazionale-sistemiche, rivisitando alcuni concetti fondanti questo approccio e integrandoli con strumenti e tecniche derivate dalla formazione a distanza. La seduta familiare congiunta e l’analisi della comunicazione in ottica pragmatica possono continuare ad essere oggi elementi caratterizzanti, anche se non più esclusivi, di una formazione sistemica, come lo sono della sua storia e della sua identità.

Maurizio Viaro

La famiglia di contrabbando nei servizi per l’età evolutiva

TERAPIA FAMILIARE

Fascicolo: 94 / 2010

L’Articolo descrive un caso in cui la diagnosi differenziale tra distimia e sindrome mista ansioso-depressiva viene utilizzata in una intervento di ristrutturazione che introduce la dimensione relazionale, nel contesto di un Servizio di Neuropsichiatria Infantile. Alcune differenze tra DSM-IV e ICD10 per la diagnosi dei disturbi psichiatrici nell’Infanzia e Adolescenza, relative ai disturbi dell’umore, vengono discusse. Anche per i terapeuti di impostazione sistemica, è importante una buona conoscenza dei manuali di classificazione diagnostica, oggi richiesta in modo più pressante sia dai Servizi a scopi statistici e amministrativi sia in conseguenza dalla crescente diffusione dell’informazione via Internet, sia per limitare la tendenza alla moltiplicazione di interventi sia psicologici che psicofarmacologici, sui bambini e sulle loro famiglie.

Maurizio Viaro

Una strana coppia: SAT e prescrizione invariabile

TERAPIA FAMILIARE

Fascicolo: 92 / 2010

In questo articolo, viene presentato un approccio pragmatico alla pratica di lavoro in NPI, che si propone di fondere e adattare al contesto dei servizi di NPI due strumenti - il SAT di Klagsbrun e Bowlby e il metodo invariabile di Selvini e Prata - eterogenei per concezione teorica sottostante e per obiettivi, nonché ispirati a paradigmi conoscitivi diversi. I vincoli definiti dal contesto sono visti infatti come prioritari rispetto alla teoria e agli strumenti diagnostici e terapeutici, in modo tale che ogni operatore deve adattare al contesto gli strumenti disponibili e quanto sa fare, non viceversa. Poiché la prassi della NPI in Italia è largamente basata sulla separazione tra genitori e bambini, sia nel momento diagnostico che terapeutico, questo formato è stato rispettato fondendo tra loro due strumenti che hanno in comune il tema della separazione. Le soluzioni adottate sono illustrate attraverso la sintetica presentazione della sintesi di due casi clinici.

Maurizio Viaro

Formazione sistemica e visione professionale

TERAPIA FAMILIARE

Fascicolo: 82 / 2006

La formazione sistemica ha lo scopo di preparare o facilitare gli allievi all’ingresso nella professione. In questo articolo, vengono analizzate alcune modalità in uso nella formazione per trasmettere i concetti sistemici che, trasferite nella pratica clinica, entrano nella costruzione della visione sistemica in quanto visione professionale. Le pratiche formative che entrano nella costruzione di una tale visione ven¬gono analizzate in quanto giochi linguistici, vale a dire unità che si costitui¬scono nell’intreccio tra pratiche linguistiche e non e che si avvalgono di determinati strumenti tecnici e macchine carta e penna, videocamere, apparecchi per la riproduzione di filmati, tabelle e diagrammi, personal computer, ecc. La evoluzione di queste macchine da analogiche in digitali, in questa prospettiva, trasforma anche queste unità e, quindi, i concetti medesimi. Vengono discusse alcune potenzialità delle macchine digitali rispetto alle analogiche, e le loro possibili applicazioni nella formazione e nella pratica professionale del terapeuta sistemico.