L’articolo analizza i risultati delle ultime elezioni in Bosnia-Erzegovina nel con-testo di oltre trent’anni di affermazione dei partiti di ispirazione nazionalista che hanno portato il Paese al conflitto e ne sono la ragione principale dell’attuale para-lisi politica-istituzionale ed economico-sociale. Né le prospettive mirabolanti non realizzate, né i clamorosi insuccessi in tutti campi ha tuttora privato tali partiti di un importante consenso popolare. Quale il risultato, a quasi trenta anni dalla fine del conflitto, il paese risulta diviso in territori etnicamente omogenei, senza effi-cienti istituzioni comuni e con un’economia prevalentemente assistita mentre regi-stra tassi di emigrazione senza precedenti.