LIBRI DI ROSARIA EGIDI

L’intento dell’articolo è di chiarire (i) alcune connessioni tra la teoria dell’azione razionale di von Wright e le sue pìù tardi analisi del mentale e (ii) l’applicazione del paradigma compatibilista che informa i concetti di azione libera e di determinismo a quelli di mente e materia. In particolare vengono discussi gli argomenti vonwrightiani in favore della natura concettuale degli aspetti mentali e fisici dell’azione e la critica al dualismo mente e materia.

L’albero decimale delle proposizioni disegna una precisa mappa cognitiva del Tractatus. Se la si legge per piani successivi di approfondimento, risulta più chiara anche la controversa sezione sull’Io come limite di linguaggio e mondo, con cui culmina l’analisi della "funzione di verità" (linea espositiva 5.1-5.6). Le modalità per cui "la logica riempie il mondo" conducono a un’originale assimilazione di solipsismo e realismo (sviluppo 5.61-5.64); l’irriducibilità del soggetto all’io empirico porta a respingere anche l’idea di un io trascendentale, ed anzi, di ogni a priori extra-logico (5.631-5.634); la metafora del campo visivo denuncia l’ingenuità di attribuirgli una forma in qualche modo allusiva, a imbuto (5.6331). Si mostra infine come persino lo schizzo disegnato da Wittgenstein sia stato falsamente interpretato e riprodotto, e comporti di per sé una radicale revisione dell’esegesi tradizionale.

Il volume affronta diverse problematiche riconducibili ai temi che caratterizzano il percorso di ricerca di Raffaele Ciafardone: la Logica, l’Ontologia e l’Etica. Le ricerche raccolte condividono il modo con il quale Ciafardone ha affrontato il lavoro storiografico, caratterizzato da quella Billigkeit (“equità”) posta coscientemente alla base della corretta interpretazione dei testi in quella fondamentale epoca della nostra cultura che le preziose ricerche filosofiche di Ciafardone hanno il merito di aver messo in una nuova luce: l’Illuminismo.

Intending and Willing in the Philosophical Investigations - Taking as a starting point the analysis of certain typical intentional verbs, such as intending, willing, meaning etc., developed in the last paragraphs of the Philosophical Investigations, this paper sets out to clarify the grammatical solution Wittgenstein proposes for the problem of intentionality and voluntary action, considering it the outcome of that revision of the first way, codified in the Tractatus, of looking at the problem of the relation or, in Wittgenstein’s words, of the harmony of language and reality, thought and world. The main steps in this revision, retraced in the writings of the transition, in The Big Typescript and in the Investigations, are reconstructed in the light of the Wittgensteinian texts and critically debated.