Il paper affronta il tema della stima dei costi relativa agli edifici privati danneggiati dal sisma che ha colpito la regione Abruzzo nel 2009. Anche in questa circostanza lo Stato italiano si è fatto carico di finanziare interamente la ricostruzione post-sismica. I primi provvedimenti normativi lasciavano intravvedere un’impostazione più attenta alla spesa necessaria per il recupero delle abitazioni principali, limitando i flussi finanziari per tutto il resto del patrimonio edilizio privato. Tale impostazione iniziale è stata successivamente modificata. Il paper evidenzia come i nuovi orientamenti assunti, che portano ad una sostanziale equiparazione tra abitazioni principali e seconde case, potrebbero determinare un maggior costo relativo alla spesa complessiva destinata al recupero degli edifici privati, anche dell’ordine del 50% ed oltre, rispetto alla spesa inizialmente ipotizzabile