@article{54277, year={2015}, issn={1972-487X}, journal={PSICOBIETTIVO}, number={1}, volume={XXXV}, doi={10.3280/PSOB2015-001008}, title={L’arsura senza parola. Riflessioni sul caso di M.}, abstract={Partendo dalle parole della paziente l’autore ha cercato di sviluppare una riflessione sulle ipotesi teoriche proposte in ambito analitico per la comprensione e lo svolgimento di una psicoterapia per pazienti con sindrome borderline. L’autore si è concentrato su concetti cardine come ad esempio il concetto di limite, di ordine simbolico, di immaginario. Le riflessioni analitiche sono relative agli orientamenti delle scuole freudiane, lacaniana e junghiane. Secondo l’autore, il concetto cardine dell’articolo riguardo alla patologia borderline è la creazione di un’immagine specifica che possa accompagnare il paziente a costruire una sorte di argine. Il lavoro primario della relazione terapeutica è la creazione di una immagine-spartiacque che possa contenere lo scorrere del fiume di contenuti e affetti grezzi non elaborati potenzialmente a rischio di straripamento come classicamente avviene in questo tipo di disturbo. La relazione terapeutica deve occuparsi dell’incanalamento di questo fiume di emozioni non differenziate.} url={http://www.francoangeli.it/Riviste/Scheda_rivista.aspx?idArticolo=54277}, author={Giulio Caselli} pages={123-127}, language={IT}}