@article{62520, year={2018}, issn={1972-5620}, journal={RICERCHE DI PSICOLOGIA }, number={3}, volume={41}, doi={10.3280/RIP2018-003010}, title={Verso la definizione di linee guida per il trattamento dei disturbi della condotta nelle carceri minorili}, abstract={Questo contributo si focalizza sui disturbi della condotta (DC) osservati nell’Istituto Penale per Minorenni C. Beccaria di Milano. Mira a realizzare un intervento terapeutico basato sulla letteratura scientifica accreditata per prove di esito e sui dati raccolti dalla Unità Operativa Complessa di Psicologia Clinica dell’Ospedale San Carlo Borromeo di Milano. Nel contesto degli istituti penali per minorenni, la prevalenza dei DC è più elevata rispetto a quella che si registra nella popolazione normale, con percentuali che vanno dal 30 all’80% dei casi. Il trattamento dei DC si basa sulla teoria dell’Apprendimento Sociale in cui il comportamento deviante è considerato un comportamento appreso nell’ambiente di vita del soggetto, che non ha, invece, esperienza di un comportamento funzionale e socialmente apprezzabile. L’intervento con prove di evidenza include la terapia cognitivo- comportamentale (CBT) e, in particolare, un approccio stepped-care, con un largo coinvolgimento degli operatori che si prendono cura del soggetto, sia quelli sanitari che quelli del trattamento penitenziario.} url={http://www.francoangeli.it/Riviste/Scheda_rivista.aspx?idArticolo=62520}, author={Tiziana Valentinia and Antonella Curatoloa and Elena Vegnia} pages={477-197}, language={IT}}