Dal carcere dei "più duri" al carcere dei "più fragili"

Journal title QUESTIONE GIUSTIZIA
Author/s Ornella Favero
Publishing Year 2011 Issue 2011/3-4 Language Italian
Pages 12 P. 237-248 File size 523 KB
DOI 10.3280/QG2011-003018
DOI is like a bar code for intellectual property: to have more infomation click here

Below, you can see the article first page

If you want to buy this article in PDF format, you can do it, following the instructions to buy download credits

Article preview

FrancoAngeli is member of Publishers International Linking Association, Inc (PILA), a not-for-profit association which run the CrossRef service enabling links to and from online scholarly content.

Quando incontriamo gli studenti nel nostro progetto di confronto tra il carcere e le scuole, ci sono testimonianze di detenuti che si sono fatti trent’anni e più di galera, che hanno attraversato gli anni prima e dopo la riforma penitenziaria, ed erano comunque "delinquenti veri", perché in quegli anni andavano in galera i delinquenti. Poi mi guardo intorno e ascolto le testimonianze di altri detenuti, che sono entrati in carcere in questi ultimi anni, e vedo quelli che arrivano da situazioni di difficoltà o di esclusione, i tossicodipendenti, i migranti, ma anche tanti "turisti", come li chiamano gli altri detenuti, cioè i cittadini comuni, i "regolari" che finiscono sempre più spesso in galera, per reati in famiglia, per la droga, per l’incapacità di affrontare i conflitti in modo equilibrato.

Ornella Favero, Dal carcere dei "più duri" al carcere dei "più fragili" in "QUESTIONE GIUSTIZIA " 3-4/2011, pp 237-248, DOI: 10.3280/QG2011-003018