I rapporti tra Direzione nazionale antimafia e uffici di procura in una recente delibera del Csm

Journal title QUESTIONE GIUSTIZIA
Author/s Giuseppe Santalucia
Publishing Year 2011 Issue 2011/5 Language Italian
Pages 7 P. 208-214 File size 553 KB
DOI 10.3280/QG2011-005014
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Chiamato - in modo in verità inusuale - a risolvere l’impasse sorta a seguito del diniego della Procura distrettuale di Palermo di soddisfare la richiesta della Procura nazionale antimafia di copia degli atti delle indagini relative alla cd. trattativa Stato-mafia, il Csm mostra di non avere dubbi. Il procuratore nazionale ha diritto di ottenere dai procuratori distrettuali copia degli atti d’indagine, al di là dell’esistenza del segreto investigativo, e ciò per la decisiva ragione che, in difetto, non potrebbe esercitare le funzioni di impulso e coordinamento delle indagini che gli competono e, a fortiori, il potere di avocazione per accertata violazione dei doveri di coordinamento. Le cautele di un tempo sono accantonate, i poteri del procuratore nazionale sono ricostruiti nel modo più ampio anche a dispetto di qualche non trascurabile forzatura, non suscitano più timore i rischi di una interpretazione "espansionistica" degli stessi. Ma un approfondimento sulle ricadute istituzionali di questo orientamento non sarebbe inutile...

Giuseppe Santalucia, I rapporti tra Direzione nazionale antimafia e uffici di procura in una recente delibera del Csm in "QUESTIONE GIUSTIZIA " 5/2011, pp 208-214, DOI: 10.3280/QG2011-005014