
Dal '400 al '900
cod. 85.39
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Dal '400 al '900
cod. 85.39
cod. 7.1
Moda e modernità
Un classico degli studi sulla moda, un punto di riferimento che trascende i confini disciplinari ed esprime la consapevolezza che la moda è un fenomeno così complesso da non poter essere esaminato in un’unica prospettiva. Uno sguardo sulla moda a tutto tondo: dai dati storici al commento su fatti di costume di varie epoche, dai richiami artistici all’indagine dei legami tra la moda e alcune categorie classiche della sociologia come il genere, l’identità e la classe sociale.
cod. 1155.5
Riflessioni su una disciplina in evoluzione tra formazione e professione
Oggi è sempre più difficile capire chi è un designer e cosa fa. Se poi si tratta di un designer di Interni, non a tutti è chiaro che si dovrà confrontare, attivamente, con la definizione di quel complesso ecosistema fatto di ambienti, oggetti e relazioni, nel quale viviamo ogni attimo della nostra esistenza. Il testo propone un rilancio della disciplina, portandola ad assumere un ruolo chiave, connettivo e abilitante, nell’attuale scenario in continua evoluzione.
cod. 85.95
Spunti di riflessione sulla decorazione contemporanea
Se la cultura razionalista aveva imposto il less is more, il more and more di oggi fa della decorazione un momento importante del linguaggio della progettazione. L’ornamento non è più un delitto! Il volume intende permettere al lettore di sviluppare una propria consapevolezza riguardo a questa tendenza in continuo divenire, e propone spunti di riflessione per progettisti, studenti e appassionati di interior design che oggi si sentono più liberi nel pensare oggetti e ambienti in cui l’aspetto decorativo possa essere sviluppato ed espresso.
cod. 84.27
(nelle) teorie, poetiche e pratiche del design italiano
Questo libro propone un excursus storico nel mondo del design italiano, con la convinzione che una tra le sue principali forze sia da sempre stata la volontà di prendere posizione, di farsi strumento di intervento nella società e, seppur con i limiti della professione, di provare a cambiarla. Ciò senza perdere di vista l’estetica, la qualità formale, la bellezza del prodotto.
cod. 85.119
Ridisegno, analisi grafica e rilettura critica
Bollato spesso frettolosamente come il meno celebre tra gli architetti della triade kaufmanniana, oggi Lequeu non è più uno sconosciuto, eppure sono ancora numerosi i vuoti da colmare nello studio di questa enigmatica figura. Il volume traccia un percorso che approfondisce un’infinitesima parte del patrimonio grafico regalatoci da Lequeu, ovvero la Nouvelle Méthode, un breve trattato sul disegno della testa umana e delle singole parti che la compongono, che merita un posto di tutto rispetto a fianco dei trattati più celebri.
cod. 566.5
Una (ri)lettura
A distanza di oltre vent’anni anni dalla prima edizione, questo volume riattualizza la figura e l’opera di Bruno Morassutti, uno dei progettisti più significativi del secondo dopoguerra in Italia. Un volume che si integra con una serie di iniziative che si sono succedute negli anni trascorsi dalla prima edizione, fra cui articoli, nuove pubblicazioni, studi, ricerche e mostre che manifestano ancora oggi l’originalità e l’attualità del suo operato, a cavallo tra architettura e disegno industriale.
cod. 85.118
Pubblicità e allestimenti commerciali nella costruzione del Moderno italiano: 1930-1950
Il volume ripercorre alcuni temi progettuali del negozio nella storiografia dell’architettura e del design a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, sia in Europa sia negli Stati Uniti. Vengono così evidenziate le principali caratteristiche dell’architettura commerciale emerse in questi ambiti geografici e culturali, oltre alla letteratura che ha seguito il loro sviluppo. Il racconto è una rilettura critica delle vicende legate al progetto degli spazi della vendita o una sua riconsiderazione alla luce di episodi e indagini curatoriali emerse negli ultimi vent’anni.
cod. 313.3.10
L'approccio wabi sabi al design
Il libro indaga il valore attribuibile alle imperfezioni degli oggetti, proponendole come sintomi di un’inequivocabile unicità del prodotto. Ridare valore all’imperfezione significa progettare prodotti capaci di invecchiare, di modificarsi, di essere riparati; significa stimolare il legame emotivo tra utente e prodotto.
cod. 84.20