Il più grande male dell’umanità

Paolo Conte

Il più grande male dell’umanità

Alexander von Humboldt nell'abolizionismo francese dei primi dell'800

Ricostruendo le vicende editoriali del monumentale Voyage aux régions équinotiales e il contesto politico in cui prese corpo non tanto il viaggio, ma la sua ricostruzione, questo lavoro illustra la centralità della questione della schiavitù negli interessi dell’intellettuale prussiano Alexander von Humboldt. Attraverso i suoi scritti, egli operò con grande coerenza per suggerire, in sintonia con gli ambienti dell’abolizionismo francese, una concreta soluzione per la fine dell’orrore della schiavitù. Una battaglia sulla quale sarebbe non a caso ritornato addirittura nel 1856, pochi anni prima della morte.

Edizione a stampa

24,00

Pagine: 180

ISBN: 9788835120162

Edizione: 1a ristampa 2022, 1a edizione 2021

Codice editore: 1573.480

Disponibilità: Discreta

Pagine: 180

ISBN: 9788835130512

Edizione:1a edizione 2021

Codice editore: 1573.480

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Pagine: 180

ISBN: 9788835130529

Edizione:1a edizione 2021

Codice editore: 1573.480

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: ePub con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Per oltre venti anni Alexander von Humboldt fu impegnato nella redazione dei numerosi volumi del suo monumentale Voyage aux régions équinotiales, opera nella quale narrò del leggendario viaggio compiuto fra 1799 e 1804 nei territori americani. Tuttavia, quel racconto non riguardò solo la ricostruzione delle avventure trascorse oltreatlantico, né si limitò a fornire i seppur importanti risultati scientifici dei suoi studi, ma fu sensibilmente condizionato dall'evoluzione dello scenario politico internazionale del primo quarto di secolo e, soprattutto, si concentrò non poco sull'analisi delle condizioni sociali delle popolazioni dei territori visitati.
Ricostruendo le vicende editoriali di tale fatica ed il contesto politico in cui prese corpo non tanto il viaggio, ma appunto la sua ricostruzione, questo lavoro illustra la centralità della questione della schiavitù negli interessi dell'intellettuale prussiano. Attraverso i suoi scritti, infatti, egli operò con grande coerenza - seppur non senza contraddizioni - per suggerire, in sintonia con gli ambienti dell'abolizionismo francese nei quali era pienamente inserito, una concreta soluzione per la fine dell'orrore della schiavitù. Una battaglia, questa, sulla quale sarebbe non a caso ritornato addirittura nel 1856, pochi anni prima della morte.

Paolo Conte
è ricercatore in Storia moderna presso il Dipartimento di Scienze Umane dell'Università degli Studi della Basilicata. I suoi interessi vertono soprattutto sull'analisi dell'operato politico-culturale del personale patriottico italiano in Francia in età napoleonica, oltre che sulla dimensione mediterranea della stagione rivoluzionaria. Fra i suoi lavori si segnalano la monografia Cesare Paribelli. Un giacobino d'Italia (1763-1847) del 2013 e l'articolo Le Commissariat d'Oneille: au-delà de Buonarroti (1794-1796), apparso sugli "Annales historiques de la Révolution française" (n. 388, 2017).

Introduzione - La battaglia di una vita
Ringraziamenti
Una difficile e prolungata avventura editoriale
(Un'asta tutt'altro che fortunata; Quando un ex rivoluzionario gestisce una stamperia; Alle origini di una storia d'amore, alle radici di un'intesa politica)
Nella Parigi dell'Impero, fra le sale dell'Institut National
(Un altro duraturo legame editoriale; Dalle coste caraibiche alle rive della Senna; Il grido francese a sostegno della causa dei neri)
Dalla Nuova Spagna alla Cordigliera: viaggio fra i testi humboldtiani degli anni napoleonici
(L'Essai politique sur le royaume de la Nouvelle-Espagne, o come mostrare la bontà della legislazione coloniale spagnola; Un resoconto ex post o un'opera figlia del suo tempo?; Raccontare un viaggio per trattare della schiavitù)
L'abolizionismo francese fra crollo dell'Impero e Restaurazione: un réseau politico-culturale
(Geografia, ma non solo: commenti e recensioni dei testi humboldtiani; Scrivere, pubblicare e tradurre di schiavitù agli albori della Restaurazione; Un lungo impegno sulle due sponde della Manica: il traduttore Benjamin Laroche fra patriottismo ed abolizionismo)
Per una riflessione su tratta e schiavitù in piena Restaurazione: l'Essai politique sur l'île de Cuba
(Nell'abolizionismo degli anni Venti: l'ultimo periodo parigino di Humboldt; Un'analisi socio-demografica, una proposta politica; Il "capitolo" censurato)
Bibliografia
Indice dei nomi

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