YouTube Freak Show

Stefano Brilli

YouTube Freak Show

Fama e derisione alle soglie dell'influencer culture

La messa in ridicolo dell’altro è una parte integrante del comportamento sociale degli esseri umani. Nell’attuale panorama mediale l’oggetto del ridicolo acquisisce però una peculiare centralità, essendo uno dei fulcri più frequenti su cui converge l’attenzione dei pubblici. Il volume indaga i legami fra derisione e fama nella cultura digitale, analizzando i significati, i piaceri e le relazioni che i pubblici connessi elaborano attorno ai soggetti che ridicolizzano.

Edizione a stampa

30,00

Pagine: 224

ISBN: 9788835146810

Edizione: 1a edizione 2023

Codice editore: 1097.1.19

Disponibilità: Buona

Gli idoli ridicoli incarnano l'incubo di perdere la faccia e il sogno di abbandonare il controllo della propria immagine. Il disprezzo fa capire come si tratti di moniti viventi di ciò che capita quando i social media sono utilizzati con negligenza. L'ammirazione mostra invece il loro essere i "buoni selvaggi" dell'attuale contesto di sorveglianza reciproca, soggetti di cui non si prenderebbe il posto, ma che permettono di immaginare una vita libera dal giogo della reputazione.

La messa in ridicolo dell'altro è una parte integrante del comportamento sociale degli esseri umani. Nell'attuale panorama mediale l'oggetto del ridicolo acquisisce però una peculiare centralità, essendo uno dei fulcri più frequenti su cui converge l'attenzione dei pubblici.
L'evoluzione della semantica della celebrità che ha accompagnato il web 2.0 è infatti intimamente legata a processi di dileggio online. La figura dello zimbello e quella della celebrità hanno trovato nel digitale numerose occasioni di sovrapposizione. L'essere "odiati perché celebri" non è un fenomeno esclusivo della società delle reti, ma i social media, traducendo l'attenzione degli utenti in spazio di visibilità, hanno aumentato le possibilità di essere "celebri perché odiati" o "celebri perché derisi".
Il volume indaga i legami fra derisione e fama nella cultura digitale, analizzando i significati, i piaceri e le relazioni che i pubblici connessi elaborano attorno ai soggetti che ridicolizzano. Per farlo si storicizzano questi mutamenti, in particolare nel decennio 2006-2015, periodo cardine della popolarizzazione dei social media in Italia, che precede e mette le basi dei successivi sviluppi delle creator industries e della influencer culture. Il luogo di osservazione di tali dinamiche è quello delle star del ridicolo di YouTube Italia, persone ordinarie diventate famose online perché trovatesi al centro del ludibrio e che incarnano un paradosso fra elevazione e degradazione, fra trash e trascendenza, che necessita di essere esplorato.

Stefano Brilli è ricercatore presso il Dipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici e Internazionali dell'Università di Urbino Carlo Bo, dove lavora a progetti di ricerca sulle culture digitali e sul pubblico delle arti performative. I suoi interessi di ricerca sono incentrati su irriverenza e celebrità nella cultura digitale, sui pubblici dello spettacolo dal vivo e sulla sociologia delle arti. Ha di recente pubblicato Below the radar: Private groups, locked platforms, and ephemeral content (con G. Boccia Artieri, E. Zurovac, "Social Media + Society", 2021) e Theatre without theatres: Investigating access barriers to mediatized theatre and digital liveness during the covid-19 pandemic (con L. Gemini, F. Giuliani, 2022).

Introduzione: internet ama il peggio
La star e lo zimbello: la derisione fra riti e media
(Significati sociali della derisione: dall'espulsione alla centralità; Visibilità e derisione nello spazio dei media)
Social media e visibilità connessa
(Lo spazio dei media nel cambiamento del senso della posizione nella comunicazione; Il nuovo peso dei tracciati intersoggettivi: relazioni, visibilità e common knowledge; Il deposito, il canale e la social media star: i primi dieci anni di YouTube in tre metafore)
Mostri del Tubo: il fenomeno della celebrità ridicola su YouTube Italia
(Contesto e metodologia della ricerca; Il panorama del ridicolo su YouTube Italia le "ere" dei personaggi; Il profilo dei personaggi; La costruzione dell'idolo ridicolo: liste, commenti e parodie; Archetipi del ridicolo: i modelli di interazione fra pubblici e personaggi; I personaggi da fuori YouTube: la crossmedialità del ridicolo; Persone-contenuto)
Il consumo del soggetto ridicolo: piaceri, azioni, relazioni
("Ridi, però dici che schifo": l'ambiguo legame con i personaggi; Le modalità di consumo dei personaggi; Ci è ci fa? Ridere con la persona e ridere del personaggio; I personaggi tra fama e derisione; Lo sguardo del trash; Dall'altra parte della barricata: la prospettiva dei personaggi)
Conclusioni. La centralità del marginale: verso una logica sociale della trash-endenza
(Costruzione: in che modo i pubblici connessi costruiscono il soggetto ridicolo?; Fruizione: quali affettività e piaceri legano i pubblici ai soggetti derisi?; Relazione: che relazioni si instaurano attorno al soggetto ridicolizzato?)
Bibliografia di riferimento.

Collana: MediaCultura

Argomenti: Web e new media - Sociologia dei processi culturali

Livello: Textbook, strumenti didattici

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