@article{64521, year={2019}, issn={1972-5043}, journal={PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE}, number={3}, volume={53}, doi={10.3280/PU2019-003007}, title={La bottega della psichiatria: l’operare psichiatrico a quarant’anni dalla Legge 180}, abstract={Vi è un massimo comun divisore che attraversa la psichiatria umanistica da Conolly a Bion, a Ba-saglia e a tanti altri colleghi intervenuti anche nel dibattito che la rivista Psicoterapia e Scienze Umane ha sviluppato a partire dai quarant’anni della legge 180 che ha sancito il superamento de-gli Ospedali Psichiatrici. Il massimo comun divisore è rappresentato da una cultura dell’accoglienza rispettosa e ricca affettivamente, e dalla capacità di comprendere e di curare an-dando al di là di una mera psichiatria classificatoria centrata sul sintomo. Vengono discussi due concetti: quello della "bottega della psichiatria", aperta sulla piazza che non ama cornici troppo rigide e si alimenta nella relazione col mondo circostante, e quello di una psichiatria come discipli-na di confine tra molteplici saperi ed esperienze, specialista soprattutto nella relazione con "l’Altro" (paziente, istituzione, discipline medico-biologiche, psicologiche, sociologiche).} url={http://www.francoangeli.it/Riviste/Scheda_rivista.aspx?idArticolo=64521}, author={Antonio Maria Ferro} pages={497-504}, language={IT}}