TY - JOUR PY - 2020 SN - 1972-5620 T1 - Evidenze cliniche, psicosociali e neuropsicologiche su un campione di pazienti cronici immigrati in Italia JO - RICERCHE DI PSICOLOGIA DA - 4/15/2020 12:00:00 AM DO - 10.3280/RIP2020-001010 UR - http://www.francoangeli.it/Riviste/Scheda_rivista.aspx?idArticolo=66062 AU - Balconi, Michela AU - Spinosa, Claudia AU - Angioletti, Laura SP - 221 EP - 242 IS - 1 VL - LA - IT AB - I principali obiettivi di questo studio sono l’esplorazione dello stato di salute psicosociale e neuropsicologico di pazienti immigrati con malattia cronica in Italia, e la messa a punto di un primo modello di screening neuropsicologico multidimensionale per la popolazione immigrata, al fine di promuovere la validazione di una batteria di test standardizzata per popolazioni di pazienti con diversa appartenenza culturale. Un totale di 80 pazienti cronici e stato reclutato per lo studio, di cui 44 pazienti immigrati regolari e 36 pazienti italiani (campione di confronto). Lo screening multidimensionale e stato somministrato solo ai partecipanti che hanno dimostrato un livello adeguato di comprensione e produzione della lingua italiana e si compone di tre sezioni: (i) valutazione psicosociale, (ii) assessment neuropsicologico e (iii) intervista semi-strutturata. La prima sezione include scale psicosociali volte ad indagare abilita linguistiche di base, lo stato di salute, il supporto sociale percepito, il grado di discriminazione quotidiana percepita, lo stato socioeconomico e l’eventuale presenza di malattie in comorbidita. La secon da sezione consiste in una batteria di test neuropsicologici sul funzionamento cognitivo globale. L’intervista semi-strutturata e stata trascritta e analizzata con il metodo dell’accordo tra i giudici. I risultati hanno messo in evidenza che i pazienti cronici immigrati sono significativamente piu giovani rispetto agli italiani, percepiscono maggiore discriminazione e un minore supporto sociale, in particolare da parte della famiglia, rispetto ai pazienti italiani. Il campione di pazienti immigrati risulta essere vulnerabile cognitivamente, in particolare nella memoria uditivo-verbale a breve termine e nel ragionamento astratto non verbale, rispetto al campione italiano. Dall’analisi dell’intervista emergono anche alcune differenze rispetto a tematiche condivise dai pazienti, tra cui, ad esempio, l’esperienza vissuta all’interno dei servizi ambulatoriali e/o ospedalieri, che il campione degli immigrati descrive come migliore rispetto al campione italiano. PB - FrancoAngeli ER -