Titolo Rivista STUDI JUNGHIANI
Autori/Curatori Paolo Severino
Anno di pubblicazione 2020 Fascicolo 2020/52
Lingua Italiano Numero pagine 17 P. 97-113 Dimensione file 0 KB
DOI 10.3280/jun52-2020oa9535
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L’autore, anche alla luce dell’attuale emergenza pandemica virale, riflette sul complesso rapporto tra psicologia del profondo e politica e su come questo entri, in varie forme, nella relazione tra analista e paziente. A partire dai contributi di autori quali, oltre a Jung, Neumann, Hillman, Samuels, Bollas e, in campo extra-analitico, Illich, vengono analizzati i possibili significati politici di questa relazione e, più ingenerale, delle terapie del profondo, sviluppando i seguenti nuclei tematici: l’analisi come luogo di resistenza e di diversificazione dalla psicologia di gruppo; l’importanza di dare spazio alla politica nella relazione analitica; la democrazia come metafora della mente e dell’analisi; la terapia analitica come spazio per lo sviluppo dell’"agentività la relazione fra funzione etica della terapia e comportamenti politici; il significato politico dell’individuazione. Ci si interroga sugli elementi di possibile "contro-produttivività" politica e sociale della terapia del profondo e, all’opposto, sugli elementi qualificanti dell’analisi, da rivendicare nel confronto con altre forme di terapia e per quanto riguarda il suo impatto politico e culturale nella società.;
Keywords:Psicologia del profondo, politica, relazione analitica, etica, agentività, contro-produttività
Paolo Severino, Curare l’individuo senza cambiare il mondo? Alcune riflessioni sulla relazione tra analisi e politica in "STUDI JUNGHIANI" 52/2020, pp 97-113, DOI: 10.3280/jun52-2020oa9535