Residenze sanitario-assistenziali, quale futuro

Tre ottiche a confronto (giuridico-istituzionale, sanitaria, sociale) in contributi che rappresentano l'osservatorio privilegiato per comprendere lo stato di evoluzione del "modello lombardo" delle RSA.

La scommessa è di offrire a questo modello ciò che già cerca nei luoghi e nelle esperienze più attente: il passaggio definitivo dall'idea custodialistico-assistenziale a quella integrata sociale e sanitaria: ciò potrebbe sancire il superamento definitivo di quel modello antropologico che vuole la vita affettivo relazionale dell'ospite quasi un epifenomeno del fisiologico e il "sociale" una mera appendice del "sanitario".

L'integrazione tra la managerialità giuridico-sanitaria e l'istanza sociale è l'unica in grado di rendere duttile il modello nel momento in cui la domanda (pluripatologie, demenze, cronicità esasperata,...) sembrerebbe orientare verso una ulteriore sanitarizzazione.

La scoperta che il vero utente non è semplicemente l'ospite ma la "popolazione" dell'RSA (ospiti, operatori, caregivers, familiari,...) consente di impostare in termini di vera qualità globale anche problemi come il burn-out, i complessi di abbandono o di onnipotenza.

Anche la "ricerca del sociale" accetta questa sfida di civiltà e presenta uno status epistemologico (teorico-tecnico) che va dal teatro alla musicoterapia, alla relazione d'aiuto, al ripensamento delle funzioni sistemiche offerto a chi governa le "evoluzioni sociali di comunità", al rapporto RSA-territorio... Solo dalla sintesi delle tre ottiche sopra ricordate può derivare una proposta di civiltà sul problema.

Giovanni Lauro Sacchetti, laureato in filosofia, si occupa di antropologia ad indirizzo analitico e di epistemologia. E' docente di dinamiche e progettazione in corsi per il personale nel settore pubblico e svolge attività di supervisione nelle RSA.

La Cooperativa Altana ha un'esperienza ventennale nel campo dell'animazione. Impegnata da anni nell'introduzione dell'ottica sociale in numerose RSA. Ha svolto attività di prevenzione e ricerca sul territorio nella provincia di Cremona, e in altre regioni. Ha organizzato la ricerca triennale e il dibattito che sono all'origine di questo libro.