Attraverso lo studio della pittura decorativa italiana il volume offre una chiave di lettura dei fermenti culturali e sociali tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, della nascita e dello sviluppo di una pittura moderna. È in questo ambito infatti che si definisce un'arte aderente ai criteri della modernità: l'ideismo, la monumentalità, il sintetismo.
Nel clima di profonde trasformazioni sociali le decorazioni realizzate per nuovi e vecchi palazzi, e, soprattutto, in occasione delle grandi esposizioni propagandano contenuti ottimistici, nei campi politico, sociale e tecnologico, veicolati attraverso forme mutuate dall'arte del passato. I pittori impegnati nelle grandi decorazioni intendono in questo modo di valorizzare uno specifico italiano in grado di competere con le opere realizzate dai pittori stranieri. Ne deriva la scelta di un linguaggio nuovo, sensibile al clima simbolista e idealista europeo, che sostituisce al contenuto storico-realista quello storico-morale.
Il volume ricostruisce e fornisce una lettura critica di alcuni esempi significativi di questa forma di espressione artistica negli autori italiani, corredata di ampia documentazione storico-artistica e fotografica.
Elena Di Raddo ha studiato con Luciano Caramel all'Università Cattolica di Milano. Insegna Storia dell'arte contemporanea presso la sede di Brescia di questa università e presso la sede comasca del Politecnico di Milano. Si interessa soprattutto della pittura del periodo compreso tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, delle ricerche dell'astrattismo italiano, oltre che dell'arte degli anni Sessanta e Settanta. Ha curato tra l'altro l'edizione di Franco Ciliberti, La storia degli ideali , Como 2003.