Lo scenario socio-economico che si è venuto a delineare in questi ultimi anni è stato fortemente caratterizzato dall'introduzione e dall'utilizzo di nuove tecnologie dell'informazione e comunicazione a sostegno del sistema.
Conseguentemente, le imprese hanno dovuto adattarsi a tali mutamenti con processi di riorganizzazione quali l'aggiornamento, la riqualificazione e la riconversione delle risorse umane, per rispondere all'esigenza di una maggiore competitività sul mercato.
Si è venuta a consolidare, in tal modo, la prassi, assai diffusa, di investire in formazione delle risorse umane indipendentemente dal fatto che la stessa impresa potesse o meno beneficiare di contributi pubblici per la formazione.
La ricerca, partendo da un'analisi macro sugli investimenti che il nostro Paese ha realizzato nella formazione continua, esplora la variabile relativa ai "costi" dei progetti di formazione aziendale, nell'ottica dell'impresa, quando è questa che realizza direttamente i corsi, e dal punto di vista della società di consulenza, quando vi è una delega da parte dell'azienda a progettare e gestire gli interventi formativi.
Marcate differenze emergono, inoltre, sulle modalità di gestire i corsi di formazione a seconda che questi siano cofinanziati da risorse pubbliche o interamente a carico delle imprese.
Infine, alla luce dei risultati emersi, gli autori avanzano alcune ipotesi sulla necessità di coordinare sistemi di osservazione sistematici e permanenti per la rilevazione degli atteggiamenti e dei comportamenti nei confronti della formazione e sulla opportunità di rivedere i meccanismi di contributo pubblico a sostegno della formazione aziendale.