Ha lo stesso significato parlare di accesso alle conoscenze scientifiche e di trasmissione dell'informazione scientifica? O esiste tra i due concetti una distinzione profonda, una frattura determinata da modi diversi di considerare le molteplici relazioni che intercorrono tra scienza, informazione e società? Tale interrogativo viene posto con riferimento ai diversi contesti della documentazione e comunicazione scientifica ed affrontato secondo diverse prospettive.
La documentazione e la comunicazione scientifica hanno svolto un ruolo essenziale nello sviluppo della scienza. Eppure la scienza non è una struttura monolitica: ed allora quale scienza è stata sostenuta dal complesso sistema di teorie e metodi della documentazione e comunicazione scientifica? Naturalmente, la risposta non è univoca: diverse tendenze si sono avvicendate nel secolo scorso, e le principali tappe vengono ripercorse in questo volume. Ma la risposta non varia solo al variare della prospettiva temporale; all'interno di specifiche tematiche della documentazione scientifica si individuano le diverse tendenze, gli usi, le metodologie che hanno determinato l'attuale assetto di teorie e pratiche. È il caso della riflessione sugli indici di citazione, che costituiscono un esempio delle influenze che l'introduzione delle nuove tecnologie e metodologie di gestione documentaria possono esercitare sui sistemi di produzione e organizzazione delle conoscenze scientifiche. Il binomio trasmissione dell'informazione-accesso alle conoscenze si pone anche con riferimento agli aspetti strettamente comunicativi, a livello inter ed intra specialistico e nella relazione tra comunicazione scientifica e società.
Sveva Avveduto , svolge attività di ricerca nei settori della politica dell'educazione e della scienza presso il Consiglio nazionale delle ricerche. È delegata italiana presso l'Ocse, Committee for Science and Technology Policy .
Anna Baldazzi , ha una consolidata esperienza di ricerca nell'ambito delle Scienze dell'informazione e delle Scienze dell'educazione. È attualmente nel Consiglio direttivo dell'Aida e della Sicese Sezione Italiana della Comparative Education Society in Europe .
Rosa di Cesare , ha lavorato presso la Biblioteca Centrale del Consiglio nazionale delle ricerche occupandosi della Letteratura grigia in ambito scientifico e dei modelli di citazione delle pubblicazioni scientifiche. Attualmente lavora presso l'Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali ed è responsabile della Biblioteca.
Maria Guercio , insegna Archivistica all'Università di Urbino, coordina progetti europei e internazionali nel settore della conservazione dei documenti informatici.
Daniela Luzi , svolge attività di ricerca presso il Consiglio nazionale delle ricerche. I principali settori di interesse sono le tecnologie dell'informazione e comunicazione ed i canali informali di diffusione della conoscenza.
Adriana Valente , svolge attività di ricerca nel campo dell'informazione e comunicazione scientifica presso il Consiglio nazionale delle ricerche, ed ha prestato attività didattica presso università nazionali ed internazionali.