Tema centrale delle ricerche contenute in questo volume è il rapporto tra beni culturali e sviluppo regionale, a partire da una riflessione sulla realtà e l'esperienza di una regione come la Toscana e, in particolare, sul suo patrimonio museale. Nell'introduzione, curata da Antonio Floridia, viene proposto un quadro di riferimento teorico per un corretto approccio al tema della valorizzazione economica del patrimonio culturale. Le forme attraverso cui il patrimonio culturale interagisce con lo sviluppo di un territorio non sono solo quelle legate immediatamente alle attività e alle funzioni connesse alla gestione dei beni culturali, ma investono anche una dimensione immateriale: i beni culturali di una regione sono un vettore di identità collettiva, rappresentano un luogo di accumulazione del capitale sociale di una regione, ed anche per questa via essi ne condizionano la qualità complessiva dello sviluppo.
Il complesso legame tra beni culturali e territorio trova nel patrimonio museale della Toscana un esemplare campo di verifica. Nella prima parte del volume, curata da Antonio Floridia, vengono dapprima analizzati i dati relativi all'insieme dei musei toscani, grazie alla disponibilità di un Archivio informativo curato dalla Regione Toscana, e poi vengono presentati i risultati di un'indagine diretta, condotta attraverso interviste ai responsabili dei musei e ai visitatori.
Nella seconda parte, curata da Massimo Misiti, vengono presentati con uno sguardo più ravvicinato, due casi di studio, riguardanti la Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze e il Sistema Museale di San Miniato (Pisa).
Antonio Floridia è dirigente di ricerca dell'Irpet. Nell'ambito dei temi legati alla cultura e alle politiche culturali, ha pubblicato numerosi interventi; recentemente, ha curato i volumi La Toscana sulla scena. Lo spettacolo dal vivo in Toscana: forme di consumo e struttura del mercato (1980-1998) , (Irpet-Angeli, 2000) e Beni culturali in Toscana. Politiche, esperienze, strumenti (Irpet-Angeli, 2001).
Massimo Misiti svolge la sua attività professionale nel settore dei beni culturali. Ha collaborato con l'Istituto e Museo di Storia della Scienza, con l'Università di Firenze, il Centro Universitario Europeo per i Beni culturali di Ravello, il comune di Firenze, l'Irpet, e con il consorzio Civita di Roma.