Imprenditori sociali innovatori

Luca Fazzi

Imprenditori sociali innovatori

Casi di studio nel terzo settore

Il libro, unico nel suo genere in Italia, analizza le competenze degli imprenditori sociali innovatori e le condizioni organizzative che ne qualificano l’azione. Attraverso un’approfondita analisi di casi e pratiche di innovazione sociale, è gettata un’inedita luce sulle condizioni di successo delle imprese sociali e sulle competenze da acquisire ed esercitare per diventare imprenditori sociali innovatori.

Edizione a stampa

19,00

Pagine: 144

ISBN: 9788891708014

Edizione: 1a edizione 2014

Codice editore: 1530.93

Disponibilità: Discreta

Pagine: 144

ISBN: 9788891717924

Edizione:1a edizione 2014

Codice editore: 1530.93

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Sia a livello internazionale che nazionale le imprese sociali sono considerate oggi strumenti importanti di innovazione sociale. Per i prossimi anni la Commissione europea ha deciso di sostenere questa particolare forma di impresa attraverso un piano di finanziamento e azioni legislative eccezionali.
Ma che cosa qualifica veramente un imprenditore sociale innovatore? Quali sono le caratteristiche che questa figura deve avere per distinguersi da quella di un mero gestore di servizi?
Il libro, un testo unico nel suo genere in Italia, risponde a tali interrogativi analizzando le competenze degli imprenditori sociali innovatori e le condizioni organizzative che ne qualificano l'azione. Attraverso un'approfondita analisi di casi e pratiche di innovazione sociale, è gettata una inedita luce sulle condizioni di successo delle imprese sociali e sulle competenze da acquisire ed esercitare per diventare imprenditori sociali innovatori.

Luca Fazzi insegna Organizzazione dei servizi sociali presso l'Università di Trento. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Le imprese sociali (con C. Borzaga, Carocci, 2011), Welfare, innovazione e sviluppo locale (con A. Bernardoni e A. Picciotti, Il Mulino, 2011), Terzo settore e nuovo welfare in Italia (FrancoAngeli, 2013).

Introduzione
Vedere lontano
(Sguardi corti; "Perché non ci siamo interrogati sul futuro?"; Miopia imprenditoriale; Guardare lungo; Centrare il focus; Conclusioni)
Imparare
(L'innovazione come conoscenza; Le forme della conoscenza; La conoscenza plurima in pratica; Imparare a imparare; "Ce l'abbiamo fatta quella volta e ce la faremo ancora"; Organizzazioni che apprendono; Conclusioni)
Connettere
(Mettere insieme; Pensare per noi e per gli altri; Guardare fuori dalla scatola; Relazioni virtuose; Coprogettare; L'architettura delle interconnessioni; Conclusioni)
Valorizzare
(Fare grandi passi con piccole cose; Volontari; "Perché pensiamo sempre che serva una borsa lavoro per inserire un disoccupato?"; I beneficiari dei servizi; "Ho dovuto imparare a arrangiarmi"; Conclusioni)
Coinvolgere
(Imprese collettive; Incidenti di percorso; Democrazia e coinvolgimento; Fare sentire parte; Punti di vista periferici; Conclusioni)
Rischiare
("Senza rischio che impresa è?"; Si può imparare a affrontare il rischio?; Rischio e competenze; La socializzazione del rischio; "La grande Ajax", ovvero l'arte del dare senso al rischio; Rischio, reti e reputazione; Conclusioni)
Postfazione
Riferimenti bibliografici.

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