La diffusione del modello Centro Diurno ha registrato negli ultimi anni una crescita "esponenziale". Se per un verso questo fenomeno rappresenta una risposta tardiva alla crescente domanda posta dall'emergenza della "nuova cronicità", per l'altro segnala fortemente un'esigenza di rilancio e rinnovamento della psichiatria di comunità italiana, nel solco aperto dalla riforma. La più importante ed immediata evidenza è l'allargamento dell'orizzonte spazio-temporale della relazione con il paziente psicotico: il Centro Diurno si propone come luogo privilegiato di osservazione, di ricerca e di trattamento delle psicosi gravi, con l'obiettivo di contenere e ridurre la patologia e la disabilità, di offrire al paziente e alla sua famiglia percorsi evolutivi contrapposti alla cronicità e all'emarginazione.
Ma questa ricchezza di prospettive, sostenuta prevalentemente dalla spinta motivazione degli operatori, è già attraversata da alcune questioni che sembrano ruotare intorno al problema della dimensione temporale dell'intervento riabilitativo: l'utenza dei Centri Diurni è rappresentata generalmente da quei pazienti che hanno manifestato e manifestano la tendenza ad intrattenere con i servizi una relazione "interminabile".
Da questo punto di vista, la futura evoluzione dei Centri Diurni e la possibilità di conservare ed arricchire la vitalità che li ha finora caratterizzati, sembrano strettamente correlate a quanto il sistema di salute mentale di comunità nel suo complesso saprà incidere su quei processi (intrapsichici, microsociali e macrosociali) che contribuiscono a sostenere ed alimentare la cronizzazione psicotica.
Questo volume offre, nella prima parte, dei contributi originali che affrontano il tema della dimensione temporale dell'intervento terapeutico-riabilitativo nei Centri Diurni da differenti angolature. Nella seconda vengono presentate sinteticamente le esperienze di 41 Centri coinvolti in diversa misura in un progetto di coordinamento e valutazione degli interventi.
Antonio Maone, psichiatra, dirige l'Unità Operativa LT4 del Dipartimento di Salute Mentale dell'ASL Latina. È socio fondatore del Coordinamento Nazionale Centri Diurni.
Giuseppe Ducci, psichiatra, ha diretto il Centro Diurno di Primavalle (ASL Roma E); attualmente è responsabile del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dell'Ospedale S. Filippo Neri, Roma.