L'intento del volume è quello di illustrare come i non vedenti si rappresentino l'ambiente circostante ed organizzino la loro vita quotidiana anche non disponendo di informazioni visive.
Dai contributi dei vari autori emerge che il cieco, pur non vedendo il mondo, è comunque in grado di immaginarlo, attivando processi mentali diversi da quelli del vedente.
Il volume chiarisce preliminarmente che cosa s'intenda per cecità e approfondisce quindi le caratteristiche dei processi psicologici che si sviluppano e sono attivi in assenza di informazioni visive. Vengono così rivisitati dagli autori, attraverso resoconti di letteratura specialistica e indagini sperimentali originali, i temi classici della psicologia generale: dai processi cognitivi a quelli affettivi e alle problematiche dell'adattamento, per valutare il loro modo di strutturarsi e di funzionare nei non vedenti. In alcuni casi sono evidenziate specificità, altre volte sfatati stereotipi e credenze comuni.
Si tratta perciò di un'opera nuova, nel suo genere, che può essere utile sia allo psicologo mosso da un interesse prevalentemente teorico sia all'operatore a contatto con i problemi complessi dell'integrazione, sia infine a chiunque voglia saperne di più sui non vedenti.
Dario Galati, è ricercatore presso l'Istituto di Psicologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Milano. E' autore di numerose pubblicazioni sulla psicologia delle emozioni e sui processi cognitivi ed ha sviluppato un filone di ricerca sulle problematiche dell'integrazione sociale dei portatori di handicap.