Il sistema della ricerca pubblica italiana è sotto accusa: inefficienza, burocratizzazione, appiattimento delle carriere, scarsa produttività, demotivazione dei ricercatori, programmazione assente o eccessiva. Mentre il sistema sta tentando di avviare un processo di modernizzazione istituzionale che consenta al paese di affrontare le sfide dei prossimi anni, questa inchiesta (condotta sui ricercatori dei 4 grandi enti di ricerca italiani: Cnr, Enea, Infn, Iss) offre il contributo di analisi e proposte della sociologia della scienza. Ne emerge un quadro complesso, per molti versi contraddittorio ed inatteso, che pone in luce problemi e processi della ricerca italiana: la collettivizzazione della scienza e la sua collocazione nel contesto internazionale; le esigenze degli scienziati e i contrasti con gli apparati organizzativi e amministrativi; la qualità e la produttività del lavoro scientifico la formazione degli interessi scientifici e i valori dei ricercatori.
Leonardo Cannavò è professore associato di Sociologia della conoscenza nel Dipartimento di sociologia dell'Università di Roma "La Sapienza", e direttore della Scuola speciale di servizio sociale Cepas della stessa università. Membro del direttivo dell'European Association for the Study of Science and Technology, si occupa prevalentemente di sociologia della scienza e politiche della ricerca. Fra gli altri lavori del settore, ha scritto i volumi Sociologie della conoscenza scentifica (Europa, 1984) e Sociologia della scienza e politiche della ricerca (Angeli, 1987; con G. Statera, a cura di).