Il recente progetto di riforma della scuola italiana costituisce una risposta all'esigenza di profondo rinnovamento dell'intero sistema di istruzione, di fronte alle rapide e incessanti trasformazioni che investono tutti i settori della società. Le possibilità di successo sono legate soprattutto al sostegno all'innovazione che sapranno dare sia il mondo della scuola, sia le istituzioni. Queste ultime, avviando progetti sui nuovi curricoli e sulle metodologie innovative, e demandando ai docenti la decisione su quali aree intervenire, e attraverso quali modelli e fondamenti teorici.
È sullo sfondo di tali considerazioni che va letto questo volume sul progetto Palmira, progetto animato da originalità di intenti per l'intreccio di sfide intellettuali e formative e per la carica propulsiva al miglioramento e allo sviluppo della professionalità degli insegnanti. Palmira ha coinvolto 250 scuole e centinaia di docenti, un lievito importante per la promozione della scuola.
La forza del progetto risiede in alcuni aspetti fondanti: la cooperazione tra differenti soggetti (Irre - Scuole autonome - Università); l'attivazione di reti di scuole come soluzione alla autoreferenzialità e alla competizione sfrenata tra le istituzioni; l'articolazione di gruppi di ricerca-azione a più livelli - gruppo Irre, gruppi territoriali (reti), gruppi scuola (di progetto, commissioni); le azioni di tutoring e di counseling, garantiti dall'équipe di progetto; l'uso delle reti telematiche per la formazione e l'autoformazione a distanza-.
Questi aspetti definiscono un nuovo modello di sviluppo, coerente con i principi dell'autonomia scolastica: una metodologia in cui i fondamenti teorici e i modelli operativi si corroborano a vicenda. Le quattro aree di ricerca - la valutazione dei processi di apprendimento, la modularità, il cooperative learning , la didattica per mappe disciplinari e per macroaree - sono trasversali ai percorsi curricolari e definiscono il profilo delle competenze di tutti i docenti, dalla scuola per l'infanzia all'Università.
In questo libro c'è la scuola che pensa e che fa ricerca. C'è anche la scuola del disagio, che non si annichilisce, che progetta, che vuole migliorare e lavorare con serenità e dignità.
Il volume è espressione del rigore scientifico e formativo della ricerca in atto: con l'analisi dei modelli d'azione e con la proposta dei fondamenti in continua rivisitazione ermeneutica, rappresenta un contributo significativo e necessario sia per i soggetti che si interessano di ricerca educativa nella scuola, sia per gli stessi insegnanti che intendono progettare una scuola migliore.
Mariella Mozzetti , laureata in Filosofia, abilitata all'insegnamento nei Licei pedagogici, dal '96 è ricercatrice presso l'Irrsae (Irre) del Lazio. Cura, in qualità di responsabile, progetti di ricerca educativa e formazione collegati ai processi di autonomia scolastica, in rapporto con Università, Enti locali e altri istituti. Oltre a numerosi articoli, ha pubblicato Bambini, bambine e qualità della vita nella scuola dell'infanzia (Roma, 1999); La nuova scuola dell'infanzia. Riforme, percorsi, oggetti, Europa (Roma, 2000); Scuola, infanzia, autonomia (Milano, 2000).