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Fabio Lucidi

Una malattia chiamata “salute”

PSICOLOGIA DELLA SALUTE

Fascicolo: 2 / 2024

Gli organismi internazionali riconoscono che l’attenzione della psicologia della salute va rivolta sui fattori biopsicosociali capaci di influenzare la messa in atto di comportamenti salutogenetici. Conoscere e agire su questi fattori permetterebbe di salvare un numero considerevo-le di vite umane, se è vero che gli stili di vita costituiscono il principale fattore di protezione o, in prospettiva inversa, di rischio modificabile rispetto alla costruzione del proprio benessere e all’insorgenza delle patologie croniche, oggi al primo posto fra le malattie come impatto su mortalità e spesa sanitaria. Queste prassi professionali, tipiche della professione di psicologo e non ancorate alla psicoterapia, nel contesto italiano vengono spesso trascurate quando non esplicitamente neglette. Il risultato appare come una perdita di identità della psicologia della salute e di opportunità per la professione di psicologo. Le attese per la diffusione di uno psicologo di base chiamato a svolgere tali attività nell’ambito dell’assistenza sanitaria primaria ri-schiano di essere frustrate laddove la lente sulla base della quale selezionare queste figure sia quella della formazione nella cura della psicopatologia. Andare in questa direzione vorrebbe dire rinunciare ancora una volta a focalizzare l’attenzione sulla salute che non solo non è assenza di malattia, ma nemmeno va affrontata come la malattia.

Fabio Lucidi

Dal modello bio-psico-sociale all’approccio alla salute globale

PSICOLOGIA DELLA SALUTE

Fascicolo: 3 / 2021

Molti anni dopo la proposta di un modello bio-psico-sociale, si parla oggi di Salute Globa-le come diritto umano fondamentale, nel quale salute e malattia sono considerate risultati di processi non solo biologici ma anche economici, sociali, politici, culturali e ambientali, tra-scendendo e superando le prospettive nazionali, così come gli interessi e le possibilità delle singole discipline. Adottando una prospettiva transdisciplinare in un’ottica transnazionale, parlare di Salute Globale vuol dire mettere in primo piano le disuguaglianze che sono presenti in termini di speranza e di qualità di vita, malattie e disabilità così come risorse e opportunità di salute sia all’interno dei Paesi, sia tra di essi, attraverso la ricerca, la formazione e l’intervento in materia di assistenza, prevenzione della malattia e promozione della salute. La Psicologia della Salute ha l’opportunità di contribuire a questo processo portando in esso conoscenze, competenze, prospettive pronte a fondersi in un approccio che mette al centro la soluzione dei problemi e non le discipline che ad essa contribuiscono.

Fabio Lucidi

L’attività sportiva tra promozione della salute e diritti di cittadinanza

RICERCHE DI PSICOLOGIA

Fascicolo: 1 / 2015

Molti dati testimoniano i benefici che l’attività fisica regolare ha sulla salute e sul benessere psicologico. Visto il costo per i sistemi sanitari pubblici di uno stile di vita sedentario, la necessità di promuovere un invecchiamento fisicamente attivo e di sviluppare interventi che promuovano stili di vita attivi è riconosciuta da tanti interlocutori sul versante scientifico, quanto su quello politico e socio-sanitario. A fronte dell’accresciuta sensibilità nei confronti della importanza dell’attività motoria e dello sport, il dato evidente è che, in Italia, il tasso di sedentarietà è in aumento. La sfida per la Psicologia non è più quella di testimoniare gli effetti dello sport e dell’esercizio fisico sulla salute, ma quella di contribuire a identificare quali siano le strategie più opportune per facilitare l’adozione di stili di vita fisicamente attivi e disegnare programmi di intervento coerenti con esse. L’articolo descrive alcuni esempi di tali programmi

I giocatori problematici non sempre riconoscono la situazione critica in cui versano. Inoltre, vergogna e timore dello stigma si rivelano spesso ostacoli insormontabili che impediscono di intraprendere un trattamento formale. Ciò spiega la nascita di nuove tipologie di aiuto professionale attraverso l’utilizzo del telefono e delle tecnologie informatiche (es. helpline professionali, counselling online, siti web dedicati). Nel presente lavoro sono stati analizzati i record relativi ai soggetti che hanno iniziato un trattamento mediante la piattaforma online Giocaresponsabile.it, che offre una terapia online basata sul modello cognitivo-comportamentale (Internet-delivered cognitive behavior therapy, ICBT). Dall’esame dei profili socio-economici e dei comportamenti di gioco sia di chi ha concluso la terapia sia di coloro i quali la hanno interrotta prematuramente, emerge che determinate caratteristiche dei pazienti possono avere un peso significativo sugli esiti trattamentali. Ciò suggerisce di raffinare l’analisi sull’impatto di tali fattori in modo da ‘cucire’ con maggior precisione la terapia sulle specifiche esigenze dei pazienti. 

Fabio Lucchini, Luca Bastiani, Elisa Benedetti, Maurizio Fea, Felice Nava, Sabrina Molinaro

What predicts outcome of an Internet-delivered therapy? The role of socio-economic status and gambling behavior

MISSION

Fascicolo: 50 / 2018

This study analyzed the outcome predictors of an Internet-delivered cognitive behavior therapy (ICBT) for problem gambling, examining users’ socio-economic profile and gambling behavior. Being males and employed, the fact of playing and to have gambling problems for less than a year, preference for non strategy-based games, and high frequency of playing were found to be predictors of therapy dropout. The findings from this study, though preliminary, suggest that certain patients’ socio-economic characteristics and gambling behavior may have a bearing on the success or failure of an ICBT and that there is a need to adapt the therapy for those individuals at risk. In fact, detect at an early stage of the therapeutic relationship those patients with a greater propensity to dropout may allow the implementation of appropriate and customized approaches to reduce the difficulties to follow and complete a therapy.

Fabio Lucchini

Stratificazione sociale e gioco d’azzardo. Una rassegna ragionata

SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI

Fascicolo: 1 / 2017

The recent regulation of legal gaming in Italy and the growing opportunities to gamble have determined widespread awareness about problem gambling severity. Thus, the issue is on the top of the national political agenda since gambling harmful effects, far from affecting only individual, entail negative consequences for society. Therefore, evidence emerging in the literature invite to develop studies testing the hypothesis that excessive gambling behavior is more common among the population groups with low socioeconomic status, updating theoretical approaches of social stratification of gambling. It could guide prospective studies that may generate reliable estimates of the incidence of problems, determine temporal sequence and changes in gambling and problem gambling, and identify risk and protective factors. Such estimates are likely to have evidence based operational impacts, since theoretically driven and scientifically correct analysis may help policymakers in enhancing selective measures of prevention and adjusting the existing help services for gamblers.

Il Progetto Staveco è un’esperienza collettiva guidata dall’Università di Bologna, finalizzata a rinnovare il patto sociale e culturale con la città. Il relativo programma si ispira alla necessità di avviare processi progettuali alternativi, capaci di porre in risonanza l’università e la professione, il mondo della scienza e il mondo della prassi. L’occasione è data dalla riconversione di un ex comparto militare a campus universitario. Rispetto alla struttura urbana di Bologna, tale comparto evidenzia il proprio ruolo di ‘cerniera’ tra il nucleo storico a nord e il paesaggio collinare a sud. Altresì appare come una piccola ‘città nella città’, anch’essa fatta di vie e piazze, di vuoti e pieni, di monumenti e case: proprio come fosse un castrum romano o un inedito Palazzo di Diocleziano che reclama di essere portato alla luce. Di essere, cioè, riconsegnato alla vita urbana

Fabio Levi

L’incontro con Primo Levi

PASSATO E PRESENTE

Fascicolo: 89 / 2013

Between biography and philology: Gramsci’s Italian renaissance gathers the contributions of three Italian scholars focussing on the outburst of renewed interest about the author of Prison Notebooks which has recently taken place in Italy. Though important studies continued to appear in Italy all over the ’90s, shedding new light on Gramsci’s correspondence and writings, his importance seemed sometimes more relevant outside Italy, and particularly in the field of subaltern and cultural studies. Since the end of the last decade, however, the first volumes of the national edition of Gramsci’s writings has fostered a series of high level scholarly works, while the endless question of Gramsci’s relationship with Togliatti and the Italian Communist Party has occupied the stage again. Generally speaking, new and less "ideological" approaches to Gramsci’s thought seem now to prevail, while the way his extraordinary "fortune" was built in the early life of the Italian Republic still looks the most shrewd cultural and political operation performed by Togliatti.

Fabio Lepratto, Paolo Mazzoleni

Il disegno urbano nella trasformazione della città europea contemporanea

TERRITORIO

Fascicolo: 87 / 2018

Lo studio qui presentato tratta il ruolo del disegno urbano attraverso il tentativo di individuare la natura delle più recenti trasformazioni delle città europee: gli autori espongono la metodologia adottata e i primi risultati emersi nell’analisi comparata dei casi studio, in corso all’interno del gruppo di lavoro cura-du_it. Dall’analisi sono emerse in prima battuta tematiche ricorrenti eccentriche rispetto allo specifico disciplinare del disegno urbano. Attraverso alcune dicotomie individuate nella letteratura e nella prassi, gli autori hanno approfondito i casi in oggetto in cerca di una maggiore specificità del contributo della disciplina. Gli autori anticipano, in conclusione, l’individuazione di alcune tendenze per poi formulare l’ipotesi di una metodologia che riporti gli aspetti spaziali, insediativi, morfologici e paesaggistici al centro del progetto urbano.

Fabio Lavista

Il portello e la storia d’impresa a venticinque anni dalla sua pubblicazione

SOCIETÀ E STORIA

Fascicolo: 147 / 2015

L’articolo si interroga sull’attualità della lezione di Duccio Bigazzi nel presente contesto della storia economica e della storia d’impresa. Tenendo in considerazione le trasformazioni intercorse in queste discipline nel corso degli ultimi decenni, il saggio cerca di capire come l’attenzione per la complessità dei fatti storici, che ha caratterizzato tutta l’opera di Bigazzi, possa venire recuperata e integrata entro saperi disciplinari che sembrano talvolta aver fatto di una semplificante modellizzazione il loro metodo privilegiato.