RISULTATI RICERCA

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Claudia Caprari , Laura Trucchia

I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza alla prova durante la pandemia

PRISMA Economia - Società - Lavoro

Fascicolo: 1-2 / 2022

A tre anni di distanza dall’inizio della pandemia di Covid-19 è possibile fare il punto su alcuni elementi emersi dalla situazione globale, soffermandosi sulle pe-culiarità italiane: l’analisi restituisce un quadro multidimensionale di criticità in cui si sommano profili relativi in particolare a povertà, salute, scuola e servizi educativi, disabilità, tecnologie digitali, violenza in ognuno dei quali i diritti dei minori risultano compressi o violati. Eppure, dal punto di vista normativo, l’attenzione ai diritti dei minori è ormai alta ed è presente a più livelli, da quello internazionale, a quello europeo fino ad arrivare alla legislazione statale. Ma qual è il livello di garanzia che in concreto è stato riconosciuto in Italia ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia e in quale misura la pandemia ha avuto e continua ad avere anche oggi un ruolo in questo ambito?

Claudia Capannelli, Chiara Scivoletto

Il lavoro di pubblica utilità nelle università. Una best practice

WELFARE E ERGONOMIA

Fascicolo: 2 / 2024

Tramite una convenzione-quadro tra il Ministero della Giustizia e la Conferenza dei Rettori delle Università italiane (CRUI), siglata nel 2016, gli atenei italiani possono divenire sedi di lavoro di pubblica utilità (LPU). L’articolo riporta i dati emersi da uno studio di caso condotto in un ateneo del nord Italia che, realizzando una best practice, ha dato attuazione alla convenzione suddetta. La ricerca, di tipo qualitativo, ha utilizzato lo strumento dell’intervista semi-strutturata con l’obiettivo di rilevare le opinioni e le aspettative dei lavoratori di pubblica utilità, quelle dei referenti accademici e quelle dei professionisti del servizio sociale di riferimento. Gli esiti della ricerca confermano l’esigenza di decostruire il ‘senso comune penale’ che grava sia sullo stereotipo del criminale sia sulla percezione dell’efficacia delle misure di probation facendo emergere viceversa il valore de-stigmatizzante e le potenzialità della messa alla prova in termini comunitari. Long abstract

Claudia Cantabene, Leopoldo Nascia

The race for R&D subsidies: evaluating the effectiveness of tax credits in Italy

ECONOMIA E POLITICA INDUSTRIALE

Fascicolo: 3 / 2014

In Italy, between 2007 and 2009, the public support to innovation was focused on tax credit for business R&D. However, one year after its introduction, the Italian government limited the diffusion of such benefit by setting an upper threshold to potentially forgone tax revenue and introducing an electronic selection procedure which made the access to tax credit by firms a random process. This gave us the chance of evaluating the economic impact of this subsidy by designing a quasi-experiment. Exploiting original evidence from administrative and statistical sources, it is possible to argue that the Italian tax credit 2007-2009 had been successful in stimulating private R&D expenditure and that a R&D cost elasticity of around 1.6 could be estimated.

Claudia Cacia, Giuliana Saccà

L’empowerment d’impresa attraverso il fattore EASY-INN. il caso DUPI ITALIA s.r.l.

ESPERIENZE D'IMPRESA

Fascicolo: 2 / 2013

La creazione di nuovi modelli di business sembra configurarsi quale principale effetto di una crisi che a livello globale ha destrutturato le tradizionali economie basate sul processo di industrializzazione, esigendo il confronto delle imprese su mercati maggiormente competitivi. A fronte dei mutati scenari socio-economici e politici contraddistinti da un lato, dalla destabilizzazione spazio-temporale e dall’altro, da un sempre più pervasiva information e communication technology, le imprese cambiano fisionomia e per farlo necessitano sempre più sovente di cogliere l’innovazione, oltre le classiche accezioni di prodotto e di processo. Lo studio proposto quindi tenta di indagare l’innovazione in quanto processo cognitivo di ricostruzione delle logiche think-act legate al ripensamento delle principali modalità con cui le imprese ridefiniscono i mercati, in termini di problem solving, organizzazione, leadership e comunicazione, quattro abilità trasversali che orientano i complessi processi di decision making che sottendono al fare impresa. In questa prospettiva , si propone il fattore easy-inn, catalizzatore dell’empowerment dell’impresa innovativa, inteso quale sintesi tra innovazione e semplicità; un binomio irrinunciabile per frenare la corsa alla complicazione che ostacola l’ottenimento di risultati performanti da parte dell’impresa, scoraggiando soglie ragguardevoli di efficienza ed efficacia, e rallentando il conseguimento dell’eccellenza nei settori di riferimento. Lo studio seguito da un case study consente di agevolare la riflessione circa la necessità e l’urgenza di creare nuovi modelli di business che favoriscano l’agire di impresa nella sua duplice ottica di competitività e consonanza nel più ampio sistema individui-imprese-territori.

Claudia Burlando, Enrico Ivaldi, Alfonso Camporeale

Un indicatore di qualità percepita per il trasporto pubblico urbano: analisi delle macro-aree italiane

ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO

Fascicolo: 2 / 2016

Il modello attuale di mobilità urbana risulta in Italia fortemente squilibrato a vantaggio del trasporto individuale. Tale situazione presenta criticità crescenti sia dal punto di vista dei costi privati sia dal punto di vista dei costi esterni in entrambi i casi maggiori con il trasporto individuale che con il trasporto collettivo. In questo sistema basato su una errata percezione dei costi privati e su una forte indifferenza ai costi esterni è necessario che il Trasporto Pubblico Locale (TPL) torni ad essere la base del muoversi in città e che su solide fondamenta di mobilità collettiva si inseriscano poi la mobilità privata e i più recenti esempi di mobilità innovativa (car sharing, taxi collettivi, servizi a chiamata, etc.). Tale percorso di restituzione delle luci della ribalta al TPL non può prescindere da aspetti di qualità di cui il servizio pubblico deve essere dotato. Se l’utilizzo del Trasporto Pubblico Locale non necessita di definizioni né presenta particolari criticità nella misurazione, la qualità del servizio è, invece, una grandezza soggettiva e composita, la cui definizione non è univoca e dalla misurazione complessa. In questo lavoro si prenderanno in considerazione sia gli aspetti oggettivi sia soggettivi del servizio, indagandoli, però, attraverso le percezioni degli utenti (approccio customer based), ritenendo che la valutazione della qualità del servizio attraverso gli occhi dell’utenza sia essenziale per l’implementazione di qualsiasi strategia tesa ad incrementare (o consolidare) l’utilizzo del TPL. Elaborando le informazioni quantitative fornite dai risultati dell’indagine Multiscopo Istat 2013 "Aspetti della vita quotidiana", si procederà ad elaborare un indicatore di utilizzo del trasporto pubblico urbano, ottenuto per aggregazione delle informazioni restituite dal livello di soddisfazione degli utenti in merito ai diversi aspetti del servizio. I risultati dell’indagine mettono in luce le ragioni dello scarso successo del TPL in Italia, analizzando da un lato l’erroneità di alcune consolidate credenze circa l’utilizzo ed il non utilizzo dei mezzi pubblici, e dall’altro suggerendo più efficaci spunti di intervento alle società di TPL e alle Amministrazioni Pubbliche di riferimento, grazie alla scomposizione di un astratto ed onnicomprensivo concetto di qualità nelle sue singole costituenti più precisamente delimitate.

Muovendo dalle peculiarità di quelle particolari formazioni sociali costituite dalle confessioni religiose, l’articolo mira ad indagare come al loro interno sia affrontato il tema del rapporto fra tutela delle libertà individuali e salvaguardia dell’autonomia confessionale, anche alla luce delle nuove esigenze della società multiculturale. Queste ultime, infatti, imponendo all’ordinamento di considerare nuovi possibili profili di lesione dei diritti inviolabili dell’uomo all’interno dei gruppi religiosi, rinnovano il dibattito intorno all’opportunità dell’esistenza dei diritti collettivi in capo alle realtà confessionali, nonostante la funzionalità di tale categoria di diritti all’inveramento dell’obiettivo costituzionale dello sviluppo della personalità individuale.

Claudia Bianca Ceffa

L'aspetto del velo

L’esibizione del copricapo islamico in Europa fra convivenza multiculturale e Stato costituzionale

Discorrere dell’aspetto del velo nella società contemporanea implica un’attenzione alle complesse questioni giuridiche dischiuse dai crescenti divieti al suo utilizzo in pubblico, sorti in molti ordinamenti europei negli ultimi anni. Tali restrizioni, fondate su una presupposta incompatibilità del velo islamico, talvolta con i dettami del vivere in comune, talaltra con il principio di laicità, pongono sfide importanti agli obiettivi di convivenza multiculturale e alla coerenza dell’identità costituzionale dello Stato di diritto europeo.

cod. 1590.38

Claudia Belli

Etica e lavoro: pensieri in libertà

SOCIOLOGIA DEL LAVORO

Fascicolo: 106-107 / 2007

Selling, banking and finance, Chinese competition. On ne prête qu’aux riches? Competition, but till when? Frankly opinions of a protagonist in the export finance.

Claudia Bazzani, Daniele Asioli, Maurizio Canavari, Elisabetta Gozzoli

Consumer perceptions and attitudes towards Farmers' Markets: the case of a Slow Food "Earth Market"®

ECONOMIA AGRO-ALIMENTARE

Fascicolo: 3 / 2016

This research aims to investigate attitudes, motivations and purchasing behaviour and identify consumer segments among Earth Market`s shoppers. The Earth Markets® are a particular type of Farmers' Markets which are organized and promoted by Slow Food® association. Thus, in the Earth Markets® the criteria of the Slow Food philosophy may play an important role to define the profile of Earth Market’s® shoppers. We conducted a survey on a sample of 185 consumers who buy food products at the Earth Market of Bologna in Italy during fall 2011. Data were analyzed using descriptive, bivariate and multivariate statistics. Results show that consumers perceive food products of the Earth Market® as tasty, high quality, fresh, local, seasonal and safe. Social and environmental aspects are the main factors that drive consumers to buy at the Earth Market. Three consumer segments were identified, described and discussed. Suggestions and recommendations for farmers, Slow Food® association and policy makers are provided.

Claudia Bazzani, Maurizio Canavari

Alternative Agri-Food Networks and Short Food Supply Chains: a review of the literature

ECONOMIA AGRO-ALIMENTARE

Fascicolo: 2 / 2013

This paper is a literature review that focuses on the development of AlternativeAgri-Food Networks (aafns) and, in particular, on the development of Short FoodSupply Chains (sfscs). In the first part of the article we give a description of the social-cultural and environmental aspects which define aafns. aafns are generallythought of as a "turn" from industrialized and standardized systems to the "domestic" world, where quality is interpreted in terms of food localization, proximity relations,trust, tradition and place, and as a new form of rural development and an instrumentto revitalize rural areas. We verified that mainly two factors mostly influencethe characterization of the alternative food streams: embeddedness and food localization.The concept of embeddedness integrates social, environmental and health issues,while re-localization defines the tendency to build networks based on productionand consumption of local food and the development of a "local culture", basedon the valuation of food origin, community traditions and food habits. The secondpart of the paper is focused on the description of sfscs, as Farmers’ Markets or CommunitySupported Agriculture, which aim at reducing the number of transactionsalong the food supply chain and the distance between the production and consumptionof food products. The development of sfscs may help to provide various benefitssupport of the local economy, the strengthening of relations between consumersand their food traditions, the supply of fresher food products in comparison to conventionalfood networks, the re-valuation of the small-scale farmer’s role in the foodsystems, the use of sustainable production methods and the reduction of co2 emissions.This supposition has been contradicted by several recent pieces of research,and we have pointed out further criticisms of sfscs, such as the costs farmers have tobear when selling directly to the public. The article ends by setting out our considerationsregarding the development of aafns and sfscs and offers some suggestions,for starting points for future research.