La ricerca ha estratto dal catalogo 104701 titoli
female genital mutilation comprises all procedures involving partial or total removal of the external female genitalia for cultural, religious or other non therapeutic reasons. Following immigrational processes, this phenomenon, at first confined to geographical areas economically poor, is striking western countries; for this reason recently many scientific studies in the fields of medicine, anthropology and psychology have investigated aspects related to the practice of female genital mutilation. The authors’ purpose is to provide a scientific literature review about prevalence, reasons and health consequences of female genital mutilation. Key words: female genital mutilation, prevalence, psychosexual impact, health.
Comorbidità psicopatologica e qualità della vita in pazienti affetti da distonia neurologica - Psychopathological comorbidity and quality of life in dystonic patients The authors’purpose is to provide a scientific literature review about psychological aspects related to dystonia. Furthermore the authors’aim is to identify the main specific and non specific psychometric instruments mostly used to investigate quality of life in dystonia. The attention for this aspects arise from the results of recent studies that recognize in the social and psychological variables the factors that could accelerate the onset and increase the dystonic symptomatology in terms both of frequency and intensity. In the same breath, the empirical evidences concerning some changeableness in the efficacy of the main symptomatic therapies are guiding the researchers’ interest to the study of stressful live events that could aid to determine different outcomes of the treatments. Key words: dystonia, quality of life.
L’autore, attraverso una personale rilettura autobiografica, si propone di dar voce ai possibili vissuti che un figlio genitorializzato può sperimentare lungo il suo percorso evolutivo, in particolare all’interno di nuclei familiari monogenitoriali, durante il delicato e difficoltoso processo di individuazione. La forza della lealtà familiare, attraverso quei fili tanto invisibili quanto potenti, può far vivere il proprio bisogno di differenziazione come un forte tradimento verso la famiglia, accompagnandosi a un vissuto di colpa schiacciante, che talvolta ne im-pedisce l’individuazione. La scoperta della reciprocità, aiuta a ridimensionare i vissuti di ri-sentimento, colpa e iper-responsabilizzazione, favorendo il passaggio dal desiderio di "fuga" alla leggerezza del "volo". Perché è veramen-te libero, solo colui che vola nella certezza di avere una propria base sicura.
I Rom, Sinti e Caminanti sono ancora oggi il gruppo sociale maggiormente marginalizzato, quindi diventa significativo attraverso loro riflettere su una delle questioni centrali della nostra epoca contemporanea: la scolarizzazione. L’obiettivo della ricerca è osservare quali miglioramenti sono avvenuti a se-guito di un intervento integrato di politiche socio-educative contro la disper-sione. Questa indagine non è stata incentrata sulla ricerca delle differenze identitarie dei bimbi RSC, ma su quegli elementi e processi di cambiamento a livello integrato che, nonostante la diversità e nella diversità, rendendo la co-munità, la scuola e le famiglie RSC protagonisti del cambiamento attraverso degli interventi integrati, e che possono diventare utili per contrastare la di-spersione scolastica. Per far ciò, la ricerca si è concentrata su un gruppo di Rom di Messina coinvolto in un progetto di politica socio-educativa basato su un approccio integrato, denominato “L’inclusione e integrazione dei bambini Rom, Sinti e Caminanti”, promosso dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e svolto in collaborazione con il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca. Per analizzare ciò ci siamo chiesti: cosa poteva accadere a quegli studenti RSC se il progetto non fosse stato avviato? A tal fi-ne è stata condotta una ricerca controfattuale che, attraverso l’uso di strumenti qualitativi (interviste a testimoni privilegiati, ai docenti e alle famiglie Rom) e quantitativi (alle famiglie e agli studenti), ha permesso la valutazione della va-riazione degli outcome oggettivi. Inoltre, è stato preso in esame un campione di controllo, assimilabile in termini statistici, cioè che presentassero caratteristi-che medie paragonabili e bilanciate, e che non fossero coinvolti nel progetto analizzato. Per avere indicazioni sull’efficacia del progetto sin dal breve pe-riodo siamo andati alla ricerca di esiti osservabili nell’immediato: puntualità alle lezioni; giorni di assenza; interesse dei genitori per l’apprendimento dei figli; voti in matematica/italiano. Quello che è emerso dalla ricerca, rispetto agli indicatori osservati, è che l’intervento integrato ha prodotto una variazio-ne nella direzione attesa, di notevole entità e statisticamente significativa. Se guardiamo al gruppo di controllo notiamo come vi sia una tendenza generaliz-zata al peggioramento nel tempo per gli indicatori d’interesse. Per il gruppo dei trattati, l’intervento integrato ha arrestato o addirittura invertito questa ten-denza provocando il notevole miglioramento in termini relativi.
I Rom, Sinti e Caminati più di ogni altro gruppo che si trovi ai margini della società possono far riflettere sulla questione dell’integrazione. Ma che ruolo gioca in questo processo la cultura Rom? E di quale cultura stiamo parlando? Nel tentativo di cogliere il loro "cambiamento culturale" si è cercato di decostruire quella rigida immagine identitaria che è stata loro cucita addosso. Sono state fatte 30 interviste in profondità ai Rom di un gruppo di Messina coinvolto in un progetto di integrazione socio-abitativa promosso nel 2011 dal Comune e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ho integrato la raccolta delle interviste con l’osservazione partecipante, raccogliendo così dati sul contesto fisico, le abitazioni, il quartiere e lo spazio relazionale dei membri del gruppo Rom. L’obiettivo della ricerca è stato quello di comprendere come i soggetti coinvolti percepiscono la propria cultura e a quali valori attribuiscono maggior importanza. Il risultato che è emerso è l’esistenza di nuovi interstizi nei quali si colloca quel movimento, quel cambiamento culturale in grado di generare integrazione.
Il diritto alla salute fa parte dei diritti universalmente riconosciuti e garantiti ad ogni individuo, indipendentemente dal possedimento o meno dello status di cittadino. Avere accesso alle cure quando è necessario è un modo per gli stranieri di far valere questo diritto e di mantenere il loro stato di salute. Dagli ultimi dati Istat e del Ministero della Salute risulta che la popolazione straniera cinese si caratterizza per un tasso di ospedalizzazione significativamente più basso rispetto ad altre comunità di stranieri. Questa ricerca si concentra sull’analisi della modalità di accesso ai servizi sanitari da parte della popolazione cinese di Messina. Le caratteristiche della comunità di indagine, hanno portato a privilegiare strumenti di analisi di tipo quantitativo. Sono stati somministrati 130 questionari a risposta chiusa. I primi risultati che emergono dalla ricerca sono: l’orientamento diffuso tra i cinesi di fare un uso differenziato della medicina tradizionale e di quella occidentale; il diffidare dei servizi sanitari locali perché costretti ad affrontare diversi ostacoli linguistici e logistici.
Nell’ultimo decennio, l’aumento delle modalità di contatto tra due entità, servizi psichiatrici e familiari, indispensabili entrambe per sostene- re il percorso di riabilitazione individuale del soggetto, ha modificato le richieste e conseguentemente le aspettative, ma ha anche fatto emergere nuove difficoltà e conflitti. Può il moltiplicarsi delle occasioni di contatto, tra operatori e familiari, favorire il sorgere di atteggiamenti di colpevolizzazione da parte degli operatori stessi nei confronti della famiglia, sulla base dell’influenza di quegli orientamenti teorici sistemico-relazionali dell’inizio del XX secolo che riconoscevano nei familiari il loro essere concausa della sofferenza del proprio caro? E come incide tutto ciò sulla collaborazione? Questa ricerca è stata condotta presso alcune strutture pubbliche di Roma. La caratteristica del contesto relazionale ha portato a privilegiare come strumenti di analisi le interviste qualitative. Sono state raccolte ventisei interviste.
This study aims to analyze sustainability governance mechanisms and understand which roles and responsibilities fall under a governance system, as well as the pro-cesses of integrating sustainability into management control systems. Qualitative research focused on the case study analysis of SIT. Interviews were conducted with key figures within the firm regarding roles and responsibilities in sustainability issues to address the peculiarities related to sustainability governance design and implementation and to delve into the role of sustainability management control systems. Several documents were also analyzed: sustainability reports, sustainabil-ity plans, corporate monographs, and questionnaires related to participation in sustainability ratings and awards. Based on a review of the literature on corporate governance and the integration of corporate sustainability into it, including the analysis of previous studies on sus-tainability management control systems, this study found that good sustainability governance and a coherent sustainability management control system play a key role. They provide support in decision-making, enable the implementation of stra-tegic objectives consistent with sustainability targets, identify actions and best practices for effective improvement in sustainability performance, and enable the firm to pursue sustainable success. From a practical point of view, this case study represents a good example of how sustainability can permeate all business pro-cesses, thus providing opportunities for growth and continuous improvement.
Universities all over the world are experiencing a great push towards managerialism; this process is the result of the application of New Public Management principles and practices, but also the request of national law and regulation: modern universities are expected to manage institutional activities in the light of effectiveness, quality and efficiency. The debate on the appropriateness of management tools for universities is placed in this context and is described in the literature with reference to the typical components of management control systems: information and accounting system, organizational structure and control process. The article presents the results of an empirical research on management control systems in Italian universities; the analysis of collected data demonstrates a low dissemination and development of management control tools; in particular it shows that a high percentage of universities is presently implementing only two tools together, and these tools are predominantly generic, while the use of those considered more advanced (e.g. variance analysis and dashboards) is very low. These evidences suggest that the successful introduction of management control systems could not abstract from an adequate development of corporate culture.
La misura delle differenze etniche nella salute - During the last ten years the number of immigrants has rapidly risen in Italy, reaching almost the 6% of the total population. Immigrants come from more than 190 different countries and their health is a crucial capital to enter the labour market, where they play an important role, even if the achievement of social integration is still a challenge. As the monitoring of immigrants health status is an important mean to plan the actions to tackle health inequalities and to improve their health conditions, it is necessary that the National Health System develops a common methodology and produces some shared indicators to perform it. To achieve this aim a national board on the project Promoting immigrants health in Italy has been established and it is now working to find the sources of data and a reduced number of useful health indicators, measurable all around the Country. This paper presents a summary of the main informations provided by the board up to now. Keywords: immigrants, health, socio-economic status, pregnancy, indicators, epidemiology. Parole chiave: immigrati, salute, condizione socio-economica, gravidanza, indicatori, epidemiologia.
A tutt’oggi non esiste una tradizione disciplinare che vada sotto il nome di "filosofia della medicina molecolare". Il presente lavoro tratteggia le basi per un ampio e sistematico progetto sui fondamenti di questa disciplina, individuando le possibili aree di analisi e le eventuali strategie di approccio: informazione genetica e patologia, organismi modello dell’uomo, transizione da medicina molecolare a medicina clinica e loro teorie dell’evidenza e della spiegazione. Dove possibile, gli autori suggeriscono anche eventuali strategie di soluzione, tracciando così la strada lungo la quale delineare la formazione della filosofia della medicina molecolare come vera e propria disciplina teorica.
La riflessione sulla forma di vita, che consente il conseguimento della felicità, costituisce il nodo focale della filosofia pratica di Aristotele. Tale riflessione presenta notevoli implicazioni politiche, in quanto la vita migliore, in particolare nella Politica, è quella del cittadino, che partecipa attivamente all’amministrazione della comunità. Il saggio prende in esame le forme economiche, delineate nel I libro della Politica. La fenomenologia delle diverse professioni, connesse all’acquisizione e allo scambio dei beni, è basata sulla distinzione tra attività secondo natura o contro natura. La condanna del commercio, quale attività contro natura, mette in luce il carattere ideologico dell’analisi aristotelica, volta a legittimare la figura del cittadino-proprietario terriero.
Migration Literature in Italian Language. Theoretical Issues and Decolonizing Practices - The essay aims to give some insights into the topic of migration literature in Italian language, seen as a potential means of acknowledgement and social integration for migrant authors and as a decolonizing occasion for Italian readers. I’m going to question the issue of definition, which at the beginning focused on the concept of italophone literature and that afterward has become more complex. It’s hard to reduce this literary phenomenon to strict etiquettes since it is constantly evolving. Moreover, limiting the literary works of first and second generation migrants in Italy to a rigid field runs the risk to betray the ambitions and the wishes of many authors, which instead refuse categories. In the first part of the article, starting from the thesis that these works mirror the social transformations which are going on, I’ll seek to contextualize the phenomenon and stress some central aspects; in the second part I will show how artistic works not only reflect changes but also deconstruct and answer back to ethnic and Euro-centric visions, starting a decolonizing process into the readers.
keywords Migrant writers in Italy (parola unica); Italophone literature (parola unica); Decolonization Italy Literature (parola unica)
Numerosi movimenti community-led stanno emergendo in Europa per rispondere a dinamiche di abbandono e marginalizzazione di territori e popolazioni. Questo articolo si concentra su esperienze nate dal basso in centri urbani e aree marginali, in cui comunità attive e intenzionali hanno prodotto modelli e strumenti di intervento tesi ad ampliare le possibilità di accesso e risignificazione del patrimonio costruito, creando condizioni di rigenerazione territoriale, giustizia sociale, economica e spaziale. Il Mietshäuser Syndikat in Germania e i Community Land Trusts nel Regno Unito sono illustrati quali casi esemplari per il loro radicamento locale e diffusione nazionale, le consolidate pratiche di demercificazione del patrimonio e la potenziale replicabilità nel territorio italiano.