SEARCH RESULTS

The search has found 104701 titles

Silvia Bozzi, Flavio Boscacci, Giuseppe Passoni

Considerazioni tecnico-economiche per una idrovia Milano-Adriatico

TERRITORIO

Fascicolo: 59 / 2011

Nello studio si paragonano due soluzioni per il trasporto merci via acqua nel bacino padano. La prospettata bacinizzazione dell’intero corso del fi ume Po da Piacenza al mare Adriatico viene confrontata con l’alternativa progettuale di prolungare l’esistente idrovia artificiale da Mantova sino a Cremona. Il confronto, condotto dal punto di vista dell’impresa di trasporto, fa emergere un consistente vantaggio competitivo dell’ idrovia artificiale rispetto alla navigazione lungo l’alveo di Po, per la minore lunghezza del percorso navigabile e per le garanzie idrauliche che solo una via d’acqua artificiale può offrire in termini di continuità di esercizio della infrastruttura.

Silvia Borelli, Giovanni Orlandini, Marco Tufo

Le norme internazionali del lavoro nella giurisprudenza italiana

GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI

Fascicolo: 181-182 / 2024

Il contributo espone i principali risultati di una ricerca tesa a verificare quanto e come le norme dell’OIL vengono utilizzate dai giudici italiani. Dopo aver illustrato brevemente i dati raccolti, sotto un profilo prevalentemente quantitativo, viene effettuata una analisi qualitativa degli stessi, leggendoli alla luce dei principi seguiti dalla nostra giurisprudenza nell’applicazione delle norme di diritto internazionale, per poi proporre nuove soluzioni inter- pretative utili a rendere efficaci le fonti OIL nell’ambito del nostro ordinamento.

Silvia Borelli

Il diritto della sicurezza sul lavoro nel contratto di rete

ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE

Fascicolo: 2 / 2015

Mediante il contratto di rete, le imprese possono creare un’organizzazione economica complessa. Tali forme organizzative costringono il giuslavorista a rivalutare e adattare il campo di applicazione del diritto del lavoro, e a riflettere sui criteri di imputazione delle posizioni giuridiche. Nel presente contributo, l’autrice fornisce alcuni esempi di come le regole di diritto della sicurezza sul lavoro debbano essere applicate alle imprese unite da un contratto di rete, e sulle modalità di imputazione degli obblighi di sicurezza tra i diversi soggetti che partecipano al programma di rete.

Silvia Borelli

Riforma del mercato del lavoro e diritto europeo: normativa antidiscriminatoria e sugli aiuti di Stato

GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI

Fascicolo: 106 / 2005

Nel saggio, l’autrice disegna una fascia di legittimità, delimitata sul lato inferiore dalla linea dei divieti di discriminazione e sul lato superiore dalla linea degli aiuti di stato. La fascia di legittimità delimitata è impiegata per valutare la compatibilità della recente riforma del mercato del lavoro con il diritto comunitario. In particolare, si dimostra come il d.lgs. 276/03 presenti aspetti di illegittimità, sia per la violazione sostanziale delle regole comunitarie, sia per l’utilizzo improprio di strumenti del diritto comunitario per perseguire finalità (promozione dell’occupazione) che lo stesso vieta di perseguire mediante i suddetti mezzi. La duplice prospettiva (normativa antidiscriminatoria e aiuti di Stato) è necessaria per una corretta valutazione dei contenuti della recente riforma del mercato del lavoro in cui gli incentivi all’occupazione, e dunque le regole che dovrebbero indurre le imprese ad assumere nuova manodopera, determinano la contrazione dei diritti dei lavoratori.

Silvia Bonino

Vivere con la sclerosi multipla. Il progetto SM-Stare Meglio

GRUPPI

Fascicolo: 1-2 / 2023

L’articolo illustra il progetto di ricerca e intervento “SM-Stare Meglio” dettagliatamente descritto nel libro: Bonino S., Borghi M., Calandri E. e Graziano F. (2021). Vivere con la sclerosi multipla. SM – Stare Meglio: un percorso di gruppo per il sostegno psicologico a persone neo-diagnosticate. L’articolo illustra i fondamenti teorici, che considerano la sclerosi multipla (SM) una sfida allo sviluppo personale. L’intervento esamina di conseguenza temi esistenziali centrali: l’identità, il senso di coerenza, l’autoefficacia nel perseguire obiettivi significativi; inoltre, esso considera il corpo, le emozioni, la cognizione, e le loro reciproche interazioni, così come le relazioni con gli altri nei vari contesti di vita e le modalità di buona comunicazione con il personale sanitario e i familiari. L’articolo evidenzia lo stretto rapporto tra ricerca e intervento, punto di forza del progetto, lo descrive nelle sue concrete modalità di attuazione, e motiva l’importanza di intervenire nel primo periodo (3 anni) dopo la diagnosi, anche se il progetto può essere proposto a persone con più anni o altre malattie croniche. Esso riporta inoltre una sintesi dei risultati sul tema decisivo delle aperture al cambiamento e delle resistenze durante gli incontri di gruppo.

La qualità e la varietà della produzione agricola dell’Unione europea rappresentano un punto di forza e un vantaggio competitivo importante per i produttori dell’Unione europea. La disciplina europea delle Dop, delle Igp e delle Stg, di fatto figlia della globalizzazione, attualmente è contemplata dal reg. (UE) n. 1151/2012, il quale ha sostituito i reg. (CE) nn. 509/2006 e 510/2006, relativi (rispettivamente) alle specialità tradizionali garantite dei prodotti agricoli e alimentari e alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d’origine dei prodotti agricoli e alimentari. Attraverso il reg. (UE) n. 1151/2012, che è soltanto uno dei risultati del processo di revisione della politica di qualità dei prodotti agricoli europei, la razionalizzazione degli schemi di certificazione del settore agroalimentare è stata realizzata mediante l’introduzione di alcune novità volte a rafforzare i regimi di qualità dei prodotti agricoli europei, quali, in particolare, una nuova disciplina delle Stg e l’introduzione di un nuovo regime di qualità costituito dalle c.d. indicazioni facoltative di qualità. Sussistono, tuttavia, forti dubbi circa la capacità del sistema, così come congegnato dal reg. (UE) n. 1151/2012, di garantire ai prodotti agroalimentari europei la competitività di cui necessitano sul mercato, anche a livello internazionale

Il saggio si avvale della documentazione concernente i lavori pubblici conservata presso l’Archivio di Stato di Milano, allo scopo di ripercorrere la progettazione del Naviglio di Pavia (1805-1808) durante il Regno d’Italia - opera di alto valore strategico- militare, per il trasporto dei cannoni prodotti nell’Arsenale di Pavia - e mettere in luce i motivi che condussero alla rimozione di Giovanni Paradisi dalla carica di Direttore del Dipartimento di Acque e Strade nel 1809. Emerge come le resistenze opposte dagli ingegneri del corpo al progetto ed al primo progettista, il matematico Vincenzo Brunacci, avessero origine nelle tradizionali collusioni intessute tra costoro e gli appaltatori d’opere pubbliche, a cui quest’ultimo stava tentando di porre un argine per mezzo di un nuovo «Piano d’amministrazione» del naviglio. L’opposizione degli ingegne- ri si celò dietro questioni di carattere tecnico - come l’opera di Bruschetti si preoccupò di confermare - come quelle già emerse nel parere dell’ispettore generale del corpo francese dei Ponts et Chaussées, Gaspard Claire François Marie Riche de Prony, contrario al progetto per rivalità accademiche e scientifiche in precedenza maturate contro Brunacci. Si sostanziò invece, come solo le carte amministrative testimoniano tra le fonti, in un vero e proprio "tranello burocratico" teso a Brunacci sul piano della correttezza procedurale, che ne determinò le dimissioni.

Il presente articolo intende rappresentare un contributo alla conoscenza della fonte documentaria conservata presso la Manuscripts Division del Department of Rare Books and Special Collections della Firestone Library dell’Università di Princeton, nel New Jersey, nota come Beauharnais Collection. Essa raccoglie le carte di governo e private, che il principe Eugène Beauharnais (1781-1824), viceré d’Italia e comandante in capo dell’esercito italico, portò con sé in esilio in Baviera alla caduta del Regno, nel 1814. Essa concerne soprattutto la storia militare del napoleonico Regno d’Italia, ed è stata sin qui assai poco consultata e utilizzata, in generale e dagli specialisti della materia, in particolare europei. Se ne evidenziano in dettaglio, con una serie di esempi direttamente frutto della sua consultazione, le peculiarità e potenzialità. Consente di valutare quali materie di governo avessero la priorità dal punto di vista del vertice dell’esecutivo, assumendo la sua stessa lente focale di analisi della realtà; può contribuire alla ricostruzione o rilettura di importanti questioni storiografiche, soprattutto se messa confronto con la documentazione conservata a Milano ed in Europa, di cui rappresenta un’indispensabile integrazione.