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Editoriale

RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA

Fascicolo: 3-4 / 2002

Eventi

RIVISTA ITALIANA DI GRUPPOANALISI

Fascicolo: 2 / 2002

Recensioni

RIVISTA ITALIANA DI GRUPPOANALISI

Fascicolo: 2 / 2002

Domenico Repetto, Francesca Pizzuti

Recensioni

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL’AMMINISTRAZIONE

Fascicolo: 3 / 2002

Beatrice Lepri, Simona Mercenaro, Leonardo Tondo

Organizzazione psicosessuale e differenze di genere. Un'indagine su studenti universitari single

RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 2 / 2002

Introduzione: Nella presente ricerca è stato studiato il rapporto fra livelli di disagio sessuo-relazionale, tratti di personalità ed elementi depressivi e ansiosi in condizione di assenza di una relazione affettiva stabile. Metodi: 131 soggetti (56 maschi e 75 femmine) single del Corso di Laurea in Psicologia dell’Università di Cagliari sono stati valutati con i seguenti reattivi: SESAMO (per la valutazione del profilo psicosessuale), MMPI, STAI, BDI, per la valutazione, rispettivamente, di tratti personologici, elementi ansiosi e depressivi. Risultati: La condizione di single è risultata associata, in entrambi i generi, a un’alterazione in alcune scale cliniche dell’MMPI, a elementi ansiosi allo STAI-Y2 e a disfunzionalità organiche e/o psicologiche; nel gruppo maschile si aggiungono difficoltà nella sfera dei rapporti sessuali mentre quello femminile si distingue per la negazione/rimozione di attività autoerotica nell’adolescenza e per l’insoddisfazione per il proprio contesto socio-ambientale. Conclusioni: Questi risultati indicano una diversa vulnerabilità in ambito relazionale e sessuale nei due generi ed alcune carat¬teristiche relazionali e personologiche associate alla condizione di single.

Merete Amann Gainotti, Susanna Pallini

Corpo, genere e filosofia: alcune osservazioni sul campo

RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 2 / 2002

Il presente contributo si riallaccia a delle ricerche precedenti di una di noi sull’immagine corporea interna e l’acquisizione di nozioni anatomiche durante l’età evolutiva (Amann Gainotti, 1988; Nenci, Di Prospero, Amann Gainotti, 1989). Tali indagini consentirono di descrivere una sequenza approssimativa di stadi attraverso i quali si organizza progressivamente l’immagine corporea interna (Amann Gainotti, 1988) con un aumento progressivo degli organi interni rappresentati ed elementi o parti genitali-sessuali come il pene, l’utero, le ovaie. Nell’età adulta, a differenza delle età precedenti, appare un disegno dell’interno del corpo di tipo metaforico/simbolico e se viene fornito un disegno di tipo anatomico, è spesso schematico, ipersemplificato, parziale. Ci si propone di esaminare le condotte grafiche relative all’interno del corpo di un gruppo di 30 soggetti adulti,14 maschi e 16 femmine, futuri insegnanti, laureati in Filosofia, e solo qualche soggetto laureato in Scienze dell’Educazione, in Storia e in Psicologia. Risultati: I disegni si distribuiscono in due grandi categorie di disegni: A) disegni di tipo anatomico N = 10 su 30; B) disegni di tipo metaforico/simbolico N = 20 su 30. Quasi la totalità dei maschi ha prodotto disegni dell’interno del corpo di tipo metaforico/simbolico (13 disegni su 14), mentre più della metà delle femmine raffigurano ed interpretano l’interno del corpo in senso anatomico (9 disegni su 16).

Roberta Rossi, Daniela Arangino, Franco Grassetti, Elena Sabattini

Il riflesso dell'incontinenza urinaria femminile sulla sessualità della coppia

RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 2 / 2002

Il presente studio indaga la correlazione tra incontinenza urinaria (IU) e sessualità della coppia. Si vuole evidenziare come le coppie incontinenti, gruppo sperimentale (GS), vivono la sessualità e se ci sono delle modificazioni del proprio stile di vita, del vissuto emotivo rispetto al gruppo di controllo (GC). L’ipo¬tesi si basa sulla considerazione che tale patologia possa essere causa di un maggior distacco nelle relazioni sociali e di una difficoltà nell’espressione della propria sessualità. Quest’ultima è stata analizzata attraverso l’elaborazione delle 18 aree messe in luce dal Sexuality Evaluation Schedule Assessment Monitoring (SESAMO). Il campione è costituito da 200 coppie così suddivise: 100 donne incontinenti con i rispettivi partner (Gruppo sperimentale) e 100 donne non incontinenti con i rispettivi partner (Gruppo di controllo). È stata utilizzata una analisi descrittiva e l’ANOVA per il confronto tra il gruppo sperimentale (femminile-maschile) e il gruppo di controllo (femminile-maschile). A tal fine è stato considerato un livello di significatività del 5%. I test utilizzati sono: un test sull’IU e il SESAMO I risultati evidenziano che esiste una correlazione statisticamente significativa tra la variabile dipendente (IU) ed espressione della sessualità della coppia (variabile indipendente). Per quanto riguarda il campione femminile sono risultate significative 13 aree, ossia: area 1 (0,005); area 4 (0,000); area 6 (0,000); area 7 (0,000); area 8 (0,000); area 10 (0,000); area 11 (0,000); area 13 (0,001); area 14 (0,000); area 15 (0,000); area 16 (0,011); area 17 (0,000); area 18 (0,000). In quello maschile 7 aree, ossia: area 7 (0,001); area 8 (0,000); area 10 (0,007); area 11 (0,000); area 12 (0,001); area 14 (0,000); area 16 (0,000).

Riassunto: Il presente lavoro analizza, con l’ausilio di un caso, il vissuto e le problematiche psicosessuali del partner femminile stabile (moglie) di maschio omosessuale, a seguito della dichiarazione di omosessualità e del conseguente abbandono. Gli Autori riferiscono in merito ad un percorso di psicoterapia intrapreso con la donna, dal quale sembrano emergere uno specifico stile di attaccamento (Bowlby, 1969, 1973, 1979, 1980, 1988; Main, 1990), in relazione ad un’identità sessuale caratteristica, per la partner stabile di maschio omosessuale. L’ipotesi di questa correlazione è ancora da verificare, su un campione (quello composto da eterosessuali abbandonati da omosessuali che si sono recentemente dichiarati tali) che sembra in continua crescita numerica.

Valeria Di Nicola, Orlando Todarello

Alcune considerazioni in tema di affettività e sessualità dei disabili

RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 2 / 2002

Riassunto: Nel clima culturale attuale è ancora frequente la tendenza a non riconoscere adeguatamente il diritto delle persone disabili all’affettività e alla sessualità. L’affettività, l’immagine corporea, l’identità sessuale e l’educazione sessuale sono dimensioni fondamentali. Una maggiore condivisa attenzione al ruolo prioritario della complessa e dinamica interazione dei fattori di ordine bio-psicosociale, può condurre anche all’opportunità di incrementare i livelli di attività e di partecipazione sociale della persona disabile. Il complesso processo di cambiamento culturale deve coinvolgere il singolo e la collettività contemporaneamente, deve potersi realizzare anche attraverso l’attivazione di sinergiche interconnessioni e dinamiche di rete.

Chiara Simonelli, Adele Fabrizi, Roberta Rossi, Fabiana Corica, Alain Giami

La sessuologia come professione in Italia: dati nazionali di una ricerca europea

RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 2 / 2002

Riassunto. La Sessuologia come professione è una ricerca che coinvolge le società scientifiche di sessuologia di sette nazioni europee (Danimarca, Inghilterra, Finlandia, Francia, Italia, Norvegia, Svezia), con l’obiettivo di identificare la diversa provenienza e formazione professionale dei sessuologi (che operano nei diversi stati). In questo lavoro saranno presentati i risultati della ricerca condotta in Italia. Per la raccolta dei dati è stata utilizzata la versione italiana del questionario presentato negli altri stati europei. Il questionario contiene 89 item relativi alle caratteristiche socio-demografiche, alla formazione universitaria e professionale, al training di specializzazione in sessuologia e alla pratica clinica dei sessuologi a cui è rivolto. I risultati saranno discussi per descrivere le caratteristiche di chi opera nella sessuologia clinica in Italia.