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Anna Ornstein

La funzione del gruppo in tempi di guerra e di terrore

GRUPPI

Fascicolo: 2 / 2009

In questo scritto l’autore fornisce una spiegazione alla formazione di gruppi, dal punto di vista della psicologia del Sé, indicando che mentre la loro motivazione può essere diversa nei vari gruppi, l’impegno e la devozione con cui inseguono i loro obiettivi sono le stesse. Ciò è in relazione con la posizione di grande importanza che i valori e gli ideali rivestono nella psiche di ognuno. Per esempio, l’autore descrive i genocidi commessi nel Terzo Reich e dai serbi verso i musulmani bosniaci e gli atti terroristici perpetrati dai fanatici religiosi. Essa ha anche incluso una descrizione della formazione dei gruppi nei campi di concentramento tedeschi, che hanno avuto una importanza fondamentale per la sopravvivenza e la guarigione psicologica dei prigionieri.

L’autore riprende la riflessione su temi a lui cari, già trattati anche dalle pagine di Gruppi, risultato del suo lungo e appassionato lavoro di mediatore nei dialoghi di pace condotti, sul piano politico, in territori fortemente conflittuali. Lord Alderdice ci spiega l’origine dello sviluppo di posizioni radicali e del modo in cui fondamentalismi di segno opposto si contrappongono in ambiti diversi. Queste analisi sono alla base della possibilità di trovare vie d’uscita per il superamento dei conflitti che insanguinano molte aree del nostro pianeta. Ci aiutano anche a dare un senso profondo ai dibattiti che hanno "infiammato" la scena politica e l’opinione pubblica italiana negli ultimi tempi.

Abstracts

ECONOMIA DELLE FONTI DI ENERGIA E DELL’AMBIENTE

Fascicolo: 3 / 2009

Alessandra La Notte

Come applicare l'approccio NAMEA ai Rifiuti Solidi Urbani: un caso studio nella provincia di Torino

ECONOMIA DELLE FONTI DI ENERGIA E DELL’AMBIENTE

Fascicolo: 3 / 2009

Analisi e trattazione del tema ‘rifiuti’ sono diverse a seconda che si tratti di rifiuti solidi urbani (RSU) o rifiuti speciali. La legislazione italiana prevede infatti regimi diversi per le due classi di rifiuti: variano gli strumenti di gestione, le istituzioni che se ne occupano e i datasets utilizzati per azioni di controllo e monitoraggio. Se l’autorità pubblica locale volesse in qualche modo monitorare l’origine e destinazione dei rifiuti cercando di far luce sulle cause generatrici del problema e sull’efficacia delle politiche impiegate sarebbe utile applicare un modulo di contabilità ambientale tipo NAMEA che metta in relazione le attività produttive e le quantità di rifiuti prodotti. L’applicazione di tale modulo implica tre passaggi fondamentali. Innanzitutto va individuata l’unità critica di riferimento a cui i dati puntuali pervengono e sono elaborati: in base all’ordinamento italiano tale unità per i RSU è il consorzio dei comuni. In secondo luogo occorre verificare come estrarre i dati di interesse per compilare la parte ambientale di un approccio di tipo NAMEA: il sistema di tariffazione (TIA) attualmente in uso permette una stima puntuale delle quantità di rifiuti prodotti per attività produttiva. Infine è necessario adattare la classificazione dei RSU alla classificazione NACE tipica dei moduli NAMEA: la classicazione RSU permette di identifcare le codificazioni dettagliate NACE più appropriate per settore terziario. Dato il dettaglio territoriale di cui si dispone è possibile redigere la matrice per origine e destinazione e quindi riportare dove e come il rifiuto viene trattato/smaltito/riciclato.

Alessandra La Notte, Margherita Turvani

I conti ambientali del territorio e delle risorse: due casi studio a supporto delle future linee guida a livello locale

ECONOMIA DELLE FONTI DI ENERGIA E DELL’AMBIENTE

Fascicolo: 3 / 2009

I conti patrimoniali (asset accounts) sono fra i principali moduli di contabilità ambientale e fanno riferimento alle risorse e agli ecosistemi. Lo sviluppo dei conti patrimoniali delle risorse, grazie a diversi decenni di esperienze e applicazioni, sta giungendo alla standardizzazione delle procedure. Inoltre, l’EEA (Agenzia Europea dell’Ambiente) sta provvedendo a sviluppare i conti ambientali relativi agli ecosistemi. In entrambi i casi si pone la questione di come applicare tali complesse strutture a scale diverse, da quella globale a quella nazionale a quella locale. Al variare delle scale territoriali, variano i livelli istituzionali e con essi gli obiettivi e i fruitori dell’informazione derivabile dagli schemi di contabilità ambientale. Quale sia l’approccio più adatto per focalizzare il livello locale è tema tuttora in discussione. Inoltre una delle argomentazioni attualmente più dibattute consiste nella definizione di una terminologia e classificazione univoca per le funzioni e servizi ecosistemici che sia attuabile anche agli schemi di contabilità ambientale. Questo lavoro, prendendo come punto di riferimento la nozione di Valore Economico Totale e la struttura del bilancio forestale (IEEAF) , e presentando due casi studio in cui si sperimenta una procedura generica per valutare funzioni economiche ed ecologiche, si pone l’obiettivo di contribuire a questo dibattito. Le applicazioni differiscono per oggetto di valutazione (i boschi nel caso del Cansiglio e l’isola di S.Erasmo nel caso della Laguna di Venezia) e metodi usati (sia in termini fisici che monetari) e tuttavia individuano una procedura fattibile.

Alessandra La Notte, Giorgio Arduino, Franca Sordi, Gianluigi Truffo

La contabilizzazione di emissioni e concentrazioni degli inquinanti in atmosfera utilizzando conti ambientali e chain modeling

ECONOMIA DELLE FONTI DI ENERGIA E DELL’AMBIENTE

Fascicolo: 3 / 2009

Le tematiche relative alla sostenibilità ambientale sono caratterizzate da approcci interdisciplinari. Fra i vari strumenti che tentano di integrare le componenti economiche e le componenti ambientali si menzionano i conti integrati economici e ambientali le cui diverse tipologie sono contenute nel manuale SEEA. Fra i diversi moduli di contabilità ambientale attualmente presenti ed utilizzati NAMEA è la matrice ‘ibrida’ atta a contabilizzare i prelievi e le emissioni delle attività produttive e delle famiglie sull’ambiente. In questo lavoro si presentano i risultati dell’applicazione NAMEA in relazione alle emissioni in atmosfera nella regione Piemonte, provincia di Torino e comune di Torino. L’utilizzazione di database ‘raccolti’ su territorio permette, oltre ad una puntuale analisi descrittiva e strutturale della matrice NAMEA, anche un collegamento con simulazioni relative alle concentrazioni degli inquinanti. Infatti l’utilizzo dell’Inventario Regionale delle Emissioni in Atmofera rappresenta il punto di contatto fra le cause generatrici delle emissioni elaborate attraverso NAMEA e l’effetto sull’ambiente in termini di concentrazioni elaborate attraverso la modellistica a catena. Va premesso che il processo che partendo dalle emissioni porta alle concentrazioni degli inquinanti non è lineare, tuttavia l’elaborazione di NAMEA a livello locale e la visualizzazione congiunta di emissioni e concentrazioni può aiutare l’amministratore locale nella pianificazione di azioni da implementare sul territorio per migliorare la qualità dell’aria.

Alessandra La Notte, Luca Frappiccini

Come strutturare un sistema di contabilità ambientale per il territorio e gli enti locali. Una proposta di integrazione fra il sistema CLEAR e l'approccio NAMEA

ECONOMIA DELLE FONTI DI ENERGIA E DELL’AMBIENTE

Fascicolo: 3 / 2009

Negli ultimi decenni il concetto di contabilità ambientale ha attraversato un notevole sviluppo dal punto di vista teorico, applicativo e nelle possibili utilizzazioni. Al momento presente da una parte, a livello macroeconomico, gli uffici statistici nazionali e comunitari assieme ad organizzazioni internazionali hanno lavorato ad un sistema di conti integrati economico-ambientali (SEEA) che ‘completa’ attraverso conti satellite il sistema di contabilità nazionale. Dall’altra parte iniziative locali, come Agenda 21, coordinate anche da organizzazioni internazionali, come ICLEI, hanno avviato una serie di sperimentazioni che introducono la rendicontazione sull’ambiente negli enti pubblici locali. Si tratta di due sistemi diversi che operano a diversi livelli instituzionali. Ci si chiede quindi se è possibile ed utile trovare fra essi un punto di incontro. Può essere utile perchè, da una parte, a scala sub-regionale una contabilità ambientale del territorio è del tutto assente e, dall’altra, sarebbe di aiuto una rigorosa base metodologica per la rendicontazione ambientale degli enti locali. Tale impostazione diventa possibile nel momento in cui si fa una chiara distinzione fra i moduli contabili veri e propri e gli indicatori da inserire nei documenti atti alla comunicazione. In questo lavoro si propone un sistema di integrazione fra i conti integrati economico- ambientali (SEEA) e il bilancio ambientale diffuso in molti comuni e province italiani (CLEAR). Nello specifico si presenta una possibile integrazione fra i dati NAMEA- emissioni in atmosfera e rifiuti e alcuni indicatori dei conti fisici CLEAR nella Provincia di Torino.

Silvana Dalmazzone, Alessandra La Notte

L'applicazione dell'approccio NAMEA per emissioni in atmosfera e rifiuti speciali a livello regionale, provinciale e comunale

ECONOMIA DELLE FONTI DI ENERGIA E DELL’AMBIENTE

Fascicolo: 3 / 2009

In questo lavoro viene presentata un’applicazione sperimentale, condotta su emissioni in atmosfera e rifiuti speciali, della matrice ibrida di flusso NAMEA per la Regione Piemonte, la Provincia di Torino e il Comune di Torino. L’esigenza di compilare conti ambientali a livello locale nasce dalla consapevolezza che a diversi livelli amministrativi esistano esigenze informative diverse che richiedono, nel momento in cui si passa da un programma generico a delle azioni da implementare, un riferimento alle specificità economico-sociali-ambientali del territorio che si gestisce. La condizione necessaria per impostare questo tipo di sistema è la disponibilità di database affidabili e sistematicamente compilati. Tale condizione viene soddisfatta sia per la compilazione della parte economica di NAMEA (ricorrendo a ASIA), sia per la parte ambientale di NAMEA (ricorrendo a IREA per le emissioni in atmosfera e al Catasto Rifiuti per i rifiuti). Viene quindi dimostrato come moduli contabili ambientali (che non si limitino alle sole spese ambientali) siano effettivamente compilabili anche a livello locale, sino a livello dei singoli comuni. Vengono inoltre discusse in dettaglio le implicazioni metodologiche emerse dalla sperimentazione. Nell’utilizzare dati diversi rispetto al SNA viene a mancare l’integrabilità con i moduli elaborati da ISTAT, inoltre a livello locale non sono applicati dei principi contabili cardine a livello nazionale.

Angelica Tudini, Giusy Vetrella

I conti Namea per le regioni italiane

ECONOMIA DELLE FONTI DI ENERGIA E DELL’AMBIENTE

Fascicolo: 3 / 2009

I dati regionali Namea (National Accounting Matrix including Environmental Accounts), prodotti per la prima volta dall’Istat per il 2005, presentano le emissioni atmo- sferiche causate dalle attività produttive - affiancate al valore aggiunto e all’occupazione relativi alle stesse attività - e le emissioni atmosferiche causate dalle attività di consumo delle famiglie (principalmente per trasporto privato e riscaldamento) - accostate alla spesa sostenuta dalle famiglie stesse per le medesime tipologie di consumo. La coerenza di impostazione metodologica che caratterizza i dati ambientali ed economici è un connotato fondamentale delle informazioni fornite, ed è frutto della comune adozione dei principi e degli standard alla base dei conti economici nazionali e regionali, definiti dallo European System of national and regional Accounts ("SEC95"). Mentre i dati economici si conformano per costruzione ai principi del SEC95, per i dati ambientali, elaborati a partire dall’inventario provinciale delle emissioni atmosferiche Corinair di fonte Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), si rende necessario un processo di armonizzazione con i dati economici che incide sia sui totali delle emissioni atmosferiche dell’inventario sia sulla classificazione delle emissioni stesse. Proprio in virtù della coerenza tra i dati ambientali e quelli economici, i conti Namea delle emissioni atmosferiche regionali si prestano a molteplici utilizzazioni analitiche. Anche ad altre realizzazioni della contabilità ambientale a scala regionale è associato un buon grado di fattibilità tecnica, condizione necessaria per lo sviluppo di ulteriori informazioni territoriali complementari ai dati NAMEA.

Francesco Gullì

Economie di scala e dimensione ottimale nella distribuzione del gas: una meta-analisi

ECONOMIA DELLE FONTI DI ENERGIA E DELL’AMBIENTE

Fascicolo: 3 / 2009

Questo articolo analizza la letteratura sulle economie di scala nelle industrie di distribuzione del gas e dell’elettricità. In particolare viene costruita una meta-analisi che consente di stimare la probabilità che vi siano o meno rendimenti di scala crescenti. Il lavoro mette in luce che le economie di scala nella distribuzione del gas sono relativamente deboli. Esiste una probabilità del solo 15% che si abbiano economie di scala significative. Inoltre si evidenzia come la scala ottimale delle imprese si attesti su valori relativamente bassi, circa 50.000 utenti.