RISULTATI RICERCA

La ricerca ha estratto dal catalogo 104759 titoli

L’attività di emergenza sanitaria ospedaliera implica un costante confronto con la sofferenza sia fisica che mentale. In questo lavoro sono state indagate alcune caratteristiche psicologiche di 59 infermieri e di 50 medici di tre pronto soccorso della Liguria utilizzando: 1) un questionario sulle motivazioni e sulle emozioni che sostengono gli operatori nella loro attività lavorativa, 2) la scala Eysenck Personality Inventory e 3) la scala Maslach Burnout Inventory. Il disagio emotivo è risultato dipendere dalla loro motivazione, dalle emozioni provate, dal nevroticismo e dall’anzianità di servizio. Considerando i risultati nel loro insieme si può concludere che motivazioni, emozioni e personalità hanno un ruolo impor- tante nel sostenere l’attività degli operatori dell’emergenza sanitaria. Una costante riflessione degli operatori su tali risorse può rivelarsi utile nell’identificare per tempo situazioni che, se trascurate, possono portare a stati di disagio psicologico, e nel prevenire lo sviluppo del burnout.

Rosa Rosnati, Sonia Ranieri, Chiara Righetti

Le competenze scolastiche e relazionali nei bambini adottati di diversa etnia: le percezioni di genitori e insegnanti a confronto

RICERCHE DI PSICOLOGIA

Fascicolo: 2 / 2009

Nel presente lavoro, assumendo un approccio multiprospettico che prende in considerazione il punto di vista di più informant, sono state messe a confronto le percezioni di 90 coppie di genitori adottivi e di 90 insegnanti (per un totale di 269 soggetti) relativamente alle competenze scolastiche e relazionali dei bambini adottati di diversa etnia che attualmente frequentano la scuola elementare. I dati sono stati raccolti tramite un questionario redatto in tre versioni (madre, padre e insegnante). I risultati evidenziano differenze significative tra le percezioni di genitori e insegnanti: padri e madri percepiscono nei figli maggiori competenze scolastiche e relazionali rispetto ai docenti. Tale discrepanza risulta indipendente dalla variabile Genere del bambino che non discrimina tra le valutazioni dei tre informant. L’Età all’adozione e il Paese d’origine, al contrario, sembrano incidere in modo significativo su alcune specifiche competenze scolastiche, ma non sulle competenze relazionali. In particolare sono i bambini adottati tra i 3 e i 5 anni a presentare maggiori difficoltà scolastiche. I risultati evidenziano inoltre come madri e padri abbiano percezioni tra loro omogenee rispetto alla valutazione delle competenze scolastiche e relazionali dei figli, mentre emergono discrepanze significative tra le valutazioni dei genitori e quelle degli insegnanti.

Francesco La Barbera, Ferrara Pia Cariota

Pregiudizio sottile e manifesto verso gli omosessuali: due studi a Napoli a cinque anni di distanza

RICERCHE DI PSICOLOGIA

Fascicolo: 2 / 2009

L’obiettivo di questo studio è di indagare il pregiudizio sottile e manifesto (Pettigrew e Meertens, 1995) verso gli omosessuali, facendo riferimento alla metodologia ed ai risultati di un precedente studio (Petrillo, La Barbera, Falasconi, 2003) per cogliere, in maniera comparativa, alcune linee di tendenza dei possibili mutamenti in atto. Si intende studiare, inoltre, la relazione tra il contatto e le due forme di pregiudizio. Il campione è composto da 388 studenti universitari (66% maschi e 34% femmine). I risultati mostrano un aumento di entrambe le forme di pregiudizio, in contro-tendenza con altri studi internazionali. L’aumento del pregiudizio sottile e la diminuzione della coerenza tra le due forme, inoltre, riguardano solo i partecipanti che si dichiarano di sinistra. Il contatto interpersonale si correla negativamente ad entrambe le forme di pregiudizio, ma soprattutto a quello sottile. Vengono discusse le implicazioni dei risultati rispetto a temi rilevanti in letteratura, quali le possibili conseguenze del contatto parasociale. Vengono infine suggeriti possibili sviluppi futuri.

Simona e il panico

QUADERNI DI GESTALT

Fascicolo: 2 / 2009

Simona è una paziente affetta da Disturbo da Attacchi di Panico. Il resoconto della sua terapia offre un sintetico ma efficace esempio di come un terapeuta della gestalt si muove seguendo e assecondando il processo di co-creazione del confine di contatto con l’Altro. Un processo punteggiato da momenti di tensione, brusche interruzioni, improvvisi insight con amplificazione della consapevolezza sulla scorta dell’esperienza compiuta dentro e fuori dal setting clinico.

Lidija Pecotic

La psicoterapia della Gestalt a Malta

QUADERNI DI GESTALT

Fascicolo: 2 / 2009

Formatasi con Erv e Miriam Polster al Gestalt Training Center di San Diego negli Stati Uniti, nel 1993, l’autrice si trasferisce da Belgrado a Malta in seguito ad un incontro con M. Angius, una psicoterapeuta maltese. Assieme a lei e ad altri colleghi, dà vita al Gestalt Psychoterapy Training Institute che, supportato dagli Istituti di Gestalt di varie parti del mondo (tra i quali il Gestalt Institute of Cleveland e l’Istituto di Gestalt H.C.C. di Siracusa), acquisisce negli anni un’identità sempre più definita. Il GPTIM coopera direttamente con altri quattro paesi, Serbia, Macedonia, Bosnia Erzegovina e Croazia, con i quali condivide lo stesso programma.

Giuseppe Sampognaro

Il caso di Simona da una prospettiva psicoanalitica

QUADERNI DI GESTALT

Fascicolo: 2 / 2009

Questo articolo rappresenta un commento di una esponente della scuola psicoanalitica ortodossa all’esposizione di un caso centrato su un disturbo da attacchi di panico, seguito con approccio gestaltico. Risaltano quattro elementi di divergenza metodologica tra i due modelli: la diagnosi, il tempo del percorso, l’azione nel setting terapeutico, la conclusione del lavoro clinico. Pur nella diversità degli approcci, e nel rispetto delle rispettive peculiarità, è evidente la possibilità di un confronto e l’opportunità di una reciproca "legittimazione" tra due scuole di pensiero e di prassi terapeutica che godono entrambe di dignità scientifica ed epistemologica.

L’articolo traccia lo sviluppo della psicoterapia della Gestalt dalla prospettiva dell’Istituto di New York. Dal tempo dell’arrivo di Laura e Fritz Perls a New York nel dopoguerra, il New York Institute for Gestalt Therapy è stato la fonte di uno sviluppo dell’approccio coerente con la cornice originaria. Il focus maggiore è stato quello del campo sociale, del confine di contatto, della sequenza di contatto, e del Sé emergente dal campo. Laura Perls, Isadore From e Richard Kitzler hanno rappresentato i formatori più influenti. Il NYIGT ha poi continuato a svilupparsi con diverse enfasi, ma mantenendo l’identità di una comunità non gerarchica di insegnamento/apprendimento.

Philip Lichtenberg

La psicoterapia della Gestalt come rinnovamento della Psicoanalisi Radicale

QUADERNI DI GESTALT

Fascicolo: 2 / 2009

L’autore analizza l’influsso della psicoanalisi ad orientamento radicale nella psicoterapia della Gestalt e dimostra come quest’ultima ne mutui alcune idee ampliandole ed integrandole nel proprio modello teorico. Dimostra come questo influsso sia stato spesso sottovalutato, nonostante i fondatori stessi della psicoterapia della Gestalt fossero, in origine, degli psicoanalisti. Dopo un excursus sulla sua storia professionale, che lo vede in contatto con alcuni dei più famosi psicoanalisti ortodossi e radicali dell’epoca, l’autore esamina alcune delle principali nozioni teoriche della psicoterapia della Gestalt, quali la teoria del contatto-ritiro, del Sé, dell’alternanza figura-sfondo, alla luce di tale influsso.

Alfredo Raglio, Osmano Oasi

La musicoterapia in una prospettiva intersoggettiva

QUADERNI DI GESTALT

Fascicolo: 2 / 2009

L’articolo pone l’attenzione sulla necessità di individuare una possibile cornice teorica per la musicoterapia. In merito a ciò propone una possibile integrazione tra la prospettiva intersoggettiva e la libera improvvisazione sonoro-musicale. Gli Autori individuano in alcuni concetti chiave, quali ad esempio quelli di "sintonizzazione affettiva", "affetti vitali" e "momento presente", il punto di contatto con la prassi musicoterapica improvvisativa. Secondo questa prospettiva le potenzialità terapeutiche dell’elemento sonoro-musicale sono attribuibili alle sue caratteristiche di organizzatore e regolatore nello sviluppo dell’individuo. In tal senso la musicoterapia può favorire, attraverso il canale non verbale sonoro-musicale, il determinarsi di relazioni rappresentative e simboliche sempre più motivate e interiorizzate.

Lobb Margherita Spagnuolo, Daniel N. Stern, Pietro A. Cavaleri, Antonio Sichera

Key-moments in psicoterapia: confronto tra le prospettive gestaltica e intersoggettiva

QUADERNI DI GESTALT

Fascicolo: 2 / 2009

Partendo dal presupposto che le teorie sono come giochi, con cui è possibile stare nella realtà, il dialogo tra gli autori mette in evidenza le convergenze e le divergenze tra l’approccio della psicoterapia della Gestalt e l’approccio intersoggettivo del Professor Stern. In particolare, il concetto di confine di contatto è affiancato al concetto di presente; l’obiettivo della psicoterapia è conteso tra rendere dicibile l’indicibile e il riportare alla spontaneità; il fluire dell’esperienza percettiva è visto come autoregolantesi ma anche come soggetto alla complessità e al caos. Il legame tra teoria ed esperienza terapeutica, l’unità di consapevolezza e i momenti decisivi della psicoterapia sono tutti argomenti che si intrecciano in questa tavola rotonda, sullo sfondo delle riflessioni e delle ricerche più ricche dei nostri tempi, che vanno dalle neuroscienze alla filosofia, all’infant research.

A cura di Maria Antonietta Menichella, Stefano Addessi

Prevenzione e controllo delle infezioni associate all’assistenza sanitaria. Infezioni del Sito Chirurgico. Sorveglianza ISC. Protocollo Sperimentale HELICS

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL’AMMINISTRAZIONE

Fascicolo: 4 / 2009

Le infezioni del sito chirurgico rappresentano in Italia mediamente il 20% di tutte le infezioni ospedaliere. Dal momento che esse comportano un danno per la salute dei pazienti e rilevanti implicazioni economiche per il sistema sanitario, si impone la necessità di ridurne la frequenza. La sorveglianza in Ospedale si è dimostrata uno strumento efficace nel ridurre la frequenza di infezioni ospedaliere (NNIS, USA, 2000). Per questo motivo numerose sono le raccomandazioni per la loro identificazione, classificazione e prevenzione. Nel Presidio Ospedaliero Centro Fondi-Terracina vengono sottoposti ad intervento chirurgico circa 4.000 pazienti all’anno, e per tale motivo si è reso necessario un sistema di sorveglianza delle infezioni del sito chirurgico, comprendente anche il periodo di follow up, per evitare quanto più possibile le complicanze ad esse correlate. L’obiettivo generale dello studio è quello di valutare l’incidenza di ISS presso le UUOO chirurgiche, identificando i principali fattori di rischio e implementando misure preventive assistenziali efficaci.

Fabrizio Soscia, Franco Stagnitti

Introduzione

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL’AMMINISTRAZIONE

Fascicolo: 4 / 2009

Paolo De Nardis

Prefazione

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL’AMMINISTRAZIONE

Fascicolo: 4 / 2009

Summaries

SOCIOLOGIA DEL DIRITTO

Fascicolo: 3 / 2009