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L’articolo fa riferimento alle trasformazioni che la città di Torino ha avviato negli ultimi anni circa il panorama dei locali notturni della città. Il concetto di playscape è collocato all’interno del quadro teorico inerente il dibattito relativo alle forme di consumo proprie della società post-fordista, con uno specifico legame ai temi della città creativa e al rapporto tra la diffusione di svago e l’idea di città competitiva e allettante. L’analisi si avvale di interviste a fruitori della vita notturna, proprietari di locali ed esperti di settore, oltre che di dati e riferimenti della stampa locale. Attraverso la produzione di mappe, che presentano classificazioni dei locali cittadini sulla base di tipologie e collocazioni, lo studio permette di effettuare alcune riflessioni sulle nuove forme di centralità e di marginalizzazione di alcune specifiche aree urbane.
L’articolo analizza le mobilitazioni sociali sorte in Catalogna a causa di conflitti territoriali. Si focalizza l’attenzione sull’analisi delle mobilitazioni sociali emerse durante gli anni Sessanta per studiare poi quelle apparse nell’ultima decade. L’articolo cerca di conoscere le strategie che sviluppano le mobilitazioni e la diversità di discorsi che elaborano per poter mostrare la varietà tipologica che presentano le mobilitazioni sociali oggi nei conflitti territoriali catalani.
Il paper analizza la connessione tra le strategie demografiche israeliane per Gerusalemme e le politiche di governo del territorio nella città, relativamente alla questione specifica dell’abusivismo edilizio nella parte orientale della Città Santa. La tesi è che Gerusalemme è oggetto di una "guerra a bassa intensità", i cui obiettivi demografico-territoriali, tipici di quella che può essere definita un’"etnocrazia urbana" (Yiftachel e Yacobi, 2003), sono perseguiti mediante pratiche e politiche di planning. La prima parte del paper si concentra sulla lettura delle caratteristiche demografiche di Gerusalemme, mentre la seconda si occupa delle politiche urbane messe in campo dalla Municipalità - nello specifico in relazione all’edilizia residenziale e al problema dell’abusivismo edilizio a Gerusalemme Est - mostrando come esse si articolino lungo una linea di discriminazione etnica nei confronti della popolazione arabo-palestinese. La natura del saggio è intenzionalmente prettamente descrittiva, demandando a brevi sezioni, introduttiva e conclusiva, la definizione del quadro teorico-interpretativo di riferimento.
L’operazione legata all’esposizione mondiale del 1998 ha rappresentato il più importante intervento urbanistico realizzato nell’ambito dell’Area metropolitana di Lisbona nel corso dell’ultimo decennio. Obiettivo dell’articolo è quello di valutare, partendo dall’analisi dei documenti ufficiali di programmazione relativi all’area, i risultati di questa complessa operazione urbanistica, e di compararli con gli obiettivi dichiarati in partenza dagli attori coinvolti nella gestione del processo, individuando eventuali divergenze tra questi ultimi e la realtà dei fatti.