RISULTATI RICERCA

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Mario Bertolini, Francesca Neri

Il notes magico oggi

PSICOANALISI

Fascicolo: 2 / 2010

Gli autori discutono a partire dal lavoro di Freud sul notes magico, cosa possa oggi, anche alla luce delle recenti informazioni delle neuroscienze, intendersi per tracce mnestiche e quali differenze possano essere identificate tra queste e il ricordo. In particolare discutono l'impossibilità di avere ricordi di condizioni traumatiche che percepite e memorizzate, non riescono ad essere ricordate come esperienza di sé. Per questo la ripetenza compulsiva del momento traumatico può essere letta come impossibilità di ricordo e dunque percezione ripetuta, e va riconosciuta e rielaborata nel transfert . Viene discusso un caso clinico esemplificativo.

Jacqueline Amati-Mehler

Note sulla memoria

PSICOANALISI

Fascicolo: 2 / 2010

L’Autrice riflette sul rapporto tra "iscrizione" delle tracce mnestiche - corrispondenti alle rappresentazioni di cosa e di parola - e le vicissitudini della simbolizzazione e del tempo intrapsichico, entrambi protagonisti della complessa posta in gioco tra la prima e la seconda topica freudiana.

Fatima Sarsfield Cabral

I temp(l)i del tempo

PSICOANALISI

Fascicolo: 2 / 2010

Il concetto di Augé di "tempo puro" e l’emozione provata nel guardare le rovine dei templi, inducono l’Autrice a fare un’analogia con l’esperienza emozionale all’interno del setting analitico dove i momenti di profonda emozione estetica condivisi da paziente e analista permettono di accedere a un movimento interiore di costruzione o ricostruzione della dimensione spazio-temporale.

Gregorio Kohon

Amore nel transfert. Identificazione primaria e imago materna

PSICOANALISI

Fascicolo: 2 / 2010

In un nutrito numero di pazienti donne sembra esistere un’identificazione primaria con un’imago materna che viene vissuta solo in termini estremi. L’imago materna rappresenta una figura onnipotente, totipotente, sublime, che ispira paura, protettiva e sacra, personificando al tempo stesso una figura vulnerabile e patetica, dominata dalla tristezza, malattia e inibizione. Il ricordo inconscio del legame e delle lotte del soggetto con questa imago primaria di una madre/seno costituisce il background (mitico) contro il quale si svilupperanno in seguito le relazioni oggettuali. Queste verranno rievocate, rivisitate e ri-vissute nella situazione del transfert. Conformemente con la visione di Freud nel Progetto, ciò costituisce un trauma che viene ri-creato, sviluppato e compreso solo nell’après coup attraverso il lavoro di analisi.

Recensioni

ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO

Fascicolo: 2 / 2010

Daniele Binci

E-government ed innovazione nella Pubblica Amministrazione: la riforma dei servizi di Stato civile

ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO

Fascicolo: 2 / 2010

I processi di riforma e di ammodernamento che stanno interessando le Pubbliche Amministrazioni dai primi anni ’90 hanno l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi compatibilmente con la diminuzione della spesa pubblica. In questo quadro l’e-government rappresenta un ambito di innovazione ad alto potenziale, in quanto l’uso di tecnologie innovative è in grado di incidere positivamente sulla gestione dei processi manageriali ed operativi attraverso un risparmio sui costi, una maggiore velocità di erogazione ed una migliore qualità dei servizi. Questo contributo si inserisce nel dibattito sull’e-government ed informatizzazione nelle Pubbliche Amministrazioni e vuol fornire, sotto il profilo gestionale, una rappresentazione dell’attuale funzionamento dello Stato Civile, area strategica, sottoposta ad un processo di cambiamento tecnologico ed organizzativo iniziato con il DPR. 396/2000. Dopo una breve panoramica sull’e-government e sui vantaggi che l’uso delle ICT apportano all’operato delle pubbliche amministrazioni, viene fornito un approfondimento sul ridisegno dei processi (BPR), strumento tecnico attraverso cui le riforme ed in generale i progetti di cambiamento si possono implementare. A conclusione del contributo viene discussa la riforma di Stato Civile attraverso il confronto tra il TO-BE così come delineato dalla riforma e l’AS-IS tuttora realizzato nella pratica dagli Ufficiali di Stato Civile.

Antonio Thomas, Renato Passaro

Prospettive e criticità delle aziende di gestione dei servizi aeroportuali. Un’analisi territoriale

ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO

Fascicolo: 2 / 2010

Il contributo intende rappresentare la situazione attuale e prospettica dei gestori dei servizi aeroportuali del Mezzogiorno alla luce della privatizzazione che sta determinando l’ingresso di società private in un’area finora saldamente in mano pubblica; con le conseguenze che ciò comporta in termini di dimensionamento dell’offerta e di prezzi dei servizi resi. Una situazione che potrebbe rivelarsi problematica per tutti quegli aeroporti la cui redditività non consente di perseguire le condizioni di autosufficienza o di raggiungere una dimensione competitiva a livello nazionale ed internazionale. Per sperare di inserirsi con successo nei flussi di traffico, gli scali dovranno attrezzarsi adeguatamente con consistenti investimenti, sia in fase realizzativa sia nella manutenzione delle strutture, in quanto la presenza di una dotazione adeguatamente estesa e funzionale è un prerequisito per l’attrazione delle aerolinee; dunque all’espansione dei volumi di passeggeri e merci. Basandosi sull’analisi di dati ufficiali, sui riscontri di pregresse indagini empiriche e su interviste dirette a testimoni privilegiati, si valutano le prospettive dei gestori aeroportuali alla luce della loro aspirazione di configurarsi come un vero e proprio sistema mirante a soddisfare una domanda crescente di mobilità.

Clara Benevolo, Mario Grasso

L’internazionalizzazione dei tour operator. Un’indagine in Italia

ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO

Fascicolo: 2 / 2010

Nell’ambito delle imprese turistiche, particolare interesse assume il comparto dei tour operator e, quindi, l’esame dei loro comportamenti strategici, con particolare riferimento ai processi di internazionalizzazione. L’articolo presenta i risultati di un’indagine diretta che ha avuto lo scopo di rispondere ai seguenti quesiti: quando le imprese turistiche e, in particolare, i tour operator possono essere definiti internazionalizzati? Quali sono i percorsi e le modalità utilizzabili per l’espansione all’estero e quali quelli adottati dai tour operator italiani? In particolare, l’indagine ha studiato se, ed in quale misura, i tour operator italiani, apparentemente internazionalizzati per la natura dell’attività svolta, siano orientati ad un’espansione sui mercati esteri. Il lavoro considera la tendenza dei tour operator all’internazionalizzazione rispetto alla clientela ed ai fornitori, la loro propensione agli investimenti all’estero, la commercializzazione all’estero e gli ostacoli incontrati in tale attività, l’importanza attribuita alla concorrenza delle imprese straniere sul territorio nazionale. Ne emerge un primo quadro sui processi di internazionalizzazione dei tour operator italiani ed alcune indicazioni prospettiche.

Ruggero Sainaghi

Eventi fieristici e performance delle imprese alberghiere

ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO

Fascicolo: 2 / 2010

Il presente scritto riflette sul complesso intreccio esistente tra la strategia di destinazione e i risultati competitivi delle imprese alberghiere. L’ipotesi di fondo è che i tratti morfologici delle stagionalità siano legati più al posizionamento complessivo della destinazione che non alla strategia aziendale messa in campo dalle singole imprese. Detto diversamente, le stagionalità tendono ad assumere una certa omogeneità per le imprese locali e sono difficilmente modificabili attraverso le scelte di posizionamento. L’analisi si basa sui dati giornalieri di occupazione e prezzi di un campione di 29 imprese alberghiere localizzate a Milano ed operanti nella categoria 4 stelle. Ai valori giornalieri è stato sovrapposto il calendario, sempre giornaliero, di Fiera Milano, degli anni 2006-2008, ottenendo oltre 30 mila osservazioni. Le evidenze empiriche, nel loro complesso, mostrano il rilievo che il comparto fieristico riveste per la città. Le fiere sono capaci di creare un gap positivo nel ricavo medio per camera disponibile pari al 52% nei giorni feriali e all’82% in quelli festivi. Tuttavia, l’analisi dei singoli giorni fiera mostra effetti alquanto differenziati. Circa un terzo dei giorni fiera feriali non origina ricadute significative né sull’occupazione, né sul prezzo; questa percentuale sale a poco più del 40% nei giorni festivi. Le ricadute sulle imprese del campione sono consistenti in presenza: di manifestazioni contraddistinte da un’ampia apertura internazionale, di una contemporaneità di più eventi nello stesso giorno, di eventi particolarmente grandi.

Enrico Di Taranto

Il co-branding nell’industria alberghiera: un caso di studio

ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO

Fascicolo: 2 / 2010

Il presente lavoro si colloca all’interno del filone di studi che approfondisce le potenzialità e i rischi degli accordi di co-branding nel settore turistico-alberghiero. La formazione di tali accordi è generalmente finalizzata ad allargare il raggio d’azione delle marche coinvolte, ad incrementarne la reputazione al fine di entrare in nuovi mercati, comprendere e presidiare nuove frontiere tecnologiche, ridurre i costi attraverso le economie di scala e/o di condivisione nonché rinnovare l’immagine aziendale (Collesei e Checchinato, 2007; Busacca e Bertoli, 2006). Se fino ad anni relativamente recenti tali accordi hanno riguardato soprattutto le relazioni di tipo verticale e orizzontale, negli ultimi tempi sono andati invece acquisendo rilevanza gli accordi di tipo laterale, in cui la relazione per la condivisione della marca s’instaura fra imprese che operano in settori merceologici differenti: i partner sono cioè aziende che, pur collaborando in alcune attività, mantengono la propria vocazione a competere in ambiti distinti (Bertoli, 1995; Della Corte e Sciarelli, 2003). In particolare, obiettivo del lavoro sarà quello di presentare una iniziativa di cobranding laterale sviluppata da due imprese di grande tradizione e operanti in settori differenziati: l’Hotel "Il San Pietro" di Positano - tra gli alberghi più prestigiosi al mondo - e la Ceramica Stingo - antica manifattura di maioliche artistiche protagonista del panorama proto-industriale dell’area napoletana. Due imprese, dunque, lontane per settore di attività, ma vicine per allure, tradizione e qualità, hanno dato vita ad una efficace simbiosi che testimonia come marchi di eccellenza possano interagire, potenziarsi a vicenda e, per quanto riguarda il settore turistico, rappresentare un peculiare fattore di attrattività di cui l’impresa ricettiva deve dotarsi per posizionarsi in una situazione di vantaggio rispetto ai concorrenti.

Guido Alpa

I rimedi di diritto privato nella normativa di derivazione comunitaria

ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO

Fascicolo: 2 / 2010

L’applicazione del principio di effettività combinato con il principio di sussidiarietà e con il principio della prioritaria competenza del legislatore nazionale e del preventivo ricorso ai rimedi previsti dal sistema processuale nazionale rispetto alla competenza del legislatore comunitario e alla operatività dei rimedi previsti in ambito comunitario per la violazione di normative comunitarie, modella la disciplina dei rimedi previsti dall’ordinamento interno: si tratta sia di rimedi concernenti la violazione di normativa comunitaria, sui quali si è raccolta vasta letteratura, sia di rimedi concernenti i rapporti di diritto privato disciplinati dall’ordinamento comunitario nelle materie di propria competenza. In queste pagine mi occuperò di questo secondo aspetto. Comunque, in ciascuno dei due settori la disciplina dei rimedi e la loro applicazione da parte del giudice è affidata al diritto interno, sempre che esso provveda a tutelare gli interessi protetti in modo adeguato; altrimenti sovviene l’ordinamento comunitario. In questo senso il ricorso ai rimedi comunitari è solo residuale.

Riccardo Varaldo, Daniele Dalli, Riccardo Resciniti, Annalisa Tunisini

Marketing e intangibles per la competitività delle medie imprese italiane

ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO

Fascicolo: 2 / 2010

Il paper analizza il ruolo del marketing soprattutto nelle sue componenti più intangibili nelle strategie competitive delle medie imprese industriali italiane di successo. In particolare, si individuano le scelte di posizionamento di queste imprese e si esamina attraverso quali politiche di branding, pricing e comunicazione e quali relazioni di canale esse sono realizzate. Finalità ultima del paper è l’identificazione dei modelli di successo nella gestione del marketing e l’analisi dei casi mira ad evidenziare come a) l’eccellenza di marketing segue a un generale recupero di competitività che si basa sul distacco dai modelli imprenditoriali tradizionali e sull’adesione a un modello d’impresa manageriale che gestisce direttamente il rapporto con i mercati, b) l’eccellenza di marketing esprime di rado una via italiana al marketing in senso stretto, quanto piuttosto una corretta applicazione dei principi del marketing tout court in grado di valorizzare il patrimonio di risorse cui sono applicati. Sul piano metodologico il paper si avvale dell’analisi dei risultati di 29 casi di studio di medie imprese con performance superiori alle medie dei rispettivi settori (alimentari, prodotti per la persona, prodotti per la casa, meccanica leggera, cantieristica). La ricerca è stata promossa dalla Società Italiana di Marketing e ad essa hanno partecipato 29 gruppi di ricerca di 21 atenei diversi.

QT Quaderni di Tecnostruttura

Fascicolo: Suppl. 39 / 2010

QT Quaderni di Tecnostruttura

Fascicolo: Suppl. 39 / 2010

QT Quaderni di Tecnostruttura

Fascicolo: Suppl. 39 / 2010

QT Quaderni di Tecnostruttura

Fascicolo: Suppl. 39 / 2010