RISULTATI RICERCA

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La storia delle politiche migratorie italiane degli ultimi trent’anni è una storia di fallimenti. Malgrado il rafforzamento dei controlli e l’inasprimento delle sanzioni, in venticinque anni sono state approvate sette leggi di sanatoria, più altre misure di regolarizzazione non dichiarata, come i decreti flussi. I fabbisogni di manodopera per l’assistenza degli anziani a domicilio sono una delle ragioni principali di questo insuccesso regolativo. Donne e anche uomini immigrati sono sempre più coinvolti nella fornitura di servizi di cura nei paesi del Nord globale. Nei paesi del Sud Europa, ma in misura crescente anche in paesi come l’Austria e la Germania, il lavoro di cura degli immigrati è incorporato in uno specifico care regime: è svolto principalmente presso il domicilio degli assistiti, spesso sulle 24 ore, in coabitazione, in modo da puntellare un sistema in cui la famiglia rimane il luogo centrale delle cure per le persone in condizioni di fragilità. In secondo luogo, impiega un ampio numero di lavoratori in condizione irregolare sotto il profilo contrattuale e spesso anche dello status legale. L’articolo presenta i risultati di varie ricerche sul tema condotte in Italia nell’arco di un decennio (2002-2012). Discute come l’immigrazione irregolare è di fatto tollerata, quando è inserita al servizio dei crescenti bisogni delle famiglie autoctone; come funziona il sistema definito "welfare parallelo"; e come le assistenti familiari immigrate trovano possibilità di agency, malgrado i vincoli normativi e lo sfruttamento che spesso subiscono.

Andrea Bellini

Gli avvocati e i paradossi della regolazione delle professioni: un esercizio autoriflessivo

SOCIOLOGIA DEL LAVORO

Fascicolo: 135 / 2014

L’articolo illustra i primi risultati di una ricerca sugli avvocati di Firenze. Attraverso un’analisi di focus group con i rappresentanti delle associazioni forensi attive sul territorio, l’autore sviluppa una riflessione sul mutamento del profilo sociale dell’avvocatura. Contestualmente, analizza i problemi di funzionamento dei meccanismi di controllo dell’accesso alla professione e del mercato del lavoro professionale e il ruolo giocato dai principali attori della regolazione.

L’articolo affronta il tema della rappresentanza di genere e della sua regolazione, proponendo un’analisi del percorso di implementazione della legge Golfo-Mosca, che introduce le quote di genere nei vertici delle società italiane quotate. L’obiettivo è, da un lato, approfondire la percezione e la rappresentazione degli insider nei confronti di uno shock esogeno che modifica gli assetti di potere esistenti; dall’altro, mettere in luce le strategie di adattamento messe in atto dagli attori e gli effetti inattesi o perversi dell’azione regolativa.

Marco Di Giulio, Maria Tullia Galanti, Cecilia Manzo, Francesco N. Moro

Un nuovo "ircocervo". Privatizzazioni, regolazione e ibridizzazione nelle aziende multi-utility italiane

SOCIOLOGIA DEL LAVORO

Fascicolo: 135 / 2014

Il processo di privatizzazione che ha coinvolto le aziende municipalizzate in Italia a partire dagli anni ’90 ha portato alla formazione di compagnie multi-utility quotate in Borsa ma con maggioranza di capitale in mano dei Comuni che operano in mercati ad alta densità (e incertezza) regolativa. Questo nuovo assetto ha creato incentivi misti per le nuove aziende, e l’emergere di modelli di governance e strategie d’impresa molto diverse e talvolta inconsistenti.

Franco Chiarello, Lidia Greco

La privatizzazione delle regole: l’ILVA di Taranto

SOCIOLOGIA DEL LAVORO

Fascicolo: 135 / 2014

L’articolo analizza il caso dello stabilimento ILVA di Taranto per riflettere sul fallimento della privatizzazione dell’impianto siderurgico. La sostanziale sottovalutazione delle necessità istituzionali connesse a tale processo e la privatizzazione dell’assetto regolatorio da parte di una grande azienda privata hanno portato alla crisi di questo modello di regolazione e alla generazione di reazioni difensive da parte della società locale che ha cominciato a proteggere la sua coesione e la sua stessa esistenza.

Barbara Giullari

La sociologia economica, del lavoro e dell’organizzazione e i fallimenti della regolazione

SOCIOLOGIA DEL LAVORO

Fascicolo: 135 / 2014

Il saggio presenta il volume ed è preceduto da una breve premessa generale. Nella prima parte è delineato lo "stato dell’arte" del quadro interpretativo offerto dalla sociologia economica sul tema della regolazione, le principali problematiche e gli sviluppi più recenti; allo stesso tempo delinea il "fil rouge" del volume. La crisi del capitalismo organizzato è caratterizzato da differenze significative tra paesi e modelli - influenzati dal contesto istituzionale e culturale di appartenenza - e, allo stesso tempo, è contrassegnata dalla diffusione di dinamiche comuni; così la tendenza alla differenziazione e alla convergenza coesistono e si intrecciano. In questo contesto, i saggi nel volume analizzano gli errori specifici, locali e settoriali dei processi di ridefinizione della regolazione in Italia, e il ruolo svolto dagli attori e livelli, meccanismi e strumenti di regolazione.

Maria Letizia Pruna

Introduzione. "What Went Wrong": la crisi e i fallimenti della regolazione

SOCIOLOGIA DEL LAVORO

Fascicolo: 135 / 2014

In questa breve introduzione si argomenta la scelta del tema dei fallimenti della regolazione per i lavori del convegno 2013 della sezione Economia Lavoro Organizzazione dell’Associazione Italiana di Sociologia. Il tema è messo in relazione con la crisi economico-finanziaria iniziata nel 2008 e sfociata nella "Grande Recessione", che ha reso evidenti errori e fallimenti - anche di lungo periodo - del mercato, prima di tutto, ma anche dello Stato. Vengono richiamati alcuni ambiti in cui si colgono i segni di tali fallimenti e i profondi cambiamenti nella stratificazione sociale a livello nazionale e su scala globale, che rappresentano la nuova base sociale con cui la regolazione dell’economia dovrà fare i conti.

A cura della Redazione

Abstract

SOCIOLOGIA URBANA E RURALE

Fascicolo: 104 / 2014

A cura della Redazione

Recensioni

SOCIOLOGIA URBANA E RURALE

Fascicolo: 104 / 2014

Giovanni Pieretti, Marianna Brizzi

Tra ricreazione e formazione: il caso dei centri giovani della provincia di Bolzano

SOCIOLOGIA URBANA E RURALE

Fascicolo: 104 / 2014

Le politiche di sviluppo per i giovani adottate a partrire dagli anni ’80 hanno visto configurare spazi a loro dedicati, i centri giovani. Questi luoghi si muovono lungo due assi di intervento, ricreativo e formativo. Il contributo è indirizzato ad illustrare alcune evidenze raccolte in una ricerca condotta nella Provincia Autonoma di Bolzano nel 2009 rispetto ai centri giovani. Tale ricerca ha promosso evidenze rispetto alla caratterizzazione tipologica di tali spazi, definendone il perimetro degli interventi e fornendo spunti per la progettazione di strategie ed azioni future indirizzate alla crescita della capacità ed abilità dei giovani.

In questo articolo, l’autore si propone di analizzare le pratiche attuate da persone senza fissa dimora negli spazi pubblici. Piuttosto che soffermarsi sulle cause della transizione alla vita di strada, si vuole comprendere come questi individui sono in grado di sviluppare relazioni sociali e creare un proprio spazio di vita e adattarsi alla città. Attraverso il lavoro sul campo nei quartieri della Goutte d’Or a Parigi e la Shaughnessy Village a Montreal, l’autore mostra le pratiche di appropriazione che partecipano all’elaborazione di un proprio "chez soi" per queste persone senza dimora.

Jorge Sequera, Michael Janoschka

Politiche di gentrification nel centro storico di Madrid: creatività, produzione culturale e commercio al dettaglio

SOCIOLOGIA URBANA E RURALE

Fascicolo: 104 / 2014

L’implementazione di politiche selettive e di strategie di partnership tra settore pubblico e privato ha trasformato radicalmente la composizione sociale nel centro storico di Madrid. Puntando sulla creatività, la produzione culturale e il commercio al dettaglio quali fattori chiave per attrarre nuovi stili di vita, il centro della città è stato riconvertito in uno spazio altamente commercializzato e segregato. In questo articolo, l’autore esamina il modo in cui le politiche di gentrification sono state applicate a Madrid negli ultimi venti anni a partire dall’analisi di due casi studio.

Georgia Alexsandri

Processi di gentrification e paure urbane ad Atene durante la crisi

SOCIOLOGIA URBANA E RURALE

Fascicolo: 104 / 2014

Nella città di Atene, la crisi economica ha provocato un rallentamento dei processi di gentrification. Nella prima parte di questo articolo si introdurranno le spazialità produttrici di gentrification nella capitale greca. Nella seconda viene analizzato il modo in cui le paure nel centro della città costituiscono il Cavallo di Troia di tali processi nella zona di Metaxourgio qui presa in esame.

L’obiettivo dell’articolo è quello di analizzare le pratiche, i processi e le interpretazioni dei codici di legittimità ed illegittimità che intervengono nella costruzione dello spazio pubblico ad Atene in tempi di crisi socio-politica. Nell’articolo si tenta di identificare come la discontinuità, la frammentazione e l’incertezza riguardo al futuro condizionano le politiche relative allo spazio pubblico. Sulla base dell’analisi delle diverse esperienze che danno forma allo spazio pubblico ad Atene, l’articolo sostiene che gli attuali interventi urbani neoliberali sono parte di un più ampio progetto di "ristrutturazione" dello stato, servendo inoltre a riaffermare la legittimità delle autorità istituzionali di fronte al cambiamento.

Mehmet Baris Kuymulu

Growth and revolt: resisting urban redevelopment in turkey

SOCIOLOGIA URBANA E RURALE

Fascicolo: 104 / 2014

Quando la resistenza di 25 attivisti per proteggere delle case popolari si è scontrata con le gravi violenze commesse dalla polizia ad Istanbul nel maggio 2013, le città turche hanno visto una rapida mobilitazione di milioni di persone, trasformando così una piccola protesta in una grande insurrezione. Seguendo il percorso che ha portato alla mobilitazione politica di Gezi Park ad una scala più ampia (di quartiere, di città e poi di nazione), la prima parte dell’articolo analizza la geografia politica dell’insurrezione. Nella seconda parte si fa un passo indietro, considerando la politica economica turca dell’ultimo decennio; questa ha generato una resistenza molto articolata sebbene circoscritta, resistenza che è poi esplosa nelle città turche. L’articolo, dunque, tratta la rivendicazione del diritto alla città in Turchia in relazione alla politica economica che ha di fatto scatenato una tale mobilitazione.

Questo articolo è frutto di un lavoro di ricerca condotto nel 2013 a Marsiglia, in occasione della Capitale Europea della Cultura. Nel delineare una tipologia delle molteplici forme di investimento dello spazio in relazione ad un evento - dall’astensionismo al più attivo coinvolgimento, come adesione e come critica - l’autore sottolinea la specificità del modello di utilizzo non normato dello spazio, interrogandosi sull’opportunità di concepire uno spazio ibrido, intermedio fra le categorie interpretative di pubblico e privato, che possa eventualmente definirsi comune.

i Giner Josepa Cucó

En aras de la globalización neoliberal: los barrios del water front de Valencia

SOCIOLOGIA URBANA E RURALE

Fascicolo: 104 / 2014

A Valencia, come in altre città spagnole, sono emerse delle tendenze neo-liberali che, accompagnate da tutti i loro splendori e miserie, ne hanno sconvolto il sistema sociospaziale provocando tensioni e conflitti. L’articolo considera l’impatto di alcune recenti politiche sul waterfront della città, che hanno causato una serie di sventure ed aumentato precarietà e insicurezza, nonché limitato l’accesso a beni e servizi che caratterizzano la cittadinanza locale. Gli abitanti di Valencia, comunque, non hanno rinunciato ai propri diritti: hanno dato vita a piattaforme di cittadini e rivitalizzato vecchie associazioni di quartiere, avanzando proposte costruttive per il futuro dei quartieri stessi e delle zone costiere.

Alessandra Olivi

Il laboratorio urbano della città mediterranea

SOCIOLOGIA URBANA E RURALE

Fascicolo: 104 / 2014

Le irregolari dinamiche di trasformazione delle città contemporanee richiedono un rinnovato sforzo analitico e comparativo per la comprensione delle logiche e dei meccanismi su cui si sostengono. Partendo da questa premessa, l’autrice pone l’accento sull’importanza di ampliare il dibattito in seno al mainstream accademico anglosassone con i contributi provenienti dagli studi prodotti nel sud del mondo. In questo contesto, le città del mediterraneo sono considerate un terreno fertile per esplorare non solo i meccanismi di riproduzione del progetto urbano neoliberale ma anche le forme alternative di spazialità e di partecipazione politica che si plasmano nei movimenti di protesta e nei conflitti urbani.

Enrico Visani

Recensioni

RIVISTA DI PSICOTERAPIA RELAZIONALE

Fascicolo: 39 / 2014