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Diletta Tega

Welfare e crisi davanti alla Corte Costituzionale

GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI

Fascicolo: 142 / 2014

Il saggio considera le risposte della Corte costituzionale alle questioni sollevate sulle misure di austerità che per fronteggiare la crisi finanziaria hanno inciso anche sui diritti di welfare. La conclusione è che la Corte costituzionale, non avendo dovuto misurarsi con interventi estremi come quelli verificatesi in altri Paesi, ha potuto mantenere un atteggiamento prudentemente rispettoso delle scelte politiche. Del resto questa giurisprudenza ha messo in luce caratteristiche costituzionali dei diritti sociali già emerse in passato quando la Corte stessa ebbe a giudicare di altre misure restrittive adottate in occasione di precedenti crisi finanziarie.

Antonio Lo Faro

Compatibilità economiche, diritti del lavoro e istanze di tutela dei diritti fondamentali: qualche spunto di riflessione dal caso italiano

GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI

Fascicolo: 142 / 2014

Il saggio intende indagare il rapporto tra diritto del lavoro e crisi economica nella prospettiva dei diritti fondamentali, prendendo spunto dal caso italiano. L’analisi non è peraltro incentrata sulle azioni intraprese dal legislatore interno nel dichiarato intento di fronteggiare la crisi, quanto piuttosto sulle reazioni che tali riforme hanno suscitato nelle sedi nazionali e sovranazionali deputate alla tutela dei diritti fondamentali. I profili tematici individuati quali terreni sui quali condurre l’indagine sono costituiti dalla riduzione dei trattamenti economici disposta in danno dei pubblici dipendenti; dalle molteplici riforme che hanno interessato la disciplina del contratto a termine nel settore pubblico così come nel settore privato; dalle tormentati vicende vissute dal diritto sindacale italiano a partire dal caso Fiat. L’analisi si conclude evidenziando le insufficienti risposte sin qui fornite rispetto alla legislazione della crisi, indicando per altro verso alcuni insospettati percorsi giurisprudenziali e istituzionali attraverso i quali i diritti sociali fondamentali possono incidere sui cambiamenti in atto.

Francesca Bassetti

Il lavoro in somministrazione: la fornitura di personale e la disciplina del rapporto di lavoro (con l’agenzia)

GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI

Fascicolo: 142 / 2014

L’autrice affronta il tema del lavoro tramite agenzia osservando come la fungibilità della somministrazione a tempo determinato con l’assunzione diretta a termine abbia influenzato la collocazione sistematica del primo istituto. Per tali fattori il rapporto di lavoro con l’agenzia non sembra aver guadagnato una sufficiente autonomia rispetto al rapporto "di fatto" con l’utilizzatore. L’autrice analizza dunque entrambi i rapporti predetti, sottolineandone gli elementi distintivi. Muovendo dalla premessa secondo cui il lavoratore sia inserito (anche) nell’organizzazione produttiva dell’agenzia, suggerisce che l’assunzione a tempo indeterminato possa divenire una forma non marginale di impiego nel settore. In tale direzione si muove la contrattazione collettiva, incentivando economicamente le assunzioni e prevedendo che in mancanza di missioni cui destinare il lavoratore in disponibilità gli enti bilaterali ne coprano i costi durante percorsi di riqualificazione e formazione professionale. In questa prospettiva, nella parte conclusiva, l’autrice discute il tema del licenziamento per mancanza di missioni cui destinare il lavoratore.

Pier Antonio Varesi

I livelli essenziali concernenti i servizi per l’impiego e la sfida della "garanzia per i giovani"

GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI

Fascicolo: 142 / 2014

Il saggio ricostruisce l’evoluzione della disciplina dei «livelli essenziali delle prestazioni» di cui all’art. 117 Cost. in materia di servizi per l’impiego e di politica attiva del lavoro, con particolare attenzione alle novità introdotte dalla legge n. 92/2012. In questo contesto, l’autore inquadra la «Garanzia per i giovani» come esempio di attuazione dei «livelli essenziali» riferiti ad uno specifico target (i giovani fino a 29 anni) e ne coglie gli elementi di anticipazione della riforma strutturale del sistema

Salvatore Spagano

La diffusione del comportamento dovuto: una postilla alla teorica giuridica di Hayek

ECONOMIA PUBBLICA

Fascicolo: 1 / 2014

This work deals with an unresolved question left open by Hayek: which are the circumstances that lead to prefer a formalized rule to a spontaneous one? This paper suggests that spontaneous and formal rules do not cancel out each other, but are the results of two distinct approaches on just one reality, which did not catch its dynamic indivisibility. It is true that a behavioural rule survives thanks to its efficiency, but it is not true that the autopoiesis of the norm is efficient per se.

This paper aims at stimulating the debate on the likely revision of the Italian system of university student grants, with particular attention to the possible solutions capable of promoting a more meritocratic system. After a survey of the current legislation on the students’ right to education and of the role of State and Regions on this subject, a statistical analysis is performed on a sample of 1,413 students belonging to three cohorts of freshmen enrolled in the BA programme at the University of Pavia in the academic years 2002/2003, 2003/2004 and 2004/2005. A first result of the analysis is that the high school degree grade is a good predictor of the probability of maintaining the grant for the first year (on the basis of current criteria), as well as for the whole three-year cycle of studies. The high school grade is also a good predictor of the probability of getting the BA degree in regular time and with a high mark (99/110 or more). Consequently, we argue that policy makers should consider the hypothesis of re-introducing the high school degree grade as a criterion for selecting freshmen eligible for grants. We also assess the hypothesis of establishing more restrictive merit criteria for obtaining university scholarships. The analysis proposes some solutions tions capable of stimulating students to obtain better results, while at the same time maintaining a good number of students eligible for grants.

Giulio Tagliavini, Beatrice Ronchini

Profili di finanza e governance dei progetti di housing sociale

ECONOMIA PUBBLICA

Fascicolo: 1 / 2014

In this period of deep economic crisis, a growing number of Italian families are facing the "housing problem". Despite dwindling public resources and several constraints imposed by the EU regulation, social housing is rising up the political agenda in order to address the "affordable housing shortage" in a direct and holistic way. In Italy there is an urgent need for ethical private actors to enter the social housing sector. Besides the principle of cheap housing, this new approach also involves other concerns such as new types of dwellings, building quality, energy saving and the creation of tight-knit communities. In light of the new legislative framework for the delivery of social housing in Italy, this paper gives an overview of the major trends in the national sector, with a focus on discussing the governance issues and the new funding models.

Roberto Dell'Anno, Morena De Stefano

Un indicatore sintetico dell’Illusione Finanziaria. Un tentativo di stima per l’Italia

ECONOMIA PUBBLICA

Fascicolo: 1 / 2014

The fiscal (or financial) illusion refers to the mechanisms that affect the perception of the economic agent about the subjective evaluation of costs and benefits of public policies. This paper aims to contribute to a long and still ongoing discussion in the empirical literature regarding the relevance of fiscal illusion for the current tax systems. Authors review main empirical literature on fiscal illusion in order to estimate an overall index of fiscal illusion. The index is estimated for the Italian economy over the period 1995-2009 by applying Factor analysis approach. Fiscal illusion has decreased from 1995 to 2003, later it has remained steady up to 2009.

Francesco Decarolis, Cristina Giorgiantonio

Qualificazione, aggiudicazione e subappalti nei lavori pubblici: cosa insegnano le riforme locali?

ECONOMIA PUBBLICA

Fascicolo: 1 / 2014

The presence of a pervasive and evolving local regulation in the Italian public procurement offers a way to study the effects of a vast series of reforms involving firms qualifications, contracts awarding and subcontracting. This paper documents the legal aspects of these local regulations and, for some of these rules, exploits their changes over time to analyze their effects on firms participation, winning bids, renegotiations and subcontracts. The paper also investigates how the type and availability of data affects the robustness of the effects of the different reforms evaluated. Finally, it also compares the estimates obtained to those coming from the recent experimentation undertaken by the municipality of Turin regarding the auction formats..

Antonio Affuso, Guido Nannariello

Riforma degli incentivi e aziende di servizi: una quantificazione delle risorse

ECONOMIA PUBBLICA

Fascicolo: 1 / 2014

The debate regarding the issue of incentives for service firms has intensified due to the persistence of a stagnation phase of the Italian economy that has driven operators to request additional assistance to support their economic activities. In this scenario, it is interesting to see how the resources allocated to firms, in general, and service firms in particular, have changed in recent years in order to gauge the extent of public intervention in terms of amount of concessions made available to firms. At the same time, many have claimed the need for rationalization of forms designed to help service firms, since the incentive system currently in force, seems to be characterized by an excessive number of available financial instruments (credits ‘tax, tax relief, investment grants, measures to guarantee, etc.) and certain cumbersome and slow procedures for spending. In this sense, the decree for the reorganization of the incentives established by Law No. 99 July 23, 2009, not converted on time, had planned to reduce stimulation procedures - Auto, evaluation and negotiation - depending on the size and financial sector intervention. The main objective of this paper is to provide an estimate of the resources made available to the company system in the last year restoring, where possible, joint sectorial and territorial incentives provided. The secondary objective is to examine the reorganization of the draft decree provided as a useful quantification of the resources that would be merged in the Fondo unico per il finanziamento degli interventi, intended for businesses.

Grazia Lomolino, Greta Falavigna, Roberto Ippoliti

Implementazione di un programma di controllo delle infezioni ospedaliere: un’analisi di costo ed efficacia

MECOSAN

Fascicolo: 89 / 2014

Il presente studio espone un’analisi di costo-efficacia circa l’implementazione di uno strumento di controllo delle infezioni respiratorie nei pazienti sottoposti a ventilazione meccanica in Terapia Intensiva, definita Ventilator Associated Pneumonia (VAP). L’analisi empirica presentata nell’articolo ha come obiettivo quello di confrontare l’incidenza delle VAP prima e dopo l’applicazione della procedura definita Ventilator Bundle (VB). I risultati della presente analisi si focalizzano da un lato sull’efficacia del trattamento, calcolando la riduzione della probabilità di contrarre la VAP; dall’altro sul risparmio di costi derivante dalla mancata infezione. La rilevanza dei risultati ottenuti non è solamente di tipo "clinico" ma anche di natura manageriale ed economica in quanto se da un lato la riduzione dei costi migliora le performance economiche dell’azienda ospedaliera, dall’altro, la diminuzione dei casi di VAP migliora la reputazione dell’azienda sanitaria sul mercato nazionale dei servizi assistenziali. I risultati del modello empirico confermano l’efficacia della procedura, suggerendo che l’implementazione del VB, a parità di condizioni, è stato in grado di ridurre l’incidenza delle VAP dello 0.84%, con un risparmio complessivo nel periodo considerato di 73.69 giornate di degenza ospedaliera.

Il tema della "certificabilità" dei bilanci delle aziende sanitarie pubbliche inizia, di fatto, con il percorso teso a monitorare e valutare la qualità del dato contabile e non può certo dirsi semplice/lineare in primo luogo per quelli che sono gli aspetti tecnico-contabili che "intrinsecamente" contraddistinguono le aziende che ne fanno parte. Può pertanto essere interessante tentare di esaminare quelle che sono le esperienze a vario titolo già intraprese in alcune regioni. Con il presente lavoro si è cercato di analizzare il percorso compiuto fino a questo momento da parte della Regione Emilia-Romagna, essendo questa una delle realtà che per prime e, forse, in maniera più strutturata, ha inserito procedure gestionali tese a rendere possibile la "certificabilità".

Cesare Cislaghi, Marco Giovanni Rizzo, Francesca Giuliani, Valentina Arena

La struttura dei costi per livello di assistenza e per fattori produttivi nelle aziende sanitarie pubbliche

MECOSAN

Fascicolo: 89 / 2014

Il modello di rilevazione dei costi per livelli di assistenza (modello LA) rileva i costi sanitari di produzione ed erogazione per livello di assistenza a livello aziendale e di Sistema Sanitario Regionale. I recenti provvedimenti normativi introducono il perseguimento di obiettivi di efficienza e misure di razionalizzazione in diversi ambiti gestionali e ribadiscono l’importanza della contabilità analitica per il governo economico degli enti del SSN. Il presente lavoro costituisce un primo tentativo di analisi della struttura del modello LA a livello aziendale; esso presenta i risultati di un’analisi descrittiva circa la composizione percentuale dei principali aggregati di costo che formano il modello ed espone la determinazione degli stessi in relazione alla dislocazione geografica delle aziende, mediante la predisposizione di una cluster analysis.

Fausto Di Vincenzo, Daniele Mascia, Dino Numerato, Domenico Salvatore

Le reti sociali e i professionisti in sanità: una review della letteratura

MECOSAN

Fascicolo: 89 / 2014

Negli ultimi anni le riviste cliniche e di management hanno moltiplicato il numero di studi sul tema delle reti sociali e del capitale sociale dei professionisti nel settore sanitario. La complessità dei task, l’elevata incertezza e la crescente necessità di rispondere in tempi adeguati alle richieste dei pazienti hanno reso di vitale importanza la gestione delle interdipendenze tra organizzazioni, gruppi e singoli professionisti in questo settore. La vastità di contributi richiede un’analisi sistematica della letteratura. Questo articolo presenta una review dei principali lavori scientifici che riguardano il tema delle reti sociali e del capitale sociale tra professionisti in sanità. L’analisi riguarda 76 articoli scientifici selezionati con l’ausilio della piattaforma ISI Web of Knowledge. L’articolo riassume gli antecedenti e le conseguenze delle reti sociali tra i professionisti. La conoscenza di questi antecedenti e di queste conseguenze può essere utile a policy maker e manager aziendali per progettare le aziende sanitarie e facilitare l’introduzione di qualsiasi innovazione organizzativa.

Maria Cucciniello, Claudia Guerrazzi, Greta Nasi, Claudio Dario, Mauro Rizzato, Andrea Favaro

Modelli di governance per l’avvio del Fascicolo Sanitario Elettronico. L’esperienza del Veneto

MECOSAN

Fascicolo: 89 / 2014

Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) rappresenta un’innovazione complessa che interessa molteplici attori con interessi e prerogative diverse. Partendo da una breve sintesi delle evidenze emerse dalla letteratura sui fattori che ne determinano l’adozione e ne influenzano l’implementazione, l’articolo si focalizza su un fattore particolarmente rilevante rispetto ai diversi attori coinvolti nell’implementazione del FSE, cioè la governance e i diversi modelli attraverso cui essa si esplica. Oltre a delineare i principali contributi teorici emersi dalla letteratura, l’articolo analizza il modello di governance adottato nel caso della Regione Veneto, che si contraddistingue per le forti prerogative delle aziende in materia di innovazione. Alla luce della letteratura e del caso della Regione Veneto, si riportano alcune conclusioni rispetto alla governance del FSE.