
Le regioni italiane sono tenute a garantire l’offerta di salute programmata in ragione dei nuovi livelli di assistenza e della revisione della rete ospedaliera. Mentre l’organizzazione dell’offerta di salute si evolve verso nuovi modelli e nuove proposte, il costo del personale risulta condannato alla staticità e alla rigidità del 2004, a causa dell’imposizione di un limite mirato al contenimento della spesa sanitaria inadatto allo scopo per il quale è stato creato. Tale limite fa riferimento a un modello organizzativo superato e non tiene conto delle innovazioni e dei cambiamenti intervenuti nel Servizio Sanitario Nazionale (SSN) negli ultimi 15 anni. Per queste ragioni, gli autori suggeriscono due proposte di lavoro per superare il limite attuale e affrontare le criticità che ha indotto, mediante la creazione di uno strumento di controllo della spesa più flessibile ed elastico, in grado di rappresentare le reali necessità delle aziende sanitarie.