RISULTATI RICERCA

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Umberta Telfener

La danza narcisa

PSICOBIETTIVO

Fascicolo: 1 / 2020

Come sistemici cerchiamo di produrre validità dall’interno (Maturana, 1998); cerchiamo spiegazioni coerenti compatibili con la persona, la sua cultura e la comunità in cui abita. Siamo più attenti alle irregolarità che alle regole, a ciò che appare discontinuo rispetto a ciò che è prevedibile, alle singolarità più che all’universale. Essere sistemici vuol anche dire sostituire alla nozione di verità quella di fiducia e per stabilire una relazione di fiducia dobbiamo renderci vulnerabili, pensare bene dell’altro e pensarlo in evoluzione. Queste nozioni saranno applicate al concetto di personalità narcisista.

Alexandro Fortunato, Mariavittoria Piera Di Febbo

Il narcisismo in età evolutiva. Tra clinica e ricerca

PSICOBIETTIVO

Fascicolo: 1 / 2020

L’articolo propone una riflessione teorica e clinica sul narcisismo in età evolutiva, tentando di creare un dialogo tra clinica e ricerca. Nella prima parte del lavoro, viene sviluppata una breve ricognizione teorica sulla nascita e sullo sviluppo del concetto di narcisismo in psicoanalisi. Nella seconda parte, viene proposto il contributo della ricerca empirica nell’ambito della diagnosi psicodinamica in età evolutiva, volgendo particolare attenzione ai pattern di personalità emergente in cui sono rintracciabili sintomatologie afferenti alle fragilità narcisistiche in età evolutiva. .

Antonella Centonze, Chiara Manfredi, Raffaele Popolo, Giancarlo Dimaggio

Le forme del narcisismo covert e il trattamento con la Terapia Metacognitiva Interpersonale

PSICOBIETTIVO

Fascicolo: 1 / 2020

La Terapia Metacognitiva Interpersonale (TMI) è stata formalizzata in particolare per pazienti con disturbi di personalità a prevalente sovra-regolazione emotiva e comportamentale. In questi pazienti gli aspetti di sofferenza sono innescati e sostenuti da schemi interpersonali maladattivi, metacognizione compromessa e conseguenti coping disfunzionali. All’interno della stessa categoria diagnostica di Disturbo Narcisistico di Personalità si ritrovano pazienti con schemi interpersonali e coping che rendono evidenti diversi sottotipi di narcisismo; a partire da ciò proporremo un modello alternativo alla tradizionale distinzione tra narcisismo covert e overt. Mostreremo, quindi, come in TMI la formulazione del caso costituisca la base del trattamento e illustreremo con un caso clinico come la l’intervento TMI sugli schemi tramite l’uso di tecniche esperienziali e la regolazione della relazione terapeutica.

Paola Mari

Editoriale

PSICOBIETTIVO

Fascicolo: 1 / 2020

A cura della Redazione

Schede

RIVISTA DI STORIA DELLA FILOSOFIA

Fascicolo: 2 / 2020

A cura della Redazione

Recensioni

RIVISTA DI STORIA DELLA FILOSOFIA

Fascicolo: 2 / 2020

Mariangela Priarolo

Cartesiana

RIVISTA DI STORIA DELLA FILOSOFIA

Fascicolo: 2 / 2020

Cinzia Ferrini

Hegel’s Revisions of the Logic of Being

RIVISTA DI STORIA DELLA FILOSOFIA

Fascicolo: 2 / 2020

This essay aims to demonstrate a clear and significant difference, not merely expository revisions or additions, in the logical progression of Being between Hegel’s two main versions of the Doctrine of Being (1812-­1817 and 1827-­1830, 1832). This controversial issue is analyzed by retracing and examining changes that international scholarship still widely neglects. Focusing on Hegel’s introduction of the doubled transition of Quality and Quantity in the genesis of Measure, the essay argues that the main point of the revisions is that Hegel views the whole determinateness of Being as self-­sublating its own externality, because in one determination of Being passing into another one, the first does not vanish;; instead, both remain within their relational unity. Hegel’s new version of the genesis of Measure indicates an essentially qualitative appreciation of the quantitative methods of the empirical sciences. This accords with Hegel’s growing acknowledgment in Berlin of the independent cognitive status of the natural sciences in regard to philosophy, and with his reassessment of the relation between intuition, representation and conceptual cognition of the objects of consciousness, to do justice to their real differences and their being for themselves within their own existence.

A cura della Redazione

Recensioni

PSICOTERAPIA PSICOANALITICA

Fascicolo: 1 / 2020

Milena Cobelli

Tracciando la rotta

PSICOTERAPIA PSICOANALITICA

Fascicolo: 1 / 2020

L’autore racconta di un sogno in cui compare un paziente, con il quale aveva svolto, al momento, un solo primo colloquio di consulta-zione. Il sogno viene interpretato inizialmente come sogno di transfert, che mette in scena i dubbi del terapeuta sulla possibilità di avviare un buon processo terapeutico con un paziente ancora sconosciuto; tera-peuta che si sente inoltre sguarnito del sostegno dell’iter formativo da poco terminato. L’autore propone poi una ulteriore interpretazione, de-lineata alla luce delle successive sedute con il paziente, che vede il so-gno come frutto di una immediata comunicazione tra Inconsci. Attra-verso il sogno, il paziente "comunica" al terapeuta aspetti di sé e del suo funzionamento ancora non verbalizzabili; il sogno acquisisce così una sorta di "funzione anticipatoria" . Lo scritto vuole mettere in luce come il sogno, da un lato, abbia messo in scena le modalità con cui il terapeuta si è predisposto all’incontro clinico, e, dall’altro, abbia avuto poi la funzione di indicare al terapeuta stesso la strada da seguire per avviare e procedere nel lavoro terapeutico con il paziente sognato.

Maria Bove

PSICOTERAPIA PSICOANALITICA

Fascicolo: 1 / 2020

Nel lavoro l’autrice tenta di dare diverse chiavi di lettura del sogno dell’analista. Partendo dalla considerazione che il lavoro sui sogni è sfaccettato, si tiene conto dei diversi livelli di analisi del sogno e della necessità per l’analista di attingere sia all’interpretazione classica che ad altre funzioni del sogno, come quella comunicativa, riparativa, ela-borativa dell’esperienza analitica che impegna entrambi i membri della coppia. Privilegiando un vertice intersoggettivo, si lascia parlare il so-gno nelle diverse vesti in cui si può presentare: dal sogno dell’analista sul paziente, ai sogni ad occhi aperti, fino ai sogni in seduta e fuori se-duta. Si tenta di interrogare il lettore e di ampliare il valore enigmatico dei sogni, sottolineandone la ricchezza e l’inesauribilità sul piano tra-sformativo e simbolico.

Raffaele Maisto

Il sogno tra silenzi e parole

PSICOTERAPIA PSICOANALITICA

Fascicolo: 1 / 2020

Rispetto a un tempo, i sogni non sono più considerati solo come te-sti da decifrare ma come mezzi per entrare in contatto con gli aspetti più autentici della vita emotiva dei pazienti. L’autore mette in relazione alcuni aspetti non verbali delle sedute con la possibilità di arrivare a sognare e co-costruire significati verbalizzabili.

Monica Cante

Sogni di controtransfert

PSICOTERAPIA PSICOANALITICA

Fascicolo: 1 / 2020

In questo articolo, alla luce della teoria di Jung sul sogno, vengono descritti i sogni di controtransfert che mostrano la veicolazione incon-scia di immagini tra paziente e analista, la cui analisi può fornire l’accesso a nuove letture della relazione terapeutica. L’autrice, attraverso la presentazione di brevi vignette cliniche, mo-stra come il lavoro sui sogni di controtransfert rappresenti una modalità attraverso la quale il terapeuta può prendere contatto in primis con proprie parti interne, avviando, in tal modo, un dialogo interiore che consenta di attivare una nuova comunicazione con il paziente alla luce delle trasformazioni prodotte dal lavoro di integrazione di aspetti inconsci.