RISULTATI RICERCA

La ricerca ha estratto dal catalogo 104758 titoli

Vanna Berlincioni, Francesca Acerbi, Cristina Catania

Dichiarazione di non sottomissione: due casi esemplari

INTERAZIONI

Fascicolo: 1 / 2020

Attraverso la descrizione di due casi clinici, una ragazza tunisina e un ragazzo senega-lese, seguiti da una psicoanalista e da due psichiatre di orientamento psicodinamico, si vuole mettere in evidenza la difficoltà, generata dal processo migratorio, di comporre in un’unità coerente appartenenza culturale, credo religioso e tradizione originaria con valori e credenze occidentali.

Marco Francesconi, Daniela Scotto di Fasano

Ora Faro, Ora Mare. Il processo identitario nelle pluriappartenenze

INTERAZIONI

Fascicolo: 1 / 2020

Il lavoro sottolinea il rischio di letture preconcette che potrebbero far pensare all’emigrante come a un prodotto "puro" della cultura di origine. Si prende in considerazione, invece, un’ipotesi imprevista: che chi abbandona la propria terra d’origine forzi in qualche modo se stesso a essere quello che un "vero" marocchino o indiano o senegalese o altro "dovrebbe es-sere". Il lavoro utilizza i risultati di una ricerca effettuata per una tesi di laurea in Psicologia a Pavia, avente come oggetto l’identità dei figli di immigrati, nati in Italia, condotta mediante in-terviste a sei adolescenti (tre maschi e tre femmine) e alle loro madri. Le conclusioni parrebbe-ro evidenziare un’integrazione interpretata in modo tendente a sottolineare la propria specificità da parte delle ragazze, a differenza da quella degli adolescenti maschi, per certi versi aspecifica, come per annullare le differenze.

Tra i migranti che vengono a chiedere asilo in Svizzera, ci sono sempre più giovani rifu-giati, anche minori, a volte non accompagnati. Questi giovani possono accumulare diversi fat-tori di rischio per la loro salute mentale: traumi pre- per- o post-migratori, distanza dai riferi-menti familiari e culturali, precarietà ambientale o isolamento relazionale. Ma essi sono anche in piena transizione tra l’infanzia e l’età adulta, un periodo della vita caratterizzato da interroga-tivi identitari, da processi di differenziazione e da movimenti d’autonomizzazione. Questi mo-vimenti adolescenziali, specifici per ciascuno, sono sempre strettamente intrecciati con i para-metri familiari e culturali/religiosi del gruppo di appartenenza. Nel paese, il processo adole-scenziale si evolve in una cornice comunitaria familiare e mette in discussione i punti di riferi-mento della cultura d’appartenenza. Al contrario, in esilio, lontani dai punti di riferimento ori-ginali e confrontati con nuovi valori, questi processi possono essere resi notevolmente più complessi dal confronto "esterno" con differenze culturali che avranno la loro risonanza all’"interno" del funzionamento psichico. Per tenere conto di queste variabili, il lavoro terapeu-tico, etnopsicanalitico, si svolge sia a livello culturale che psichico, al fine di sostenere il gio-vane esiliato nel suo lavoro di soggettivazione.

Gohar Homayounpour

L’Islam, il nuovo erotico moderno

INTERAZIONI

Fascicolo: 1 / 2020

Freud lo considerava un argomento che aveva bisogno di ulteriori indagini, tuttavia fino ai giorni nostri, l’Islam è stato evidentemente assente dall’arena psicoanalitica. Questo lavoro mira, da una parte, a riconsiderare le attuali visioni psicoanalitiche sull’Islam come potenziale oggetto di indagine, dall’altra, a proporre un’analisi dell’Islam come l’erotico moderno dei nostri tempi, guardando alle nuove forme di jihadismo e ai gruppi islamici estremisti. Da ovversivo e, a volte, intraducibile e inaccessibile, per permettere l’emergere del soggetto autonomo. Il lavoro intende dimostrare che affinché tale possibilità possa emergere, occorre parallelamente considerare le numerose sfide che il discorso liberale occidentale impone all’Islam, particolarmente nello spirito dei nostri tempi.

M. Fakhry Davids

L’impatto dell’islamofobia

INTERAZIONI

Fascicolo: 1 / 2020

I musulmani, in quanto membri di comunità minoritarie in Occidente, crescono in un con-testo di islamofobia quotidiana. L’autore suggerisce che il Sé musulmano interiorizzato in un simile contesto sia denigrato (Fanon, 1952), problema di solito affrontato durante l’adolescenza quando la formazione dell’identità è il compito fondamentale dello sviluppo. Ciò comporta in genere che l’adolescente assuma posizioni polarizzate e abbracci cause estreme. In seguito agli attacchi dell’11 settembre e del 7/7, l’islamofobia si è intensificata, il che può essere compreso, a livello psicologico, come una difesa razzista interna contro l’ansia schiacciante. All’interno dell’organizzazione difensiva del razzismo interno che l’autore descrive, il fondamentalismo è inscritto come il cuore problematico dell’Islam, che complica il tentativo dell’adolescente di venire a patti con l’eredità interiore dell’islamofobia quotidiana. L’articolo esplora questi temi attraverso lo studio del caso di un giovane passato attraverso l’Afghanistan negli anni ’90, e con un breve riferimento ai romanzi di Ed Husain, The Islamist, e di Mohsin Hamid, The Reluctant Fundamentalist.

Gian Maria Piccinelli

Diritti, soggettività e appartenenze dinamiche nell’Islam e nel mondo islamico

INTERAZIONI

Fascicolo: 1 / 2020

La pluralità e ricchezza dei contesti socio-culturali presenti nel mondo islamico pone costantemente in discussione l’esistenza di un’identità islamica unitaria a livello globale e l’omogeneità delle basi su cui i musulmani, all’interno e all’esterno delle società islamiche moderne, costruiscono la propria soggettività di cittadini e di credenti. La presente riflessione in-tende offrire un contributo al superamento dei modelli tradizionali di appartenenza religiosa nei paesi islamici attraverso il riferimento alla cittadinanza che diviene spazio per nuovi diritti e libertà. Su questo influisce fortemente il diritto convenzionale uniforme elaborato a livello in-ternazionale, con la dimensione etico-giuridica che lo caratterizza, ma anche il diversificato ruolo degli attori sociali - tra cui le donne - che si muovono tra tradizione giuridica e nuove tecno-logie attraverso forme di appartenenza volontaria, pur mantenendo la "religione" (nella sua plurale percezione sociale) come chiave ermeneutica della storia e nucleo dinamico delle soggettività.

Virginia De Micco, Lillian Silva Bustamante

Editoriale

INTERAZIONI

Fascicolo: 1 / 2020

Margherita Lazzara, Salvatore Bosa

Osservatorio antitrust

RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO

Fascicolo: 28 / 2020

The antitrust observatory presents the most significant decisions and measures of the reference period adopted by the Italian Competition and Market Authority (AGCM), reporting a brief comment accompanying the published texts.

Lorenzo del Federico

Osservatorio tributario: legislazione, giurisprudenza e prassi

RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO

Fascicolo: 28 / 2020

L’osservatorio tributario nazionale presenta i provvedimenti di legge, le decisioni giurisprudenziali e le prassi maggiormente significativi del periodo di riferimento, riportando un breve commento a corredo dei testi pubblicati.

Laura Masala, Luisa Nicotera

Osservatorio normativo

RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO

Fascicolo: 28 / 2020

L’osservatorio presenta i provvedimenti normativi nazionali maggiormente significativi del periodo di riferimento, riportando un breve commento a corredo dei testi pubblicati.

Ludovica Porzio

Attentati terroristici: responsabilità del tour operator?

RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO

Fascicolo: 28 / 2020

Due diversi tribunali si sono pronunciati sulla responsabilità di un tour operator per i danni fisici e mentali subiti dai turisti nello stesso attentato terroristico avvenuto a Tunisi. La tappa a Tunisi è stata inclusa dal tour operator nel suo itinerario di crociera. La presunta responsabilità rientra in due diverse fattispecie: non aver rispettato le opportune precauzioni nella scelta della destinazione, riguardanti un luogo in cui il rischio di attacchi terroristici era largamente prevedibile; e non aver informato i clienti di questo rischio violando la diligenza richiesta al tour operator professionista, cil quale avrebbe dovuto fornire ai propri passeggeri tutte le informazioni necessarie per evitare di essere esposti al rischio di attacchi. Entrambe le sentenze analizzano la portata degli obblighi informativi in capo al tour operator e la qualificazione degli attacchi come eventi imprevedibili tali da esonerare quest’ultimo da responsabilità

Alceste Santuari

La società in house può gestire una DMO anche aprendo il capitale sociale ai privati

RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO

Fascicolo: 28 / 2020

Una società in house può svolgere legittimamente attività e servizi turistici. Gli azionisti privati partecipano al capitale della società a condizione che non esercitino alcun controllo diretto sulle sue decisioni e attività strategiche. L'articolo include un'analisi di una recente decisione presa dalla Corte suprema amministrativa italiana, che affronta i poteri regionali nella creazione di DMO (Destination Management Organizations) per realizzare l'interesse pubblico

Chiara Tincani

L’illegittimità costituzionale della proroga delle concessioni demaniali marittime stabilita dalla Regione Liguria

RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO

Fascicolo: 28 / 2020

La Corte ha dichiarato incostituzionale la legge della Regione Liguria n. 26/2017 per violazione dell'art. 117, comma 1 e 2, Cost., nella parte in cui la Regione ha prorogato di trent'anni gli effetti delle preesistenti concessioni e ha previsto che i nuovi incarichi possano durare per un periodo non inferiore a vent'anni, ovvero superiore a trenta

Rachele Genovese

Sull’identificazione del vettore aereo operativo tenuto al pagamento della compensazione pecuniaria

RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO

Fascicolo: 28 / 2020

A causa del lungo ritardo del volo, alcuni passeggeri hanno chiesto di ottenere un risarcimento. Dato che il pagamento del risarcimento ai sensi dell'articolo 7 del regolamento n. 261/2004 è a carico del vettore aereo operativo, i passeggeri hanno chiesto il risarcimento al vettore aereo indicato nella conferma di prenotazione. Secondo la Corte di giustizia europea, nel caso di accordi tra vettori aerei, il concetto di "vettore aereo operativo" non copre il caso di un vettore aereo che "affitta" un aeromobile a un altro vettore aereo, ma non ne assume la responsabilità operativa per i voli, anche se la conferma di prenotazione di un posto su un volo rilasciata ai passeggeri indica che il volo è operato dal precedente vettore aereo

Assunta Nocerino

La più recente giurisprudenza della Corte Costituzionale in tema di concessioni demaniali marittime

RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO

Fascicolo: 28 / 2020

Nelle sentenze esaminate, la Corte Costituzionale dichiara che i regolamenti regionali sono incostituzionali nella parte in cui prevedono proroghe di concessioni statali o altri requisiti e procedure particolari per il rilascio delle stesse. La Corte Costituzionale, pur confermando la violazione del principio di competenza esclusiva dello Stato in materia, non interviene sulla necessità di adottare procedure competitive per il rinnovo delle concessioni scadute, come invece affermato dalla Suprema Corte e dal Consiglio Stato

Maurizio Malo

Sul valore costituzionale del patrimonio culturale

RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO

Fascicolo: 28 / 2020

L’Autore presenta alcune riflessioni sul valore costituzionale del patrimonio culturale, anche alla luce della giurisprudenza costituzionale e dell’organizzazione amministrativa.

Bruno Gabriel Salvador Casara, Caterina Suitner, Tomaso Erseghe

Immigrazione, stili e temi: uno studio sui tweet dei politici italiani

RICERCHE DI PSICOLOGIA

Fascicolo: 1 / 2020

L’immigrazione e stato uno dei temi piu rilevanti nelle campagne politiche relative al referendum sulla Brexit, alle presidenziali americane e alle elezioni parlamentari italiane ed europee (es. Zappettini, 2019; Faris, Roberts, Etling, Bourassa, Zuckerman, & Benkler, 2017). In particolare si e potuto assistere a un incremento di consensi per i gruppi politici piu avversi agli immigrati/e e ai flussi immigratori (Muis e Immerzeel, 2017). In questo studio indaghiamo, attraverso l’analisi testuale di 1000 tweet appartenenti ai principali leader politici italiani, quali tematiche sono associate prevalentemente a contenuti negativi o positivi nei confronti dell’immigrazione. I risultati mostrano che i messaggi negativi sono associati, in un modello di regressione lineare logistica, a uno stile di comunicazione populista e all’idea della presenza di complotti. Inoltre, una network analysis rivela che messaggi anti-immigrazione sono associati ai temi di sicurezza e giustizia, mentre i messaggi pro-immigrazione sono associati alla tematica dei diritti civili, cultura ed Europa. Vengono quindi discussi gli elementi stilistici propri della comunicazione populista e complottista in relazione alla diffusione di contenuti anti-immigrazione e le possibili conseguenze per la trasmissione e la formazione di valori nel contesto dei social media.

Noemi Papotti , Simona Carla Silvia Caravita

Bullismo etnico: chi sono coloro che aggrediscono compagni con background migratorio?

RICERCHE DI PSICOLOGIA

Fascicolo: 1 / 2020

Il bullismo etnico, perpetrato a danno di studenti per la loro appartenenza a un dato gruppo etnico o per il loro background migratorio, e un fenomeno in rapida espansione. Finora la ricerca si e concentrata sul rilevamento dell’incidenza del fenomeno e delle conseguenze per le vittime. Scopo del presente studio e individuare possibili profili di rischio degli alunni che perpetrano bullismo etnico. In un campione di 416 adolescenti del gruppo etnico maggioritario italiano e stato effettuato un confronto tra coloro che hanno affermato di mettere in atto unicamente bullismo tradizionale e coloro che hanno dichiarato di compiere bullismo etnico, per verificare se differissero in dimensioni comportamentali, di pregiudizio e connesse all’esperienza scolastica. Controllando l’effetto opportunita dato dalla numerosita degli studenti con background migratorio in classe, la popolarita nel gruppo e la componente affettiva del pregiudizio sono emerse come le caratteristiche maggiormente distintive del profilo dei bulli etnici. I risultati suggeriscono che i tradizionali programmi anti-bullismo, incentrati principalmente sulle dinamiche di gruppo, non siano sufficienti per prevenire e contrastare il bullismo etnico.