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Pier Francesco Galli, Alberto Merini

Tracce. Racconti di guerra. Psicoanalisi, salute mentale e pratiche istituzionali, ieri e oggi, in Italia

PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE

Fascicolo: 1 / 2020

Dopo una breve premessa, viene ripubblicato il primo capitolo del libro a cura di Paola Cuniberti & Luigi Caparrotta Psicoanalisi in trincea. Esperienze, pratica clinica e nuove frontiere in Italia e nel Regno Unito (Milano: FrancoAngeli, 2012), in cui Pier Francesco Galli delinea il suo percor-so professionale, culturale e scientifico rispetto ad alcune questioni fondamentali della psichiatria e della psicoanalisi. Riprendendo brani tratti da lavori precedenti, vengono tracciati alcuni sviluppi storici e discussi, tra gli altri, i seguenti argomenti: questioni di metodo, tecnica e teoria della psi-coanalisi; identità terapeutica, diagnosi psichiatrica e diagnosi psicoanalitica.

Dario Alparone

Stupidità e psicoanalisi: una questione di etica

PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE

Fascicolo: 1 / 2020

La restrizione intellettiva rientra nella categoria di debilità o ritardo mentale, che viene discussa dal punto di vista della psicologia dinamica con gli apporti degli orientamenti post-freudiani, rivisitati attraverso l’articolazione teorica lacaniana della nozione di debilità. Essendo la debilità una condizione potenzialmente costitutiva della vita psichica di ciascuno e non uno specifico stato patologico, la stupidità diventa il riflesso politico (in quanto concerne l’etica) del ritardo mentale. La condizione sociale contemporanea, in cui sembra prevalere la costituzione di legami sociali fondati su un piano immaginario, favorisce la costituzione di soggettività con caratteristiche difensive che possono portare a un funzionamento mentale tipicamente inibito. Le conseguenze di questo modello di soggettività dal pensiero ristretto possono essere politiche, come sembra dimostrare il caso Eichmann.

Elisabeth Allison, Peter Fonagy

Risposta agli interventi di Morris N. Eagle, Mauro Fornaro e George Silberschatz

PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE

Fascicolo: 1 / 2020

L’articolo di Elizabeth Allison e Peter Fonagy "Quando è importante la verità?", pubblicato a pp. 17-44 di questo n. 1/2020 di Psicoterapia e Scienze Umane (e nell’edizione originale a pp. 275-303 del n. 2/2016 di The Psychoanalytic Quarterly), è stato discusso negli interventi di Morris N. Eagle, Mauro Fornaro e George Silberschatz, ai quali Elizabeth Allison e Peter Fonagy qui rispondono. Vengono ripresi vari temi sollevati nei tre interventi, tra cui il rapporto tra transfert e verità, la differenza tra mentalizzazione e funzione riflessiva, il significato di verità e di fiducia epistemica, il ruolo del trauma, l’ipervigilanza, i now moment, etc.

George Silberschatz

Riflessioni sulla fiducia epistemica e sul suo ruolo in psicoterapia

PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE

Fascicolo: 1 / 2020

Fonagy e collaboratori hanno recentemente proposto che una carenza di fiducia epistemica è alla base dei gravi disturbi di personalità, e che una crescita della fiducia epistemica è essenziale per il processo terapeutico. Il loro modello deriva da importanti ricerche sullo sviluppo, ma manca di chiarezza e precisione nel definire il modo con cui costruire la fiducia. Si basa su un processo unidirezionale, in cui il terapeuta fornisce "stimoli ostensivi" che permettono al paziente di sospendere momentaneamente l’ipervigilanza e la sfiducia epistemica. Invece, un modello bidirezio-nale che tenga in considerazione anche gli stimoli ostensivi o i test che il paziente sottopone al terapeuta fornirebbe maggiore precisione, rigore clinico e validità clinica al modello.

Mauro Fornaro

"Verità": in che senso in psicoanalisi?

PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE

Fascicolo: 1 / 2020

Allison & Fonagy (2016) non definiscono formalmente in che senso usano la parola verità: dopo aver ricordato la classica distinzione tra verità come corrispondenza e verità come disvelamento, l’Autore mostra come certe parti del discorso di Allison e Fonagy rientrano nell’una o nell’altra accezione di verità. Ma la tesi centrale, imperniata sulla nozione di fiducia epistemica, non sembra comportare quella sicurezza nel cogliere la verità che Allison e Fonagy vorrebbero attribuirle, in quanto il processo di mentalizzazione richiederebbe una serie di passaggi intermedi, di inferenze mentali.

Morris N. Eagle

Interventi. Il rapporto tra fiducia epistemica, verità e apprendimento sociale

PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE

Fascicolo: 1 / 2020

Viene discusso l’articolo di Elizabeth Allison & Peter Fonagy "Quando è importante la verità?", pubblicato originariamente su The Psychoanalytic Quarterly (2016, 85, 2: 275-303) e tradotto in italiano nelle pagine precedenti di questo numero di Psicoterapia e Scienze Umane (2020, 54, 1: 17-44). In particolare, vengono fatte riflessioni critiche su questi aspetti: fiducia epistemica e ap-prendimento sociale; scelta forzata tra relativismo scettico e la necessità di credere in una verità che va ricercata; le complesse conseguenze di imparare la verità su se stessi; disturbi della rappre-sentazione mentale versus disturbi dei processi mentali; il transfert come modalità per raggiungere la verità storica; momenti di incontro e momenti di verità; la differenza tra mentalizzazione e fun-zione riflessiva; apprendimento per osservazione e imitazione; fiducia epistemica e verità; fiducia nella situazione terapeutica.

Elizabeth Allison, Peter Fonagy

Quando è importante la verità?

PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE

Fascicolo: 1 / 2020

L’esperienza di conoscere la verità e di sentirla riconosciuta all’interno di una psicoterapia non è un fine in sé, ma è importante perché la fiducia generata da questa esperienza ("fiducia epistemica", o fiducia in nuove conoscenze) permette al soggetto di aprirsi all’apprendimento dell’ambiente sociale e a trovare modi migliori per viverci. Vengono discusse le conseguenze di una mancanza di fiducia epistemica in termini di aumento di psicopatologia, e viene sottolineato il ruolo della mentalizzazione nella relazione terapeutica. Si suggerisce che sebbene il trattamento basato sulla mentalizzazione (Mentalization-Based Treatment [MBT]) costituisca una tecnica terapeutica specifica e manualizzata, la presenza di un terapeuta "mentalizzante" è parte essenziale di tutti gli interventi psicoterapeutici efficaci.

Aurel Kolnai

Psicoanalisi e sociologia (1920)

PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE

Fascicolo: 1 / 2020

Dopo una breve introduzione di Paolo Migone e Ulrich Wienand, viene pubblicato il primo capitolo (pp. 5-13) del libro di Aurel Kolnai Psychoanalyse und Soziologie ("Psicoanalisi e sociologia"), pubblicato dall’Internationaler Psychoanalytischer Verlag di Vienna nel 1920. Questo libro, che fu scritto da Kolnai allora ventenne dietro richiesta di Sándor Ferenczi (Ferenczi e Kolnai erano entrambi di Budapest), mostra come il tema del rapporto tra psicoanalisi e sociologia era stato affrontato, e con competenza, già cento anni fa.

Marco Betzu

Libertà di espressione e poteri privati nel cyberspazio

DIRITTO COSTITUZIONALE

Fascicolo: 1 / 2020

La libertà di espressione nel cyberspazio è minacciata non soltanto dalle ingerenze stata-li, ma anche e soprattutto dai poteri privati rappresentati da tech companies come Facebook, Twitter e Google. Esse hanno costruito nel tempo un sistema oligopolistico di private gover-nance dei contenuti che transitano nelle loro piattaforme. Lungi dal legittimare l’ascesa dei nuovi sovrani digitali quali padroni assoluti delle comunicazioni in Rete, è compito della politica guidare il mutamento tecnologico, dandogli un senso che lo mantenga entro i binari tracciati dai princìpi costituzionali

Alessandro Mangia

Moti della Costituzione o Mutamento costituzionale?

DIRITTO COSTITUZIONALE

Fascicolo: 1 / 2020

La Costituzione muta solo attraverso la revisione costituzionale e, eventualmente, attra-verso il succedersi delle interpretazioni fornite dai giudici? O muta anche attraverso il rapporto con il fatto, e quindi i fatti possono far mutare la Costituzione? Il sistema delle fonti è composto solo dalle fonti-atto, o risulta dalla interazione tra fonti-atto e fonti-fatto? E, a sua volta, il sistema delle fonti-fatto si riduce solo alla consuetudine, o si allar-ga anche ad abbracciare altro? Il contributo sviluppa questi interrogativi e ripropone la categoria del ‘mutamento costituzionale’ (Verfassungswandel) elaborata dal positivismo di fine Ottocento come strumento di analisi giuridica.

Premessi alcuni cenni generali sui motivi che rendono complesso il fenomeno delle tra-sformazioni informali della Costituzione italiana, il contributo ne esemplifica la fenome-nologia e si propone di elaborare una chiave teorica di lettura di questo problema sulla base delle possibili concezioni della costituzione, dell’ordinamento giuridico e delle interazioni tra sistemi normativi diversi.

Roberto Bin

Mutamenti costituzionali: un’analisi concettuale

DIRITTO COSTITUZIONALE

Fascicolo: 1 / 2020

Il tema delle modificazioni tacite della costituzione è reso oscuro dalla sovrapposizione tra mutamenti intervenuti nell’interpretazione del testo e violazioni del testo stesso. Que-sto genera una confusione che è assai frequente a proposito della c.d. forma di governo, che in Costituzione è marcata con pochi ma essenziali tratti. Più complicato è valutare se siano intercorsi mutamenti nella costituzione economica, che è un tema molto comples-so che coinvolge molte parti della Costituzione. Chiarendo che per lo più sono mutate le interpretazioni e applicazioni della Costituzione, nell’ambito di opzioni lasciate libere dal testo, il saggio conclude sottolineando come il sistema sia dotato di meccanismi di rea-zione e di ristabilimento della legalità costituzionale.