LIBRI DI GIUSEPPE A. MICHELI

Gli stati d’animo ricoprono un ruolo centrale nel deformare la capacità di reazione e il tipo di risposta di una persona che vive esperienze quotidiane ad alta criticità. Il volume presenta in tal senso una rassegna di alcuni approcci ‘standard’, tenta di delineare come si innescano e come si fronteggiano ‘stati d’animo di crisi’ e indaga il ruolo che i paesaggi sensoriali delle nostre vite quotidiane possono giocare per ripristinare speranza e resilienza.

Il volume analizza alcuni dei nodi irrisolti che le Young Onset Dementias vivono al culmine della parabola della loro malattia. Solo strategie che conservino la dignità dei “giovani anziani fragili” coltivandone il benessere sensoriale possono aiutare a fronteggiare le demenze. Il testo illustra poi un terreno di recente attenzione, quello della progettazione di spazi verdi terapeutici condivisi, in cui tutti i cittadini, fragili e non, siano “coproduttori di salute”.

Attraverso i dati statistici, le decisioni degli operatori delle politiche sociali, le interpretazioni scientifiche e le voci narranti di singoli cittadini, il volume cerca di cogliere, dietro le dinamiche demografiche in corso nel nostro Paese, le grandi mutazioni nella percezione di tematiche quali: il senso dell’invecchiare e dell’uscire dalla famiglia di origine, il perdere a poco a poco l’autonomia del corpo e della mente, la concezione della morte.

As data on subcontract work are easily available and monitorable, they are frequently used in the economic research about the unanticipated effects (tramp vs entrapment) of a prolonged flexible work. An objection, frequently opposed to this use, concerns the systematical bias in the sociodemographic composition of this segment of labour supply. Methods and Results Basing on a micro database, drawn by the archive of a leading company in the subcontracting segment of the labour supply market, the author explores, by elementary statistical methods, the differential composition of this segment by sex, age, education and citizenship. The analysis provides only partially a confirmation of the objection. Firstly, it is true that young adults with low education prevail among temporary workers; however the trend 2002-2004 evidences the increasing relative importance of workers with a degree. Secondly, it is true that the subcontract work segment acts as an ‘entry port’ into the labour market for non EU-immigrants; however immigrants access differently to the subcontract work market, according to the world region where they come from. Conclusions The empirical evidence does not fully respect, therefore, the prevailing stereotypes about structure and role of the subcontract segment of labor supply. In particular, including contextual variables in the analysis of the employment rates, an unexpected and unexplored result emerges: the local rates of access to the subcontract labour market are higher in the industrial districts. The author assumes that this ecological correlation depends on the peculiar identity of the Italian industrial districts, i.e. social and communitarians bulks (Becattini), where a dense network of anthropological strong ties leads and fosters people’s strategies of job-search, through a mechanism of face-to-face cooptation.